190k euro di risarcimento ad operaio e famiglia ammalati a causa dell’amianto.

Il Tribunale Civile di Torre Annunziata ha stabilito che un operaio del Napoletano sarà risarcito con un indennizzo di 190mila euro a causa dell’esposizione all’amianto durante la sua vita lavorativa e lo sviluppo di una patologia correlata. L’uomo è stato assistito durante il processo dall’avvocato Domenico Carotenuto e dalle associazioni per la salute dei lavoratori. La sentenza è stata possibile grazie alla valutazione attenta e minuziosa della posizione del dipendente, che ha dimostrato l’imputabilità della malattia all’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro.

Secondo l’avvocato Carotenuto, la sentenza trasmette un messaggio chiare riguardo al ruolo fondamentale della Giustizia nella tutela dei diritti e della salute dei lavoratori, specialmente in contesti industriali. È stata avviata una trattativa con l’azienda in sede giudiziaria, durante la quale il lavoratore ha ottenuto il risarcimento che ha previsto anche compensazioni per i familiari, di cui 20mila euro ciascuno destinati alla moglie e alle due figlie.

I principali argomenti e fattori considerati nella ricerca di risarcimento per questo caso hanno riguardato la mancata informazione del pericolo di presenza dell’amianto da parte del datore di lavoro, la mancata adozione delle procedure per evitare l’esposizione e l’assenza di dispositivi di protezione individuali (Dpi) validi per contrastare l’inalazione delle fibre di asbesto. Questi sono stati i principali fattori considerati nella ricerca di risarcimento per il caso.

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