Cronaca
Addio a Vincenzo Maria Siniscalchi, illustre avvocato e principe del Foro napoletano: aveva 92 anni.
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L’avvocato Siniscalchi assieme a Maradona
Morto a Napoli l’avvocato Vincenzo Maria Siniscalchi, autentico principe del Foro napoletani: aveva 92 anni. Già assistente di Diritto romano e di Diritto penale all’Università di Napoli, fu anche presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, nonché deputato al Parlamento.
Nato a Napoli il 7 agosto del 1931 (il padre, Francesco Saverio Siniscalchi, fu un altro grande avvocato penalista napoletano) tra le sue difese più note si ricordano quelle di Diego Armando Maradona (sia in processi penali sia in sede di giustizia sportiva), ma anche di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo come Gigi Sabani, Tinto Brass, Michelangelo Antonioni e Franco Califano, quest’ultimo nel processo Cutolo-Tortora. Ma non solo: fu avvocato anche nelle attività dei Nuclei Armati Proletari e di Autonomia Operaia, nonché in processi a politici come Ciriaco De Mita, Vincenzo Scotti, Antonio Cariglia e diversi altri processi legati a Tangentopoli. Altri grandi nomi difesi furono le aziende Impregilo, Lega delle Cooperative, La Fondiaria Assicurazioni ed Ansaldo.
Fu anche politico attivo: nel 1995 venne eletto alla Camera dei Deputati con una coalizione Rifondazione Comunista-Partito della Sinistra, poi nel 1996 rieletto con il Partito Democratico della Sinistra L’Ulivo e di nuovo nel 2001 con i Democratici di Sinistra, facendo parte anche della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Nel periodo 2006-2010 ha fatto anche parte, come componente laico, del Consiglio superiore della magistratura con un consenso pari a 710 voti a favore all’interno del Parlamento italiano.
“Deputato, membro del CSM, Vincenzo Siniscalchi è stato un esempio per la cultura di sinistra a Napoli e in Italia”. Così lo ricorda Enzo Amendola, deputato del Partito Democratico, definendolo “riferimento nazionale dell’avvocatura, sempre dalla parte dei deboli, la sua scomparsa rattrista tutti. Mancheranno la sua passione e il suo impegno. Un abbraccio pieno di affetto alla moglie Marinella e ai suoi cari”.
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L’avvocato Siniscalchi assieme a Maradona
Morto a Napoli l’avvocato Vincenzo Maria Siniscalchi, autentico principe del Foro napoletani: aveva 92 anni. Già assistente di Diritto romano e di Diritto penale all’Università di Napoli, fu anche presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, nonché deputato al Parlamento.
Nato a Napoli il 7 agosto del 1931 (il padre, Francesco Saverio Siniscalchi, fu un altro grande avvocato penalista napoletano) tra le sue difese più note si ricordano quelle di Diego Armando Maradona (sia in processi penali sia in sede di giustizia sportiva), ma anche di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo come Gigi Sabani, Tinto Brass, Michelangelo Antonioni e Franco Califano, quest’ultimo nel processo Cutolo-Tortora. Ma non solo: fu avvocato anche nelle attività dei Nuclei Armati Proletari e di Autonomia Operaia, nonché in processi a politici come Ciriaco De Mita, Vincenzo Scotti, Antonio Cariglia e diversi altri processi legati a Tangentopoli. Altri grandi nomi difesi furono le aziende Impregilo, Lega delle Cooperative, La Fondiaria Assicurazioni ed Ansaldo.
Fu anche politico attivo: nel 1995 venne eletto alla Camera dei Deputati con una coalizione Rifondazione Comunista-Partito della Sinistra, poi nel 1996 rieletto con il Partito Democratico della Sinistra L’Ulivo e di nuovo nel 2001 con i Democratici di Sinistra, facendo parte anche della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Nel periodo 2006-2010 ha fatto anche parte, come componente laico, del Consiglio superiore della magistratura con un consenso pari a 710 voti a favore all’interno del Parlamento italiano.
“Deputato, membro del CSM, Vincenzo Siniscalchi è stato un esempio per la cultura di sinistra a Napoli e in Italia”. Così lo ricorda Enzo Amendola, deputato del Partito Democratico, definendolo “riferimento nazionale dell’avvocatura, sempre dalla parte dei deboli, la sua scomparsa rattrista tutti. Mancheranno la sua passione e il suo impegno. Un abbraccio pieno di affetto alla moglie Marinella e ai suoi cari”.
Cronaca
Maltempo, il vento fa cadere alberi e rami tra Vomero e Arenella
Rami e alberi caduti anche tra Vomero e Arenella: sono i danni del maltempo che si è abbattuto su Napoli. L’allerta meteo continuerà fino a domani.
Il maltempo che ha flagellato la Campania non ha risparmiato neppure Napoli: i danni maggiori si sono registrati al Vomero, dove il forte vento ha portato alla caduta di rami e di alberi, portando anche alla chiusura di alcune strade ed allo stop del traffico veicolare. In via Orsi, strada che porta alla Tangenziale di Napoli, la caduta di un albero ha costretto le automobili a deviare il proprio percorso, fin quando l’albero non è stato posto di lato alla strada permettendo una circolazione alternata.
Stessa situazione in piazza Quattro Giornate, nei pressi dello Stadio Collana: anche qui, il forte vento ha portato alla caduta di grossi rami, ma non si registrano feriti. Qualche lamiera si è invece staccata da alcuni tetti, volando in strada, ma fortunatamente senza colpire nessuno. I più hanno infatti evitato di andare in giro vista anche l’allerta meteo che persisterà fino a domani su tutta la regione e anche sul capoluogo cittadino. Complessivamente, l’ondata di maltempo si è “limitata” alla caduta di rami ed alberi, con qualche lamiera scoperchiata nelle zone più critiche: ma fortunatamente non si contano feriti, mentre i danni sono stati di poco conto. Domani il maltempo inizierà a scemare, e lascerà il posto al freddo: vento e pioggia saranno un ricordo, almeno per qualche giorno. Dalla prossima settimana si attende un nuovo peggioramento del quadro meteorologico su tutta la regione, con il ritorno delle piogge, del vento e con un nuovo crollo delle temperature che…
Cronaca
Sparatoria nel Napoletano, due persone ricoverate in gravi condizioni in ospedale
Due persone ricoverate in codice rosso e prognosi riservata negli ospedali di Acerra e Frattamaggiore, raggiunti da colpi d’arma da fuoco. Poco prima, una sparatoria a Casoria: si indaga per capire se le due cosse siano collegate.
Immagine di repertorio
Due persone sono in gravi condizioni dopo essere state raggiunte da colpi d’arma da fuoco: un 40enne è all’ospedale di Acerra, mentre un 58enne è ricoverato all’ospedale di Frattamaggiore. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine e sono stati raggiunti da diversi proiettili in varie parti del corpo. I due sono in codice rosso e prognosi riservata. I carabinieri stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto.
Poco prima, c’era stata una sparatoria a Casoria: in via Salvo D’Acquisto, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti attorno alle 20 per la segnalazioni di spari, rinvenendo sul posto alcuni bossoli, ma nessun ferito. Si indaga ora per capire se i due feriti gravi ricoverati negli ospedali di Acerra e Frattamaggiore siano in qualche modo collegati a questa sparatoria oppure ad un altro fatto di cronaca di cui al momento non vi sarebbe conferma.
Cronaca
Il forte vento stacca le lamiere da una scuola a Montoro: all’interno 20 tra studenti e docenti
Il forte vento che ha soffiato sull’Irpinia ha fatto cadere rami e alberi in tutta la provincia: a Montoro si staccano le lamiere dal tetto di una scuola.
Il forte vento che si è abbattuto oggi su tutta la Campania ha fatto danni soprattutto in Irpinia, dove si registrano diversi rami caduti un po’ ovunque su tutto il territorio e, soprattutto, a Montoro, dove in serata il forte vento ha fatto staccare alcune lamiere dal tetto dell’Istituto Alberghiero, in via Cerreto Cappella. Nonostante l’episodio sia avvenuto nel tardo pomeriggio, all’interno dell’istituto c’erano una ventina di persone, tra frequentatori dei corsi serali e docenti.
Sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione di Montoro, in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’istituto. Non si registrano feriti, ma solo tanta paura.