Politica
Napoli: 50 firmano contratti dopo offerta lavoro Comune
L’assessorato al Lavoro del Comune di Napoli ha dedicato tre giornate all’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, con la partecipazione di circa 850 persone, di cui 50 erano pronte a firmare contratti di assunzione. L’iniziativa ha creato sinergie tra chi cerca lavoro e le Agenzie per il lavoro, facilitando l’incontro tra le risorse umane qualificate o senza esperienza e le opportunità professionali disponibili sul mercato.
L’evento si è svolto presso l’Albergo dei Poveri a fine dicembre e ha registrato una notevole partecipazione, con numerose agenzie per il lavoro e disoccupati provenienti da diverse aree professionali. Durante le giornate, si sono svolti workshop, seminari e presentazioni delle agenzie partecipanti, consentendo ai disoccupati di acquisire informazioni dettagliate sulle opportunità di lavoro disponibili e di comprendere al meglio le esigenze del mercato del lavoro.
Il focus è stato sui settori dell’edilizia, meccanica, servizi alla persona, spettacolo ed eventi e turismo, con una maggior parte di candidature per turismo e servizi alle persone ed alle imprese. La partecipazione è stata variegata in termini di età, con una presenza femminile del 65% e un significativo numero di utenti appartenenti alle categorie protette. Meno del 20% degli utenti è stato risultato percettore di reddito di cittadinanza e i titoli di studio erano distribuiti equamente tra licenza media, diploma superiore e laurea o specializzazione superiore.
Il sindaco Gaetano Manfredi ha sottolineato l’importanza di investire in settori utili per la rinascita della città, mentre l’assessore al Lavoro, Chiara Marciani, ha elogiato l’opportunità offerta dalla iniziativa e si è auspicata che molti altri utenti possano trovare opportunità lavorative concrete in futuro. Ha inoltre espresso la speranza di poter ripetere l’iniziativa nel 2024 per sostenere le persone in cerca di occupazione, valorizzando la collaborazione tra pubblico e privato.
Infine, è stato espresso un ringraziamento speciale agli studenti e ai loro insegnanti dell’Istituto Galiani per aver collaborato all’accoglienza degli utenti durante l’evento.
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Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni
Un Gestore Coraggioso
In un gesto simbolico carico di significato, il Capitano Ultimo, Sergio De Caprio, ha deciso di svelare il suo volto al pubblico per la prima volta dopo 31 anni, durante il lancio della sua candidatura alle elezioni europee nella lista “Fronte della Libertà” di Cateno De Luca.
Un Passo Coraggioso per il Bene Comune
Di fronte a una folla entusiasta al Teatro Quirino di Roma, l’iconico carabiniere antimafia ha rimosso il passamontagna che per anni ha nascosto la sua identità, dando l’avvio ufficiale alla sua campagna elettorale. “Oggi, dopo 31 anni, tolgo la copertura al mio volto, la mia ultima difesa dalla mafia, perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano con lo stesso coraggio, con la stessa umiltà che ho avuto da carabiniere della gente”, ha dichiarato De Caprio.
Un’Alleanza per il Progresso
La sua decisione di mostrare il proprio volto segna un nuovo capitolo nella sua vita, un passo coraggioso che simboleggia la sua determinazione ad impegnarsi in prima fila per il bene comune, non più nascosto dietro un passamontagna ma a viso scoperto, tra la gente.
Un Impegno per un’Europa Diversa
Al fianco di Cateno De Luca e del “Fronte della Libertà”, De Caprio si presenta come un’alternativa alle forze politiche tradizionali, unendosi a coloro che condividono la sua visione di un’Europa “delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano”. Con determinazione, il Capitano Ultimo ha affermato: “Lo faccio e lo farò con Cateno De Luca nel Fronte della Libertà, lontano dai partiti dei padroni di sempre e di tutto, fianco a fianco con la gente per costruire l’Europa delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano per costruire, insieme, l’unica politica possibile, la politica del bene comune. Si, lo faremo insieme e non c’è cosa più grande, per me”.
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Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino
Airoma decide di rimanere Procuratore ad Avellino
Domenico Airoma ha deciso di restare Procuratore a Avellino anziché assumere l’incarico al Csm, nonostante fosse stato preso in considerazione per la posizione di segretario generale del Consiglio superiore della magistratura.
Una scelta confermata dal magistrato
Dopo essere stato valutato positivamente per la sua esperienza e competenza, Airoma ha confermato la sua decisione di continuare il suo lavoro come Procuratore ad Avellino. Questa scelta è stata sorprendente, considerando che era considerato uno dei candidati più qualificati per il ruolo al CSM.
Esperienza e competenza al servizio di Avellino
Airoma ricopre il ruolo di Procuratore ad Avellino da tre anni, mettendo a disposizione della città la sua esperienza e competenza. Nonostante le opportunità offerte a livello nazionale, ha scelto di restare nella sua attuale posizione per continuare a servire la comunità di Avellino.
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Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”
Il Ministro della Giustizia risponde alle dichiarazioni del procuratore di Napoli
In risposta alle dichiarazioni del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affermato: “Il test psico-attitudinale l’ho già sostenuto in passato e per quanto riguarda altri eventuali test, sono pienamente disponibile”.
La posizione del Ministro Nordio sui test per i pubblici ministeri
Nordio ha sottolineato che, riguardo ai test, “la ragione pura” sta nel fatto che “abbiamo accolto le osservazioni delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato che proponevano questa misura, e la ragione pratica risiede nel fatto che le forze dell’ordine sono sottoposte a test attitudinali. Se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria, non vedo perché non dovrebbe essere sottoposto al test attitudinale come lo sono coloro che lavorano sotto di lui”.
La gestione del processo di assunzione dei magistrati
Rispondendo alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Nordio ha chiarito: “Tutto il processo di assunzione dei magistrati sarà gestito dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), senza interferenze governative”.
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