Cronaca
Abbandono scolastico: 26 casi scoperti a Caivano

Il Comune di Caivano ha avviato un’attività di monitoraggio sulla dispersione scolastica il 26 gennaio scorso. Numeri significativi di ammonizioni sono stati rilevati nella fascia d’età compresa tra i 14 e i 16 anni, durante l’adolescenza. Tuttavia, è emerso un dato sorprendente: le ammonizioni sono numericamente consistenti anche tra i bambini di 6-10 anni, frequentanti la scuola elementare, e tra gli adolescenti di 11-13 anni, alle medie. Complessivamente, sono state emesse 26 ammonizioni rivolte ai genitori o a chi esercita la potestà sull’azione scolastica.
Durante un’audizione alla Commissione Infanzia della Camera, Fabio Ciciliano, commissario alla riqualificazione di Caivano, ha reso note queste informazioni in ambito di un’indagine conoscitiva sul degrado della condizione dei minori. Ciciliano ha inoltre illustrato gli interventi attuati a Caivano, delineando il Piano Straordinario approvato il 28 dicembre dal Consiglio dei Ministri. Tale piano si articola principalmente in tre settori principali: interventi infrastrutturali di riqualificazione, attività per affrontare la vulnerabilità sociale e rafforzamento delle capacità dell’ente locale.
L’attenzione del commissario Ciciliano si è concentrata sulla riqualificazione degli impianti sportivi, vista come un’opportunità per coinvolgere i giovani in percorsi di maturità e crescita sociale. Ciciliano ha sottolineato che questo concetto non riguarda solo lo sport, ma anche la musica e altre attività piacevoli che promuovono la disciplina e il rispetto reciproco. L’obiettivo è quello di intercettare i giovani e guidarli verso comportamenti positivi e costruttivi.
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Cronaca
Ritrovata 71enne dispersa nel Casertano dopo notte nei boschi

Un evento terrificante ha scosso la comunità dell’alto casertano, dove una passeggiata nei boschi è diventata un’esperienza di paura per una 71enne di Gioia Sannitica. La donna, che si era recata nei boschi per raccogliere funghi, si è smarrita dopo essersi allontanata dal marito di pochi metri, nelle vicinanze di San Potito Sannitico. La fitta vegetazione e il contesto naturale hanno reso difficile la ricerca della donna, che ha trascorso ore di terrore nella natura incontaminata.
La Passeggiata si Trasforma in Incubo
La passeggiata nei boschi, che doveva essere un’attività rilassante e piacevole, si è trasformata in un incubo per la 71enne. La donna, che era accompagnata dal marito, si è allontanata da lui per raccogliere funghi, ma non è più riuscita a ritrovarlo. La fitta vegetazione e la mancanza di visibilità hanno reso difficile la ricerca della donna, che ha dovuto trascorrere la notte nei boschi.
La Ricerca e il Ritrovamento
Le autorità locali e i soccorritori hanno avviato una ricerca immediata per trovare la donna scomparsa. La ricerca è stata difficoltosa a causa della fitta vegetazione e del terreno accidentato, ma alla fine la donna è stata ritrovata sana e salva. L’evento ha sollevato un’onda di emozione nella comunità locale, che si è mobilitata per aiutare nella ricerca della donna scomparsa.
La Comunità si Mobilita
La comunità dell’alto casertano si è mobilitata per aiutare nella ricerca della donna scomparsa. I residenti locali hanno partecipato alla ricerca, fornendo informazioni e assistenza alle autorità. L’evento ha dimostrato la solidarietà e la coesione della comunità locale, che si è unita per aiutare una persona in difficoltà. La donna, che è stata ritrovata sana e salva, ha espresso la sua gratitudine per l’aiuto ricevuto e per la solidarietà dimostrata dalla comunità.Fonte
Cronaca
Truffa a un’anziana in Calabria, arresto in treno

La fragilità e la solitudine possono essere un terreno fertile per le truffe più crudeli. Recentemente, in provincia di Catanzaro, una vedova di Girifalco è stata vittima di una truffa particolarmente odiosa. Un uomo di origine ucraina, residente in Campania, ha approfittato della vulnerabilità dell’anziana per mettere in atto un piano astuto e spietato. Scambiandosi per un carabiniere, l’uomo ha contattato la vedova raccontandole che suo figlio era stato coinvolto in un grave incidente stradale.
La truffa
La tecnica utilizzata dal truffatore è stata quella di sfruttare la paura e l’ansia della vittima. L’uomo ha fornito alla vedova dettagli precisi sull’incidente, tratteggiando una situazione apparentemente reale e drammatica. La donna, già provata dalla perdita del marito e probabilmente sola, ha subito l’impatto emotivo delle parole dell’uomo.
Il modus operandi
Il modus operandi del truffatore è stato astuto e calcolato. Innanzitutto, ha studiato la vittima, capendo la sua solitudine e la sua fragilità emotiva. Successivamente, si è spacciato per un carabiniere, figura autorevole e di fiducia, per guadagnarsi la fiducia dell’anziana. Infine, ha creato una storia credibile, sfruttando la paura e l’ansia della vittima per ottenere ciò che voleva.
La prevenzione
È fondamentale essere consapevoli di queste truffe e prendere misure preventive per proteggere se stessi e i propri cari. È importante verificare sempre l’identità di chi si presenta come un’autorità e non dare mai informazioni personali o finanziarie a sconosciuti. Inoltre, è cruciale essere cauti quando si ricevono notizie allarmanti o richieste di denaro, e verificare sempre la veridicità delle informazioni prima di agire.
La conclusione
La truffa ai danni della vedova di Girifalco è un esempio lampante di come la fragilità e la solitudine possano essere sfruttate dai truffatori. È importante essere vigili e prendere misure preventive per proteggere se stessi e i propri cari. Inoltre, è fondamentale denunciare questi casi alle autorità competenti, per evitare che altri possano essere vittime di truffe simili. La consapevolezza e la prudenza sono gli strumenti più efficaci per combattere queste truffe e proteggere la propria sicurezza e il proprio benessere.
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Cronaca
Napoli: Ciro Rapuano ucciso a Forcella con 100 coltellate

Nella notte tra il 3 e il 4 settembre, a Napoli, è avvenuto un crimine efferato che ha scosso la comunità locale. Ciro Rapuano, un uomo di 59 anni, è stato trovato morto nella sua abitazione in via Sant’Arcangelo a Baiano, cuore di Forcella, in condizioni che suggeriscono una violenza inaudita. Le indagini hanno rivelato un quadro terrificante, con oltre 100 coltellate inflitte alla vittima.
Il Crimine
Il fatto che la moglie di Ciro Rapuano sia stata arrestata e abbia confessato il crimine subito dopo, aggiunge un livello di tragica complessità al caso. L’omicidio, più che un semplice atto di violenza, appare come un massacro premeditato e consumato con una ferocia estrema. La confessione della donna, seppur ancora da verificare attraverso le indagini, solleva questioni profonde sulla natura delle relazioni umane e sui fattori che possono portare a simili estremi di violenza.
Le Indagini
Le autorità sono al lavoro per chiarire tutti gli aspetti del caso, comprendendo le motivazioni dietro questo atto di violenza così estrema. Gli investigatori stanno analizzando ogni possibile pista, dalle relazioni familiari alle eventuali dispute o problemi che potrebbero aver contribuito a questo tragico esito. La comunità locale è in stato di shock, e si spera che le indagini possano portare a una giustizia rapida e adeguata per la famiglia della vittima.
Impatto sulla Comunità
Il caso di Ciro Rapuano ha sollevato un dibattito sulla sicurezza e sulla violenza domestica nella regione. La comunità di Forcella, già provata da sfide socioeconomiche, si trova a dover affrontare anche la paura e l’insicurezza causate da simili eventi. È fondamentale che le autorità locali e le organizzazioni di supporto si attivino per offrire aiuto e sostegno alle famiglie e agli individui che potrebbero essere a rischio, al fine di prevenire futuri episodi di violenza.
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