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Cronaca

Aggressione a autista del tram a Napoli: chiesto di scendere fuori fermata e reagisce con pugni

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Aggressione a autista del tram a Napoli: chiesto di scendere fuori fermata e reagisce con pugni

Napoli: Autista Anm aggredito a pugni da un passeggero

Un autista Anm a Napoli è stato vittima di un violento attacco da parte di un passeggero. L’uomo, di circa 50 anni, è stato colpito a pugni da un giovane passeggero che voleva scendere fuori fermata durante il suo viaggio sulla linea 421.

L’aggressione è avvenuta intorno alle 9 presso lo stazionamento dei tram a Sant’Erasmo. Dopo aver ricevuto il rifiuto da parte dell’autista di scendere in un punto non previsto lungo il percorso, il passeggero ha iniziato ad insultarlo e, una volta giunti al capolinea, lo ha colpito alle spalle con pugni.

L’autista è stato trasportato in ospedale in condizioni gialle mentre le forze dell’ordine sono intervenute sul posto per indagare sull’accaduto e identificare l’aggressore, che nel frattempo si era dileguato.

Solidarietà del sindacato Usb e richiesta di maggiori misure di sicurezza

Adolfo Vallini dell’esecutivo provinciale Usb lavoro privato di Napoli ha condannato fermamente l’aggressione, esprimendo piena solidarietà al collega aggredito. Il sindacato denuncia la carenza di misure di sicurezza per i conducenti e gli utenti del trasporto pubblico locale, chiedendo l’attivazione di una unità di crisi aziendale per affrontare e risolvere questi episodi, che purtroppo, si verificano con preoccupante frequenza.

Un problema di sicurezza che richiede urgente intervento

L’aggressione all’autista Anm rappresenta solo l’ultimo di una serie di episodi violenti che avvengono sui mezzi pubblici di Napoli. La carenza di controlli, il senso di impunità e la frustrazione dilagante creano un clima di tensione che sfocia in gesti di inaudita brutalità. È necessario intervenire con urgenza per garantire maggiore sicurezza e rispetto delle regole per chi lavora e viaggia sui mezzi pubblici.

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

Un operaio di 29 anni è stato travolto questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata dalla caduta di una tettoia: è in ospedale.

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall

Incidente sul lavoro questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata: una parte della tettoia ha ceduto travolgendo un operaio di 29 anni. L’uomo, in stato di incoscienza, è stato portato all’Ospedale del Mare di Ponticelli dal personale del 118, per politraumi da schiacciamento. Le sue condizioni sarebbero gravi. Sequestrata l’area coinvolta all’interno del Centro Commerciale da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sulla vicenda indagano i carabinieri: sul posto anche personale dell’Asl. Al momento il Centro Commerciale è chiuso al pubblico in vista dell’inaugurazione che si terrà giovedì 28 novembre.

I carabinieri all'interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l'incidente

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l’incidente

Le condizioni dell’operaio sono considerate gravi: l’episodio è avvenuto questa mattina, ma non è chiaro se possa essere imputabile alle pessime condizioni meteorologiche che si sono abbattute sulla Campania, con forti raffiche di vento e pioggia già da questa notte. Sulla vicenda è chiamata ora a fare chiarezza la Procura di Torre Annunziata, competente per il territorio. L’operaio di 29 anni è all’Ospedale del Mare per politraumi da schiacciamento riportati nell’incidente.

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

Una donna di 52 anni è morta dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina a Napoli, a due passi dalla Questura.

Una donna di 52 anni è morta a Napoli dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina, a due passi dalla Questura partenopea. Fonti investigative riferiscono a Fanpage.it che si tratterebbe di suicidio. La donna è precipitata ieri sera, attorno alle 20, dal 30° piano del grande albergo che si trova su via Medina, e la sua caduta si è “interrotta” al nono piano dell’albergo, dove si è schiantata: per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri e le ambulanze del 118, ma è stato constatato solo l’inevitabile decesso.

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.

È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.

L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…

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