Cronaca Giudiziaria
Impagnatiello: desidero non svegliarmi al mattino
Durante la prima udienza del processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, incinta del loro figlio Thiago, Alessandro Impagnatiello ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee in cui ha ammesso di aver distrutto la vita di Giulia e del bambino. Si è presentato in aula con un aspetto trasandato e ha mostrato segni evidenti di agitazione, asciugandosi le lacrime dal viso con un fazzoletto bianco.
L’imputato ha chiesto perdono a Giulia e ha espresso il suo dispiacere per la situazione in cui si trova, dichiarando di sperare di non svegliarsi più al mattino. Durante le dichiarazioni, ha evidenziato la sua disumanità e ha riconosciuto di essere completamente perso.
La Corte d’assise di Milano ha rifiutato la possibilità di riprese audio-visive del processo, consentendole solo alla lettura della sentenza. I familiari di Giulia Tramontano sono stati ammessi come parti civili, mentre le richieste del Comune di Senago, dell’associazione Penelope e della fondazione Polis sono state respinte.
Il pm di Milano ha accusato Impagnatiello di aver avvelenato Giulia per mesi prima del suo omicidio, e la Corte ha ammesso tutte le prove e i testi richiesti dalle parti coinvolte nel processo. Le udienze successive sono state fissate per il 7 e il 21 marzo, con l’interrogatorio di Loredana e Chiara Tramontano, la madre e la sorella della vittima, e della giovane amante dell’imputato.
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