Cronaca
Omicidio a Santa Lucia: tangente su Rolex rapinato dietro agguato a Sesso
Il retroscena dell’omicidio avvenuto lo scorso 5 luglio nella zona di Santa Lucia a Napoli, arrestato Gennaro Belaeff è dopo il killer che appartiene al clan Elia perché sarebbe non avrebbe pagato un Rolex rubato a giugno ad un turista in zona. Pasquale Sesso è stato la vittima di questo omicidio e in base alle indagini, il killer è fermato poco dopo l’omicidio e della sua famiglia viene rinvenuta una pistola compatibile con quella usata per il delitto e nelle tasche del 27enne venne trovato un proiettile 9×21, come quelli usati per l’agguato. La sua vittima è stata uccisa a causa di non aver pagato una tangente su un Rolex rapinato a giugno ad un turista in zona.
La vittima, legata al clan Mazzarella e per gli investigatori negli ultimi tempi intenzionata a ritagliarsi un proprio spazio criminale, venne ferita a morte da una raffica di colpi mentre era in scooter e stava passando proprio davanti all’abitazione di Belaeff; il giovane avrebbe esploso i numerosi colpi dal balcone di casa sua. Poco prima, anche Luigi Sesso, fratello di Pasquale, era stato vittima di un agguato ma riuscì a salvarsi. Per gli inquirenti, i quattro fratelli Sesso sono rapinatori professionisti di orologi di lusso, tanto che Gennaro Sesso viene classificato dall’Europol come “High Value Target”. Sono state determinanti per le indagini le telecamere di sorveglianza della zona e l’analisi delle chat sul cellulare dell’indagato.
Infine, è stato riportato del contenuto scritto dallo script all’interno della pagina web, a riguardo di un sistema di tracciamento e analisi dei dati dei visitatori del sito web. Il codice dello script riguarda in particolare l’analisi dei checkpoint di visualizzazione del contenuto.
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