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Cronaca Giudiziaria

Palma Campania: sindaco chiedeva assunzioni in cambio di servizi inutili

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Palma Campania: sindaco chiedeva assunzioni in cambio di servizi inutili

Il sindaco di Palma Campania, Aniello Donnarumma, è stato accusato dalla procura di Nola di cercare assunzioni presso diverse aziende e una catena di discount in cambio di favori politici. Si sostiene che avrebbe interceduto affinché servizi e lavori considerati superflui venissero affidati a imprenditori coinvolti, in cambio di assunzioni o altri vantaggi.

Tra i servizi oggetto di intercessione vi sono quelli relativi ai buoni spesa per il Covid-19, contributi per i canoni di locazione, servizi di pulizia, igiene ambientale e la guardiania degli immobili comunali. Si dice che Donnarumma avrebbe favorito la realizzazione di un punto vendita di una catena di discount in cambio di promesse di elargizioni da parte di un rappresentante dell’azienda, nonostante fossero presenti ricorsi amministrativi che denunciavano carenze istruttorie e incompatibilità.

Un’intercettazione significativa ritenuta dagli investigatori è la conversazione tra Donnarumma e l’imprenditore Antonio Nunziata, nella quale i due sembrano discutere di gestire in modo illecito i fondi pubblici, nonostante la necessità di collaborazione da parte dei dirigenti comunali. L’incontro sottolinea la preoccupazione dell’imprenditore riguardo a ostacoli in una gara per la gestione dei rifiuti e la necessità di “ampliare la piattaforma operativa”, interpretata come la volontà di influenzare le funzioni dei dipendenti comunali.

Il giudice per le indagini preliminari di Nola ha evidenziato che il materiale acquisito durante le indagini documenta come Donnarumma abbia assunto una gestione fortemente personalistica della cosa pubblica, orientando le decisioni dei propri dirigenti non sempre nell’interesse della collettività, ma piuttosto in favore dei privati.

Il sindaco di Palma Campania, Aniello Donnarumma, è stato ascoltato in una intercettazione con l’imprenditore Antonio Nunziata, in cui sembrano pianificare la gestione di fondi pubblici in modo illecito. I due sembrano essere preoccupati riguardo a ostacoli in una gara per la gestione dei rifiuti e sembrano volontari di influenzare le funzioni dei dipendenti comunali. Alcuni di questi dipendenti hanno confermato agli inquirenti ingerenze “spesso insostenibili” del primo cittadino.

Il giudice per le indagini preliminari di Nola ha affermato che il materiale acquisito durante le indagini “documenta di come il Donnarumma abbia assunto una gestione fortemente personalistica della cosa pubblica, orientando le decisioni… dei propri dirigenti, non sempre nell’interesse della collettività ma piuttosto nell’interesse dei privati”.
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