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Cronaca

Rimprovero del cognato del boss all’ambulante moroso

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Rimprovero del cognato del boss all’ambulante moroso

Il commerciante non aveva saldato il pizzo richiesto dal clan e, di conseguenza, è stato minacciato con una pistola. In particolare, Luigi Troncone, cognato del boss Vitale Troncone, avrebbe rimproverato un ambulante di Fuorigrotta per non aver pagato le estorsioni imposte dal clan per la vendita di gadget del Calcio Napoli e sigarette di contrabbando. Questo avrebbe comportato il rischio di un’arresto per i membri del clan, che si sono visti costretti a uscire di casa di domenica per recuperare il denaro.

L’ordinanza di arresto dei carabinieri ha portato in manette il boss di Fuorigrotta, il cognato, il figlio Giuseppe Troncone e Benito Divano. Essi sono accusati di estorsioni continuate con l’aggravante mafiosa e dell’uso delle armi, al termine delle indagini condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

I quattro indagati avrebbero ottenuto circa 500 euro da un ambulante per consentire alla moglie di vendere gadget del Napoli Calcio, oltre a obbligarlo per 6/7 mesi a vendere stecche di sigarette di contrabbando ad un prezzo maggiorato. Quando l’ambulante ha manifestato l’impossibilità di continuare a pagare, è stato minacciato e costretto a consegnare i soldi richiesti.

L’ambulante è stato minacciato da Giuseppe e Vitale Troncone che lo avrebbero ammazzato, costringendolo ad accettare le minacce. Il rifiuto del commerciante di pagare ha portato Giuseppe Troncone a portarsi dietro un’arma. Inoltre, il cognato del boss lo avrebbe rimproverato per non aver pagato, accusandolo di mettere a rischio suo figlio e minacciando di fargli correre ulteriori rischi. Questo ha portato l’ambulante a consegnare la parte mancante del denaro il giorno successivo ai fatti.

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Cronaca

Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

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Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

Ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, alias "’o Profeta", e per Gennaro D’Antuono: avrebbero ucciso Tommaso Covito a Santa Maria la Carità (Napoli). Continua a leggere

L’arresto dei due boss

Le autorità hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, noto con il soprannome "’o Profeta", e Gennaro D’Antuono. I due sono ritenuti responsabili dell’omicidio di Tommaso Covito, avvenuto a Santa Maria la Carità, nella provincia di Napoli. L’operazione ha segnato un importante passo nella lotta contro la camorra, mettendo fuori gioco due figure di rilievo del clan dei Cesarano.

Omicidio di Tommaso Covito

Tommaso Covito è stato brutalmente assassinato in quello che sembra essere stato un agguato orchestrato con precisione. Luigi Di Martino e Gennaro D’Antuono sono sospettati di aver organizzato e messo in atto l’omicidio. Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato alla luce elementi tali da giustificare la misura della custodia cautelare per entrambi gli imputati, segnando un colpo significativo alle operazioni illegali del clan.

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

Un uomo è stato fermato a Salerno per violenza sessuale e rapina. Prima ha molestato una donna su un autobus, poi ha tentato di rubarle un bracciale e infine si è scagliato contro gli agenti di polizia.

L’incidente sull’autobus

Gli eventi si sono svolti quando l’uomo ha molestato una donna su un autobus pubblico. La situazione ha generato panico tra i passeggeri e chiamate alle forze dell’ordine, che sono intervenute rapidamente per risolvere la questione.

L’arresto

Quando gli agenti sono arrivati sul luogo, l’uomo ha cercato di difendersi aggredendoli. Dopo una breve colluttazione, la polizia è riuscita a fermarlo. Ora l’uomo deve rispondere delle accuse di violenza sessuale e rapina.

Per ulteriori dettagli sulla vicenda, è possibile consultare l’articolo completo al seguente link: Continua a leggere

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Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

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Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

È ricoverata nella Rianimazione dell'”Ospedale del Mare” la 30enne gravemente ferita ieri ai Quartieri Spagnoli; le sue condizioni restano gravissime.

Condizioni critiche della paziente

La giovane donna, colpita in modo accidentale da un vaso caduto da un balcone, si trova in condizioni critiche. I medici dell’Ospedale del Mare stanno monitorando costantemente i parametri vitali della paziente, ma le previsioni restano riservate.

Investigazioni in corso

La Polizia sta portando avanti le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno interrogando i residenti del quartiere e raccogliendo testimonianze per determinare come sia potuto accadere un evento così tragico.

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