Cronaca
Napoli: uomo intestava 630 auto con falsa società

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord hanno portato i poliziotti del Compartimento Polizia Ferroviaria Campania ad eseguire un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord. Tale ordinanza dispone la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un individuo napoletano di 47 anni.
Il destinatario della misura cautelare è sospettato dei reati di falso in atto pubblico con induzione in errore del pubblico ufficiale e truffa aggravata ai danni dello Stato. Tali reati sono stati commessi in concorso con persone non identificate, con più condotte reiterate negli anni 2020, 2021 e 2022.
Le indagini hanno rivelato che molti furti di rame subiti da Rete Ferroviaria Italiana sono stati attribuiti a una banda di matrice ROM. Dalle indagini è emerso che molte delle autovetture utilizzate nei furti sono state rintracciate in un campo rom a Giugliano in Campania. Successivamente è emerso che la maggior parte delle macchine utilizzate dai rom erano intestate fittiziamente a terze persone, in particolare ad una società gestita dall’indagato.
Dai successivi accertamenti, è stato scoperto che la società in questione era intestataria di circa 600 veicoli e che l’indagato non presentava dichiarazione dei redditi da 10 anni, avendo anche numerosi precedenti di polizia. Tutti questi elementi hanno supportato l’ipotesi investigativa che dietro la sua società vi fosse l’attività illecita dell’intestazione fittizia delle autovetture.
Per eseguire il sequestro preventivo dei 630 veicoli intestati alla società, il destinatario della misura cautelare è stato rintracciato presso la sua abitazione in Sant’Antimo e associato presso il carcere di Poggioreale. Sono ancora in corso ulteriori indagini per individuare i complici dell’uomo.
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Cronaca
De Luca: gaffe alla stazione, scambia moglie di Kapoor per figlia

Napoli, una città in continua evoluzione, ha visto l’inaugurazione della nuova stazione Monte Sant’Angelo della Linea 7 dell’Eav, un’infrastruttura attesa da anni. La cerimonia di inaugurazione, tenutasi questa mattina, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Tuttavia, l’evento è stato funestato da una gaffe del presidente, che ha destato non poco clamore.
La gaffe di De Luca
Il presidente De Luca, durante il suo intervento, ha commesso un errore che ha lasciato tutti di stucco. Mentre stava parlando, ha indicato una donna presente alla cerimonia, definendola “bella” e affermando che era la figlia di Anish Kapoor, l’artista di fama internazionale che ha realizzato due monumentali sculture per la stazione. Tuttavia, la donna in questione non era affatto la figlia di Kapoor, bensì sua moglie.
L’inaugurazione della stazione
La nuova stazione Monte Sant’Angelo è un’infrastruttura importante per la città di Napoli, e la sua inaugurazione è stata attesa con ansia da anni. La stazione è stata arricchita da due sculture monumentali realizzate da Anish Kapoor, che sono destinate a diventare un simbolo della città. La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui autorità locali e rappresentanti della società che ha realizzato l’infrastruttura.
Le reazioni alla gaffe
La gaffe di De Luca ha destato non poco clamore, e molte persone presenti alla cerimonia hanno espresso la loro sorpresa e il loro disappunto. Alcuni hanno definito l’errore del presidente come “imbarazzante”, mentre altri hanno sottolineato l’importanza di essere più attenti e rispettosi nei confronti degli altri. La vicenda ha anche sollevato alcune domande sulla preparazione e la competenza del presidente, e sul suo modo di comportarsi in pubblico.Fonte
Cronaca
Poliziotto Zagaria: annullata condanna in Cassazione

Napoli è stata teatro di un evento significativo nel caso della pen-drive di Michele Zagaria, il noto boss dei Casalesi, catturato il 7 dicembre 2011 a Casapesenna, in provincia di Caserta. La vicenda ha subito un colpo di scena con la decisione della Corte di Cassazione, che ha annullato senza rinvio la condanna nei confronti di Oscar Vesevo, il poliziotto accusato di aver sottratto una preziosa pen-drive durante l’operazione di arresto del boss.
Il Caso della Pen-Drive
La storia della pen-drive di Michele Zagaria è complessa e ha visto coinvolto il poliziotto Oscar Vesevo, accusato di aver sottratto il dispositivo di memoria contenente informazioni sensibili durante l’arresto del boss dei Casalesi. La condanna di Vesevo era stata oggetto di dibattito e contestazione, fino alla recente decisione della Corte di Cassazione.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione, con la sua decisione, ha annullato senza rinvio la condanna di Oscar Vesevo, ponendo fine a un capitolo significativo di questa vicenda giudiziaria. La sentenza rappresenta un colpo di scena nel caso della pen-drive di Zagaria, sollevando questioni sulla gestione delle prove e sulla condotta degli ufficiali di polizia durante le operazioni di arresto.
Implicazioni e Riflessioni
L’annullamento della condanna di Vesevo solleva interrogativi sulla gestione della giustizia nel caso dei Casalesi e più in generale sulle procedure di sicurezza e gestione delle prove nelle operazioni di polizia. La vicenda della pen-drive di Michele Zagaria rimane un caso emblematico delle complessità e delle sfide che gli organismi di giustizia e le forze dell’ordine affrontano nel contrastare il crimine organizzato in Italia.Fonte
Cronaca
Napoli, controlli: sequestri e sanzioni contro abusivismo

Nel cuore della città di Napoli, la Polizia locale ha condotto un’operazione di controllo senza precedenti, coinvolgendo diverse attività commerciali situate in alcune delle zone più affollate e conosciute della città. L’intervento, che ha visto coinvolti gli agenti delle Unità operative Avvocata e Chiaia, ha avuto come obiettivo principale quello di contrastare l’abusivismo e le irregolarità che caratterizzano alcune aree della città.
Operazione di controllo
L’operazione di controllo ha interessato principalmente le zone di via Toledo e dei Quartieri Spagnoli, aree nota per la loro vivacità e densità di attività commerciali. In particolare, gli agenti hanno passato al setaccio via San Matteo a Toledo, via De Deo e vico Lungo Teatro Nuovo, dove hanno verificato la regolarità di diverse attività.
Risultati dell’operazione
I risultati dell’operazione sono stati significativi, con numerousi sequestri e sanzioni emesse contro coloro che non rispettavano le norme. L’obiettivo dell’operazione era celui di riportare l’ordine e la legalità in queste aree, spesso caratterizzate da una forte presenza di abusivismo. Gli agenti hanno lavorato con determinazione e professionalità, verificando la regolarità di ogni attività e intervenendo dove necessario.
Impatto sulla comunità
L’operazione di controllo condotta dalla Polizia locale avrà un impatto significativo sulla comunità di Napoli, contribuendo a ridurre la presenza di abusivismo e irregolarità in queste aree. Ciò dovrebbe migliorare la qualità della vita per i residenti e i visitatori, offrendo un ambiente più sicuro e rispettoso delle norme. L’azione della Polizia locale è un passo importante verso la riqualificazione di queste zone e il miglioramento della vivibilità della città nel suo complesso.Fonte