Cronaca Giudiziaria
Scafati: Pasquale Panariello, uomo del clan Matrone-Buonocore, scarcerato
Dopo la pesante condanna inflitta al clan Buonocore-Matrone di Scafati e al Clan Cesarano di Castellammare di Stabia, che ha portato complessivamente a 100 anni di carcere, la corte di appello di Salerno ha emesso la prima scarcerazione importante dopo l’inchiesta condotta dalla DDA di Salerno sul territorio di Scafati e Santa Maria La Carità.
Pasquale Panariello, una figura di spicco del crimine scafatese, è tornato in libertà solo due anni dopo il suo arresto, nonostante fosse stato condannato in appello a 6 anni e 1 mese di carcere per associazione camorristica. La sua richiesta di scarcerazione, presentata dal suo avvocato di fiducia, l’avvocato Gennaro De Gennaro, è stata accolta dalla corte, ma gli è stato imposto l’obbligo di firma.
La corte di appello ha riconosciuto il vincolo della continuazione con un altro reato estorsivo già scontato da Panariello, e ha deciso che doveva essere immediatamente rilasciato. Nonostante avesse scontato solo due anni per il reato associativo, la corte ha riconosciuto che Panariello aveva scontato l’intera pena, accogliendo la tesi del suo avvocato sulla fungibilità del periodo di detenzione.
Gli inquirenti hanno ricostruito fatti avvenuti tra il 2014 e il 2019, che hanno portato a 14 condanne per estorsioni e sfruttamento di slot machine imposti agli imprenditori sotto minaccia, spesso tramite l’uso di ordigni artigianali costruiti da Panariello stesso, che faceva parte della famiglia dei fuochisti di Scafati.
Inoltre, Panariello è stato coinvolto nel traffico di droga insieme al fratello Marcello, deceduto nel febbraio 2022 in un incidente stradale. Secondo la DDA di Salerno, i due fratelli, oltre a trafficare armi e droga e ad essere esponenti di spicco del clan Buonocore Matrone, si occupavano anche di estorcere denaro ai commercianti, gestendo gli affari illeciti del centro di Scafati, noto per la lavorazione del vetro.
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