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Cronaca

Malati di tumore in Campania costretti a pagare cure, mancano macchinari negli ospedali.

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Malati di tumore in Campania costretti a pagare cure, mancano macchinari negli ospedali.

Nella provincia di Caserta la situazione sanitaria è critica, con l’impossibilità di svolgere alcuni esami nelle strutture pubbliche a causa di tetti di spesa e liste d’attesa. Questo costringe i malati a pagare ai privati per le prestazioni. La storia di Teresa, una malata di tumore, offre un esempio di come la situazione si traduca nella pratica. Teresa vive in provincia di Caserta e la mancanza di attrezzature nelle strutture pubbliche la costringe a rivolgersi ai privati per molti esami, sostenendo enormi costi finanziari a causa dello smantellamento della sanità pubblica.

La situazione di Teresa può essere considerata emblematica di un fenomeno che riguarda molti malati oncologici nella provincia di Caserta. I fondi previsti per le prestazioni in convenzione vengono erogati mensilmente, generando liste d’attesa e tetti di spesa che rendono difficile ottenere i servizi di cui hanno bisogno. Questo costringe i malati a dover pagare di tasca propria per ricevere cure e controlli.

La situazione di Teresa ha avuto inizio quando le è stato diagnosticato un cancro al seno. Dopo un’operazione riuscita, ha dovuto sottoporsi a controlli e follow-up che le hanno fatto scoprire le difficoltà nel sistema sanitario. I costi e la mancanza di attrezzature nelle strutture pubbliche hanno spinto Teresa a dover sostenere enormi spese per curarsi.

La situazione di Teresa è particolarmente preoccupante perché la provincia di Caserta rientra nell’area della Terra dei Fuochi, con picchi di malattie tumorali al di sopra della media nazionale. Nonostante questo, la sanità pubblica nella zona è assolutamente insufficiente, costringendo i malati ad affrontare enormi costi per le proprie cure.

Il problema della sanità pubblica smantellata riguarda tutto il paese, ma è particolarmente oppressivo nelle zone con condizioni economiche precarie e problemi ambientali. La storia di Teresa è un esempio di come il sistema sanitario non riesca a fornire cure a coloro che ne hanno bisogno, mettendo in pericolo la salute di molte persone vulnerabili.

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Cronaca

Detenuto tenta di evadere dal tribunale di Napoli, fermato dalla Polizia Penitenziaria

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Detenuto tenta di evadere dal tribunale di Napoli, fermato dalla Polizia Penitenziaria

Questa mattina, durante un’udienza presso il Tribunale di Napoli, un detenuto ha tentato di fuggire. Nel tentativo di bloccarlo, alcuni agenti della Polizia Penitenziaria sono rimasti feriti. Continua a leggere.

La tentata fuga

L’incidente si è verificato poco dopo la conclusione dell’udienza. Il detenuto ha approfittato di un momento di confusione per tentare la fuga. Gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno prontamente reagito, ma nella colluttazione alcuni di loro hanno riportato ferite.

Sicurezza nei Tribunali

Questo episodio solleva questioni riguardanti la sicurezza all’interno dei tribunali. È essenziale valutare se le misure attuali siano sufficienti per prevenire simili tentativi di evasione in futuro e garantire l’incolumità del personale addetto alla custodia.

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Tre giovani feriti e un diciassettenne arrestato: sospesa la licenza a un locale di Salerno

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Tre giovani feriti e un diciassettenne arrestato: sospesa la licenza a un locale di Salerno

Sospesa la licenza per un locale di Salerno dove, sabato scorso, tre giovani sono rimasti feriti in una rissa, che ha portato anche all’arresto di un 17enne. Gli accadimenti hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e gestione dei locali notturni nella zona. Ulteriori dettagli sull’incidente sono ancora in fase di accertamento da parte delle autorità locali.

Gli avvenimenti della rissa

La rissa è scoppiata in tarda serata, coinvolgendo diversi giovani presenti nel locale. Testimoni affermano che la situazione è degenerata rapidamente, obbligando l’intervento delle forze dell’ordine. Durante la colluttazione, tre ragazzi sono rimasti feriti, e uno di loro ha riportato lesioni gravi. La rapidità con cui si è svolto l’incidente ha reso difficile per il personale del locale intervenire tempestivamente. Il 17enne coinvolto è stato arrestato poco dopo l’arrivo della polizia, che sta continuando le indagini per capire come siano andate esattamente le cose.

Provvedimenti delle autorità

In seguito all’accaduto, le autorità hanno deciso di sospendere temporaneamente la licenza del locale, in attesa di ulteriori verifiche e di una revisione delle misure di sicurezza interne. Questo provvedimento mira a prevenire il ripetersi di episodi simili in futuro e a garantire un ambiente sicuro per tutti i frequentatori. La comunità locale è rimasta scioccata dall’accaduto e si attende una risposta decisa per migliorare la sicurezza nei luoghi pubblici.

Per maggiori dettagli sulla vicenda, è possibile visitare il seguente link: Continua a leggere.

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Biagio e Domenico Santoriello, fratelli di 14 e 16 anni, scomparsi da 48 ore: preoccupazione a Casoria

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Biagio e Domenico Santoriello, fratelli di 14 e 16 anni, scomparsi da 48 ore: preoccupazione a Casoria

I due fratelli sono scomparsi a Casoria, nella provincia di Napoli, nella giornata di mercoledì 18 settembre; tanti gli appelli diffusi sui social per ritrovarli.

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Dettagli della Scomparsa

Biagio e Domenico Santoriello, rispettivamente di 14 e 16 anni, sono scomparsi da Casoria, un comune situato nella provincia di Napoli, il giorno 18 settembre. La loro sparizione ha generato un’ondata di preoccupazione nella comunità locale e un massiccio movimento sui social media per rintracciarli.

Gli appelli per trovare i due fratelli sono state condivise ampiamente, ma finora non hanno dato risultati. Le forze dell’ordine stanno continuando le ricerche e chiedono la collaborazione di chiunque possa fornire informazioni utili.

Reazioni e Speranze della Comunità

La comunità di Casoria è in stato di ansia e trepidazione. Molti conoscenti dei giovani si sono uniti agli sforzi delle autorità per cercare i fratelli, affiggendo volantini e facendo il giro sui social media con l’hashtag #TroviamoBiagioEDomenico.

Le operazioni di ricerca coinvolgono non solo la cittadinanza ma anche gruppi di volontari che stanno battendo palmo a palmo le zone circostanti. Le famiglie vivono nell’attesa di un segnale rassicurante, sperando di poter riabbracciare presto i loro cari scomparsi.

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