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Cronaca

Ristorante sequestrato vicino Santuario a Pompei

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Ristorante sequestrato vicino Santuario a Pompei

Nella mattinata di oggi, il personale della Polizia di Stato, insieme agli agenti del comando di Polizia Municipale locale, ha eseguito il sequestro di un noto ristorante situato in via Roma a Pompei.

Il sequestro è avvenuto in ottemperanza a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica.

Il ristorante in questione si trova in una posizione strategica nel cuore della città, vicino al Santuario della Beata Vergine del Rosario e a pochi metri dall’ingresso del Parco Archeologico di Porta Anfiteatro.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso a seguito di un’indagine condotta dal Commissariato di Pompei, sotto il coordinamento della Procura, che ha rivelato che l’attività di ristorazione continuava nonostante un provvedimento del Comune di Pompei.

Il ristorante continuava ad essere aperto nonostante l’ordinanza di chiusura del comune per motivi igienico-sanitari. Il Comune aveva decretato la decadenza del titolo abilitativo per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande per motivi igienico-sanitari, ordinando la chiusura del ristorante.

Il provvedimento di sequestro è stato adottato in considerazione della condotta dell’indagata, che ha proseguito nell’esercizio dell’attività di ristorazione in violazione delle disposizioni comunali e senza il necessario titolo autorizzativo.

La decisione si basa sulla convinzione che la libera disponibilità dell’esercizio commerciale potrebbe aggravare o prolungare le conseguenze del reato, nonché agevolare la sua reiterazione.

Il reato per cui si procede è quello contemplato e punito dall’articolo 650 del codice penale, relativo all’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, considerando la persistente disobbedienza all’ordine emanato dal Comune di Pompei.

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Cronaca

Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

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Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

Ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, alias "’o Profeta", e per Gennaro D’Antuono: avrebbero ucciso Tommaso Covito a Santa Maria la Carità (Napoli). Continua a leggere

L’arresto dei due boss

Le autorità hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, noto con il soprannome "’o Profeta", e Gennaro D’Antuono. I due sono ritenuti responsabili dell’omicidio di Tommaso Covito, avvenuto a Santa Maria la Carità, nella provincia di Napoli. L’operazione ha segnato un importante passo nella lotta contro la camorra, mettendo fuori gioco due figure di rilievo del clan dei Cesarano.

Omicidio di Tommaso Covito

Tommaso Covito è stato brutalmente assassinato in quello che sembra essere stato un agguato orchestrato con precisione. Luigi Di Martino e Gennaro D’Antuono sono sospettati di aver organizzato e messo in atto l’omicidio. Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato alla luce elementi tali da giustificare la misura della custodia cautelare per entrambi gli imputati, segnando un colpo significativo alle operazioni illegali del clan.

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

Un uomo è stato fermato a Salerno per violenza sessuale e rapina. Prima ha molestato una donna su un autobus, poi ha tentato di rubarle un bracciale e infine si è scagliato contro gli agenti di polizia.

L’incidente sull’autobus

Gli eventi si sono svolti quando l’uomo ha molestato una donna su un autobus pubblico. La situazione ha generato panico tra i passeggeri e chiamate alle forze dell’ordine, che sono intervenute rapidamente per risolvere la questione.

L’arresto

Quando gli agenti sono arrivati sul luogo, l’uomo ha cercato di difendersi aggredendoli. Dopo una breve colluttazione, la polizia è riuscita a fermarlo. Ora l’uomo deve rispondere delle accuse di violenza sessuale e rapina.

Per ulteriori dettagli sulla vicenda, è possibile consultare l’articolo completo al seguente link: Continua a leggere

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Cronaca

Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

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Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

È ricoverata nella Rianimazione dell'”Ospedale del Mare” la 30enne gravemente ferita ieri ai Quartieri Spagnoli; le sue condizioni restano gravissime.

Condizioni critiche della paziente

La giovane donna, colpita in modo accidentale da un vaso caduto da un balcone, si trova in condizioni critiche. I medici dell’Ospedale del Mare stanno monitorando costantemente i parametri vitali della paziente, ma le previsioni restano riservate.

Investigazioni in corso

La Polizia sta portando avanti le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno interrogando i residenti del quartiere e raccogliendo testimonianze per determinare come sia potuto accadere un evento così tragico.

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