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Cronaca Giudiziaria

Napoli: camorra ricicla in moda e ristoranti, 25 arresti

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Napoli: camorra ricicla in moda e ristoranti, 25 arresti

Napoli è stata al centro di un’operazione congiunta della Guardia di Finanza e dei carabinieri che ha portato all’arresto di 25 persone e al sequestro di beni per oltre 8 milioni di euro. Le attività criminali coinvolte includevano l’investimento in famosi brand di abbigliamento, la vendita di orologi contraffatti, il commercio di alimentari e prodotti informatici, la ristorazione e il trasporto merci, nonché la gestione di una clinica privata per l’autismo.

Il blitz è stato condotto dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale. Le 25 persone sono state arrestate in base a un provvedimento emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, con accuse che vanno dall’associazione per delinquere alla ricettazione, alla detenzione e al porto illegale di armi, alla tentata estorsione e al tentato omicidio aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini hanno smascherato un gruppo imprenditoriale con sede a Napoli che avrebbe riciclato ingenti somme di denaro provenienti da frodi fiscali e reati di contraffazione tramite numerose società in Italia e all’estero. Gli indagati avrebbero usato soggetti prestanome e professionisti compiacenti per nascondere i loro beni e realizzare operazioni di riciclaggio in vari settori economici.

Il gruppo avrebbe anche acquistato il 50% del capitale sociale di una clinica per autistici in provincia di Campobasso, utilizzando quasi 3 milioni di euro di provenienza illecita. I loro investimenti sono stati pubblicizzati sui social media per promuovere l’apertura di nuove attività commerciali e un tenore di vita incompatibile con i redditi dichiarati al fisco.

Tre indagati sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere, nove agli arresti domiciliari e tredici all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono stati anche sequestrati beni per un valore di 8,4 milioni di euro, inclusi disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili.
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