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Cronaca

Napoli: risarcimento 80mila euro per malasanità ortopedica

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Napoli: risarcimento 80mila euro per malasanità ortopedica

Lo Studio Associati Maior, composto dagli Avvocati Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo, insieme al medico-legale Dott. Marcello Lorello, ha annunciato il raggiungimento di un importante risarcimento di 80.000 euro in favore di un proprio assistito vittima di malasanità ortopedica in un ospedale pubblico del napoletano.

Il cliente dello studio, coinvolto in un incidente stradale, è stato sottoposto a un intervento ortopedico alla spalla presso un ospedale rinomato a Napoli. Tuttavia, a causa di negligenze mediche durante l’intervento, il risultato non è stato quello sperato, ma ha portato ad un aggravamento del danno, determinando un maggior nocumento rispetto a quello che sarebbe derivato solo dall’incidente stradale.

In particolare, è emerso che il personale sanitario non ha correttamente valutato la tipologia di frattura prima di procedere all’intervento, eseguendo così una procedura non indicata e adeguata alla specifica lesione del paziente.

Lo Studio Associati Maior si è impegnato con determinazione nella difesa degli interessi del proprio assistito, portando avanti un’accurata indagine e presentando le dovute denunce per le negligenze mediche riscontrate durante l’intervento ortopedico.

Il risultato di questa battaglia legale è un risarcimento di 80.000 euro, che rappresenta non solo una vittoria per il cliente, ma anche un segnale forte contro la malasanità e l’importanza di garantire cure mediche appropriate e attente. Il team di Studio Associati Maior continua a lavorare con impegno per tutelare i diritti dei propri assistiti, promuovendo la giustizia e la trasparenza nel settore sanitario.

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Uomo arrestato a Pompei per aggressione e furto a turista

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Uomo arrestato a Pompei per aggressione e furto a turista

Nella città di Pompei, nota per la sua ricca storia e importanza religiosa, è avvenuta una rapina particolarmente audace e brutale. Il 24 agosto, un uomo ha approfittato della fiducia di una turista indiana per commettere un reato che ha lasciato tutti sconvolti. La donna era intenta a visitare uno dei luoghi più simbolici della fede mariana, il Santuario di Pompei, quando l’uomo si è avvicinato a lei con l’inganno, fingendo di volerle scattare una foto. In realtà, il suo intento era ben diverso e, con una mossa rapida e improvvisa, le ha strappato lo zaino dalle spalle.

La Dinamica dell’Arresto

L’operazione di recupero del maltolto e l’arresto del responsabile sono stati possibili grazie alla pronta reazione delle forze dell’ordine e alla collaborazione dei testimoni presenti sulla scena. Le autorità hanno agito con rapidità e professionalità, recoverando velocemente ilStartDate e assicurando l’uomo alla giustizia.

La Reazione della Comunità

La comunità locale e i visitatori sono rimasti scioccati dall’accaduto, considerando il luogo in cui si è verificata la rapina. Il Santuario di Pompei è un sito di grande valore storico e religioso, noto per la sua atmosfera serena e di pace. L’evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei luoghi turistici e sulla necessità di maggiori misure di prevenzione per garantire la sicurezza dei visitatori.

Le Implicazioni per il Turismo

La sicurezza dei turisti è fondamentale per l’economia di molte città, tra cui Pompei. Per mantenere la fiducia dei visitatori, sarà importante che le autorità continuino a lavorare sulla prevenzione del crimine e sulla tutela dei luoghi di interesse. La velocità e l’efficacia con cui è stato gestito questo episodio sono già un passo nella direzione giusta, dimostrando la capacità delle forze dell’ordine di proteggere i cittadini e gli ospiti della città.

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Il nuovo documentario: “Noi non siamo napoletani” di Gianluca Vitiello

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Il nuovo documentario: “Noi non siamo napoletani” di Gianluca Vitiello

Napoli, una città unica e affascinante, raccontata attraverso gli occhi di chi non ci è nato, ma ha deciso di viverla con passione e dedizione. Il documentario “Noi non siamo napoletani”, diretto da Gianluca Vitiello, speaker di Radio Deejay e autore di successo, offre una prospettiva fresca e originale sulla città, esplorando il rapporto tra i non napoletani e la città stessa.

Il documentario: una nuova prospettiva su Napoli

Il documentario “Noi non siamo napoletani” è il risultato di una lunga riflessione di Gianluca Vitiello sulla città di Napoli e sul suo rapporto con gli stranieri, o meglio, con coloro che non sono nati a Napoli. Dopo il successo del suo precedente lavoro “Napolitaners”, Vitiello torna a esplorare il tema del rapporto con la città, questa volta offrendo una prospettiva più personale e intima.

Gianluca Vitiello: l’autore e il suo rapporto con Napoli

Gianluca Vitiello, speaker di Radio Deejay e autore di successo, ha sempre avuto un rapporto speciale con la città di Napoli. Nonostante non sia nato a Napoli, Vitiello ha deciso di vivere e lavorare nella città, scoprendone i segreti e le bellezze. Il suo documentario “Noi non siamo napoletani” è il risultato di questa passione e di questo amore per la città, e offre una prospettiva unica e originale su Napoli e sui suoi abitanti.

La città di Napoli: una realtà complessa e affascinante

La città di Napoli è una realtà complessa e affascinante, ricca di storia, cultura e tradizioni. Da sempre meta di turisti e viaggiatori, Napoli offre una esperienza unica e indimenticabile, con i suoi quartieri storici, le sue strade strette e tortuose, e la sua gente calda e accogliente. Il documentario “Noi non siamo napoletani” esplora questa realtà, offrendo una prospettiva fresca e originale sulla città e sui suoi abitanti.

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Porto di Torre del Greco: degrado e promesse non mantenute

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Porto di Torre del Greco: degrado e promesse non mantenute

Il porto di Torre del Greco è stato al centro di una problematica ambientale che ha sollevato preoccupazioni tra la popolazione locale. Nonostante le ripetute segnalazioni ai pubblici uffici e le denunce presentate all’autorità giudiziaria, la situazione rimane ancora critica. Uno scempio ambientale è visibile all’ingresso della banchina di ponente dell’area portuale, dove una struttura destinata alla raccolta di oli e batterie esausti è diventata una fonte di grave inquinamento.

La situazione attuale

La casetta adibita alla raccolta degli oli e batterie esausti è diventata un punto di grave inquinamento ambientale. La mancanza di manutenzione e di un’adeguata gestione dei rifiuti ha portato a una situazione di degrado che non solo danneggia l’ambiente, ma anche la salute dei cittadini. Le autorità locali sono state informate della situazione, ma finora non sono state adottate misure efficaci per risolvere il problema.

Le cause del degrado

Le cause del degrado ambientale nel porto di Torre del Greco sono molteplici. La mancanza di fondi per la manutenzione e la gestione dei rifiuti è uno dei principali motivi. Inoltre, la scarsa attenzione delle autorità locali e la mancanza di un’adeguata pianificazione urbanistica hanno contribuito a creare una situazione di abbandono e degrado. È fondamentale che le autorità locali prendano misure concrete per risolvere il problema e garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Le possibili soluzioni

Per risolvere il problema del degrado ambientale nel porto di Torre del Greco, sono necessarie misure concrete e Immediate. È fondamentale che le autorità locali investano fondi per la manutenzione e la gestione dei rifiuti, nonché per la pianificazione urbanistica. Inoltre, è importante che la popolazione locale sia coinvolta nel processo di risoluzione del problema, attraverso la promozione di iniziative di sensibilizzazione e di partecipazione. Solo attraverso un’azione congiunta e coordinata sarà possibile risolvere il problema e garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

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