Cronaca
Protesta a Napoli: impossibile pausa pranzo in Tribunale
Il personale amministrativo del nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli si trova ad affrontare diversi problemi legati alle strutture e alla gestione del pasto durante l’orario di lavoro. Gli ascensori non funzionano correttamente, manca un refettorio e lo spazio disponibile per il pranzo non può ospitare tutti i dipendenti, causando caos e confusione.
A seguito di un ordine di servizio entrato in vigore il primo gennaio, i dipendenti sono obbligati a consumare il pasto in soli 30 minuti tra le 13 e le 15 di ogni giorno lavorativo. Questo ha portato a situazioni di disagio e a pranzi consumati nei corridoi e negli spazi comuni, a causa dell’insufficiente tempo e spazio disponibile per tutti.
Francesco Palomba, membro della RSU Uil PA, evidenzia come anche organizzando una rotazione, non ci sarebbe abbastanza tempo per far mangiare tutti i dipendenti entro i limiti stabiliti. Una delegazione del personale amministrativo ha discusso della situazione con il prefetto Michele di Bari, il quale ha rimandato la questione alla fine del mese, in attesa di informazioni dal Ministero.
Francesco Palomba auspica che nell’incontro programmato entro la fine di gennaio, al quale parteciperà un delegato del Ministero della Giustizia, si trovi una soluzione dignitosa per la vicenda. Fino a ora, a causa dell’impossibilità di disporre di spazi adatti per consumare i pasti, il personale amministrativo del nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli utilizzava la pausa pranzo a fine turno.
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