Cronaca
Agguato al Tribunale di Torre Annunziata: fermato pregiudicato a Castellammare
Il fermo per l’omicidio di Alfonso Fontana è stato eseguito a Catello Martino, noto anche con il soprannome “‘o puparuolo”, nel pomeriggio del 20 febbraio a Castellammare di Stabia, Napoli. L’uomo è stato bloccato dai carabinieri e risulta legato al gruppo dei Martino, associato al gruppo degli Imparato, con un passato di condanne soprattutto per spaccio di droga.
Catello Martino, 47enne, è destinatario di un provvedimento di fermo della Direzione Distrettuale Antimafia. È coinvolto nella morte di Fontana, avvenuta con numerosi colpi di pistola lungo il corso Umberto I alle 20:00, quando c’erano ancora molte persone per strada. Gli altri coinvolti sono stati identificati e i carabinieri sono sulle loro tracce.
Fontana, 24enne, appartenente alla famiglia “Fasano” ma non direttamente coinvolto nella malavita organizzata, sarebbe stato ucciso come punizione per un furto commesso in casa della parente di un boss a Castellammare di Stabia, e questo potrebbe avere contribuito ad attirarlo in trappola a Torre Annunziata.
Una delle ipotesi investigative indica che l’incontro doveva essere una “chiarificazione” della situazione ma è invece degenerato fino all’omicidio plateale. Gli altri dettagli dell’omicidio sono ancora in fase di indagine e Martino è uno dei principali sospettati.
