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Cronaca

Omicidio di Francesco Pio Maimone a Mergellina: processo per Valda e altri sette imputati.

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Omicidio di Francesco Pio Maimone a Mergellina: processo per Valda e altri sette imputati.

Il processo per la morte di Francesco Pio Maimone, l’aspirante pizzaiolo 18enne ucciso da una pallottola vagante il 20 marzo 2023 a Napoli, inizierà il 27 febbraio. A giudicare otto imputati (sette in Corte di Assise e uno in abbreviato) ci sarà anche Francesco Pio Valda, 20 anni, considerato il giovane che ha premuto il grilletto. Maimone, estraneo a dinamiche criminali, era stato colpito durante una lite tra giovani, nata per un motivo banale.

Il processo avrà due accuse nei confronti di Valda: l’omicidio e “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione”. Durante l’udienza preliminare, solo uno degli imputati, Rocco Sorrentino, ha chiesto il processo con rito abbreviato ed è stato acconsentito. La famiglia della vittima, il Comune di Napoli e la Fondazione Polis si sono costituiti parti civili.

Secondo la Squadra Mobile e la Procura di Napoli, ognuno degli 8 imputati ha avuto un ruolo preciso quella notte, dalla sparatoria di Valda ai complici che lo hanno aiutato nelle fasi successive.

Raccomandiamo la lettura dell’articolo correlato: Omicidio Francesco Pio Maimone, arrestati 7 complici dell’assassino: hanno nascosto la pistola dopo il delitto.

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Droga e telefonini ai detenuti in carcere, vasta operazione della Polizia in corso a Napoli

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Droga e telefonini ai detenuti in carcere, vasta operazione della Polizia in corso a Napoli

Droga e telefonini ai detenuti in carcere, l’operazione della Polizia di Stato di Napoli: 12 misure cautelari del gip.

Immagine di repertorio

Vasta operazione anti-droga e sui telefonini in carcere ai detenuti della Polizia di Stato. Il maxi-blitz è scattato questa mattina, lunedì 18 novembre 2024, ed è attualmente ancora in corso. Le forze dell’ordine stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta dalla Procura della Repubblica di Napoli nei confronti di 12 persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi concernenti il traffico di sostanze stupefacenti e l’accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione per i detenuti, fatti aggravati dal metodo mafioso.

L’operazione contro i telefonini in carcere a Napoli

Il Procuratore Capo di Napoli, Nicola Gratteri, ha convocato una conferenza stampa che si terrà questa mattina, alle 10,30, presso la Procura della Repubblica di Napoli, dove saranno resi noti i dettagli dell’operazione. Purtroppo, la diffusione di smartphone e cellulari in carcere, spesso micro-telefonini difficili da individuare e facili da nascondere, è un fenomeno diffuso nelle carceri napoletane e della Campania. I detenuti possono in questo modo comunicare con l’esterno, utilizzare chat e social network, restando in contatto con gli ambienti criminali. In alcuni casi impartendo anche ordini ai rispettivi cartelli criminali. Un fenomeno contro il quale le forze dell’ordine sono costantemente impegnate. Negli ultimi mesi, infatti, si contano numerosi sequestri di telefonini nelle carceri napoletane, nella disponibilità…

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Riapre via Kagoshima al Vomero: era chiusa dal 14 ottobre per il crollo di un muro

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Riapre via Kagoshima al Vomero: era chiusa dal 14 ottobre per il crollo di un muro

Riaperta dopo un mese via Kagoshima al Vomero: era stata chiusa per i lavori di messa in sicurezza del terrapieno sovrastante, a rischio crolli.

Dopo i lavori, ha riaperto al traffico via Kagoshima a Napoli, la strada nel quartiere del Vomero chiusa lo scorso 14 ottobre per il crollo di un muro pericolante. Dopo aver terminato l’opera di consolidamento, la strada è stata riaperta nelle scorse ore: si tratta di una arteria cruciale che collega la parte alta del quartiere collinare a via Aniello Falcone con via Tasso, evitando così che il traffico congestionasse tutta la parte bassa della collina.

La chiusura è durata poco più di un mese: come aveva appreso Fanpage.it da fonti qualificate, si era trattato di una chiusura a tempo indefinito, ovvero fino a quando non sarebbe stato messo in sicurezza il terrapieno, ovvero il muro soprastante la strada, dove col tempo sono cresciuti arbusti, cespugli e piante, con il rischio di dissesti e di calcinacci che potrebbero cadere sulle automobili in transito o sui pedoni di passaggio. Un bel caos in zona, vista l’importanza strategica della strada per il traffico veicolare.

Via Kagoshima è anche molto nota per essere la strada intitolata alla omonima città giapponese gemellata con Napoli, che viene celebrata ogni 3 maggio dal 1960 ad oggi. Una somiglianza tale che anche Kagoshima, in Giappone, ha dedicato una lunga strada intitolata a Napoli e al gemellaggio con la città partenopea, che il prossimo anno festeggerà il 65esimo anno di esistenza.

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Insegnante picchiata da 30 genitori, la scuola riapre con la vigilanza dei carabinieri

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Insegnante picchiata da 30 genitori, la scuola riapre con la vigilanza dei carabinieri

L’aggressione nel plesso Scanzano della scuola Salvati di Castellammare di Stabia; per i genitori si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ma non ci sono riscontri.

Domani mattina, 18 novembre, davanti al plesso di Scanzano della scuola media Salvati, a Castellammare di Stabia (Napoli), ci sarà una gazzella dei carabinieri: precauzione disposta per evitare tensioni alla ripresa delle lezioni, dopo il caos che si era scatenato il 14 novembre, intorno alle 10.30, quando una trentina di genitori avevano aggredito una insegnante di sostegno. È stata la preside dell’istituto, Donatella Ambrosio, a chiedere la presenza delle forze dell’ordine visto che, nonostante siano passati diversi giorni, la situazione in zona resta ancora molto tesa. L’Ufficio scolastico regionale ha disposto l’invio di ispettori, che arriveranno a Scanzano tra lunedì e martedì.

Prof picchiata da 30 genitori a Castellammare di Stabia

L’insegnante di sostegno, che aveva riportato un trauma cranico con prognosi di trenta giorni, non ci sarà. L’aggressione, in pratica una spedizione punitiva di gruppo, sarebbe partita a seguito di alcune voci secondo cui la donna si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ai danni di alcuni alunni; la vicenda si sarebbe limitata al passaparola e non sarebbero emersi riscontri di nessun tipo né ci sono denunce in merito.

I genitori, però, avevano chiesto l’allontanamento della insegnante e avevano minacciato di far ritirare tutti i propri figli dall’istituto. Ieri la preside aveva nuovamente esortato alla calma, condannando la violenza, in particolar modo a scuola, e aggiungendo che ci sono in corso indagini per…

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