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Cronaca

Omicidio a Santa Lucia: tangente su Rolex rapinato dietro agguato a Sesso

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Omicidio a Santa Lucia: tangente su Rolex rapinato dietro agguato a Sesso

Il retroscena dell’omicidio avvenuto lo scorso 5 luglio nella zona di Santa Lucia a Napoli, arrestato Gennaro Belaeff è dopo il killer che appartiene al clan Elia perché sarebbe non avrebbe pagato un Rolex rubato a giugno ad un turista in zona. Pasquale Sesso è stato la vittima di questo omicidio e in base alle indagini, il killer è fermato poco dopo l’omicidio e della sua famiglia viene rinvenuta una pistola compatibile con quella usata per il delitto e nelle tasche del 27enne venne trovato un proiettile 9×21, come quelli usati per l’agguato. La sua vittima è stata uccisa a causa di non aver pagato una tangente su un Rolex rapinato a giugno ad un turista in zona.

La vittima, legata al clan Mazzarella e per gli investigatori negli ultimi tempi intenzionata a ritagliarsi un proprio spazio criminale, venne ferita a morte da una raffica di colpi mentre era in scooter e stava passando proprio davanti all’abitazione di Belaeff; il giovane avrebbe esploso i numerosi colpi dal balcone di casa sua. Poco prima, anche Luigi Sesso, fratello di Pasquale, era stato vittima di un agguato ma riuscì a salvarsi. Per gli inquirenti, i quattro fratelli Sesso sono rapinatori professionisti di orologi di lusso, tanto che Gennaro Sesso viene classificato dall’Europol come “High Value Target”. Sono state determinanti per le indagini le telecamere di sorveglianza della zona e l’analisi delle chat sul cellulare dell’indagato.

Infine, è stato riportato del contenuto scritto dallo script all’interno della pagina web, a riguardo di un sistema di tracciamento e analisi dei dati dei visitatori del sito web. Il codice dello script riguarda in particolare l’analisi dei checkpoint di visualizzazione del contenuto.

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Cronaca

Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

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Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

Ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, alias "’o Profeta", e per Gennaro D’Antuono: avrebbero ucciso Tommaso Covito a Santa Maria la Carità (Napoli). Continua a leggere

L’arresto dei due boss

Le autorità hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, noto con il soprannome "’o Profeta", e Gennaro D’Antuono. I due sono ritenuti responsabili dell’omicidio di Tommaso Covito, avvenuto a Santa Maria la Carità, nella provincia di Napoli. L’operazione ha segnato un importante passo nella lotta contro la camorra, mettendo fuori gioco due figure di rilievo del clan dei Cesarano.

Omicidio di Tommaso Covito

Tommaso Covito è stato brutalmente assassinato in quello che sembra essere stato un agguato orchestrato con precisione. Luigi Di Martino e Gennaro D’Antuono sono sospettati di aver organizzato e messo in atto l’omicidio. Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato alla luce elementi tali da giustificare la misura della custodia cautelare per entrambi gli imputati, segnando un colpo significativo alle operazioni illegali del clan.

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Cronaca

Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

Un uomo è stato fermato a Salerno per violenza sessuale e rapina. Prima ha molestato una donna su un autobus, poi ha tentato di rubarle un bracciale e infine si è scagliato contro gli agenti di polizia.

L’incidente sull’autobus

Gli eventi si sono svolti quando l’uomo ha molestato una donna su un autobus pubblico. La situazione ha generato panico tra i passeggeri e chiamate alle forze dell’ordine, che sono intervenute rapidamente per risolvere la questione.

L’arresto

Quando gli agenti sono arrivati sul luogo, l’uomo ha cercato di difendersi aggredendoli. Dopo una breve colluttazione, la polizia è riuscita a fermarlo. Ora l’uomo deve rispondere delle accuse di violenza sessuale e rapina.

Per ulteriori dettagli sulla vicenda, è possibile consultare l’articolo completo al seguente link: Continua a leggere

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Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

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Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

È ricoverata nella Rianimazione dell'”Ospedale del Mare” la 30enne gravemente ferita ieri ai Quartieri Spagnoli; le sue condizioni restano gravissime.

Condizioni critiche della paziente

La giovane donna, colpita in modo accidentale da un vaso caduto da un balcone, si trova in condizioni critiche. I medici dell’Ospedale del Mare stanno monitorando costantemente i parametri vitali della paziente, ma le previsioni restano riservate.

Investigazioni in corso

La Polizia sta portando avanti le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno interrogando i residenti del quartiere e raccogliendo testimonianze per determinare come sia potuto accadere un evento così tragico.

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