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Cronaca

Napoli, approvato all’unanimità il bilancio 2024 del Teatro San Carlo

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Napoli, approvato all’unanimità il bilancio 2024 del Teatro San Carlo

Il Consiglio di indirizzo del Teatro San Carlo di Napoli ha approvato all’unanimità il Bilancio preventivo 2024.

Alla riunione del Cdi hanno partecipato il presidente della Fondazione e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi; il sovrintendente Stéphane Lissner; i consiglieri Marilù Faraone Mennella, Alessandro Barbano, Riccardo Realfonzo, Mariano Bruno; e il collegio dei revisori dei Conti composto da Carlo Greco, Michela Guarino e Roberto Cappabianca.

Manfredi ha sottolineato “l’importante consenso ottenuto e la solidità del piano finanziario che guiderà le attività della Fondazione nel prossimo anno”.

Il Teatro San Carlo è pronto per la prima delle due serate speciali, con la messa in scena dei Vespri siciliani di Giuseppe Verdi, regia di Emma Dante, dedicata alle vittime innocenti delle mafie nel contesto del progetto “Il Teatro San Carlo per il Sociale: i volti della memoria per un presente di legalità”.

Le recite del 24 e del 31 gennaio includeranno i volti di numerose vittime, “al fine di mantenere vivo il ricordo di chi ha pagato ingiustamente con la vita l’essersi battuto per la legalità o semplicemente per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato”. Saranno presenti in sala numerosi familiari delle vittime della criminalità organizzata.

Lo spettacolo è una coproduzione tra il Lirico di Napoli, il Teatro Real di Madrid, il Comunale di Bologna e il Teatro Massimo di Palermo, dove è andato in scena nel 2022 a trent’anni dalle stragi di mafia del 1992. “La mia messa in scena vuole essere un omaggio e anche una commemorazione delle vittime della mafia”, ricorda Emma Dante.

“L’opera – continua la regista – ha la sua anima, la sua vocazione che è quella di non dimenticare, con una connotazione più contemporanea. Questa commemorazione dei Vespri deve a mio parere unire il Paese, racconta Palermo ma anche l’Italia, perché parla della nostra storia, quella degli italiani tutti.

Per questo motivo durante l’aria di Elena, quella in cui la duchessa chiede al popolo di avere coraggio, la piazza si riempirà dei volti tra gli altri di Falcone, Borsellino, Impastato e contemporaneamente dalla sala caleranno dei gonfaloni con i volti delle vittime innocenti della camorra”.

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Rapina a Fuorigrotta: anziano legato, 2 arresti

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Rapina a Fuorigrotta: anziano legato, 2 arresti

Napoli è stata teatro di un episodio criminale particolarmente odioso, in cui due individui si sono finti corrieri per ingannare e rapinare un anziano professionista nella zona di Fuorigrotta. La vicenda si è svolta il 19 marzo scorso e ha visto i due malviventi mettere in atto un piano studiato nei dettagli per guadagnarsi la fiducia della vittima e accedere alla sua abitazione.

La trappola

Il piano dei rapinatori prevedeva di fingersi corrieri per ottenere l’accesso all’abitazione dell’anziano. Una volta dentro, hanno messo in atto la loro vera intenzione, legando e rapinando la vittima. L’episodio ha sollevato grande allarme e preoccupazione nella comunità locale, che si chiede come sia possibile che simili azioni criminose possano avvenire in pieno giorno e in un’area residenziale.

Gli arresti

Grazie al lavoro tempestivo e accurato dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Napoli Bagnoli, sono stati effettuati due arresti in relazione alla rapina. Gli investigatori hanno seguito una pista precisa e hanno raccolto prove sufficienti per identificare e catturare i responsabili. L’operazione di polizia si è conclusa con successo, restituendo un po’ di serenità alla comunità di Fuorigrotta.

La comunità reagisce

La notizia della rapina e degli arresti ha scosso la comunità di Fuorigrotta, sollevando un dibattito sulla sicurezza pubblica e sull’importanza di una maggiore vigilanza. I residenti sono stati invitati a essere più attenti e a segnalare eventuali comportamenti sospetti alle autorità. La vicenda ha anche messo in luce l’importanza del lavoro svolto dalle forze dell’ordine, che hanno dimostrato efficacia e professionalità nell’individuare e catturare i responsabili del crimine.

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Napoli, sequestrati 150mila prodotti scolastici

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Napoli, sequestrati 150mila prodotti scolastici

Nella città di Napoli, la Guardia di Finanza ha condotto un’operazione su larga scala, con il risultato di sequestrare oltre 150 mila prodotti scolastici contraffatti o non conformi alle norme di sicurezza. Questa operazione è stata particolarmente significativa in quanto molti di questi prodotti erano destinati all’imminente rientro a scuola, mettendo così a rischio la sicurezza degli studenti. Il sequestro è avvenuto in tutta la provincia di Napoli e ha portato alla segnalazione di 27 persone.

Dettagli dell’Operazione

L’operazione della Guardia di Finanza è stata condotta con grande precisione e coordinamento, interessando diverse aree della provincia di Napoli. I prodotti sequestrati includono una vasta gamma di articoli scolastici, come zaini, librerie, cancelleria e molto altro, tutti risultati essere contraffatti o non conformi alle normative di sicurezza vigenti. La Guardia di Finanza ha lavorato a stretto contatto con le autorità locali per identificare e sequestrare questi prodotti, dimostrando un impegno significativo nella lotta alla contraffazione e nella tutela dei consumatori.

I Numeri dell’Operazione

I numeri dell’operazione sono impressionanti: oltre 150 mila prodotti sequestrati e 27 persone segnalate. Questo dimostra la portata del problema della contraffazione nel settore degli articoli scolastici e l’importanza delle azioni di controllo e repressione Condotta dalla Guardia di Finanza. L’operazione è un chiaro messaggio alle organizzazioni criminali che operano nel settore della contraffazione: le autorità italiane sono determinate a contrastare e prevenire tali attività illegali.

Implicazioni e Prospettive

L’operazione di Napoli segna un importante passo avanti nella lotta contro la contraffazione a livello nazionale. La protezione dei consumatori, in particolare dei più giovani, è una priorità per le autorità, e azioni come queste dimostrano l’impegno a garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti disponibili sul mercato. È fondamentale che iniziative del genere continuino ad essere condotte e sostenute, per assicurare un ambiente di consumo più sicuro e tutelato per tutti i cittadini.

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Latitante catturato in albergo Giugliano

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Latitante catturato in albergo Giugliano

La storia di Antonio Palma, un uomo di 38 anni che era stato condannato agli arresti domiciliari, si è conclusa con un finale inaspettato. Dopo aver trascorso diversi giorni in libertà, il latitante è stato finalmente catturato all’alba in un albergo di via Ripuaria a Giugliano, in Campania. La sua fuga spettacolare dalla finestra del bagno della sua abitazione, dove stava scontando la sua pena, aveva lasciato tutti senza fiato.

La cattura del latitante

I carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Giugliano in Campania hanno lavorato instancabilmente per catturare Antonio Palma, che era riuscito a evitare la cattura per diversi giorni. La sua cattura è stata il risultato di un’operazione ben pianificata e condotta con professionalità dai carabinieri.

Il contesto della fuga

La fuga di Antonio Palma aveva creato un grande scalpore nella zona di Giugliano, con molti residenti che si chiedevano come fosse possibile che un uomo condannato agli arresti domiciliari potesse fuggire in modo così spettacolare. La sua cattura ha finalmente messo fine alle speculazioni e ha permesso alle autorità di riportare l’ordine nella zona.

Le indagini e la collaborazione

Le indagini condotte dai carabinieri hanno coinvolto diverse agenzie di sicurezza e hanno richiesto una stretta collaborazione tra le forze dell’ordine. La cattura di Antonio Palma è un esempio di come la collaborazione e la determinazione possano portare a risultati positivi nella lotta contro la criminalità. La sua cattura segna la fine di una vicenda che aveva catturato l’attenzione dei media e del pubblico, e dimostra l’impegno delle autorità nel mantenere la sicurezza e l’ordine nella regione.

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