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Cronaca

I suoi organi donati salveranno tre vite in Sicilia, Lazio e Puglia

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I suoi organi donati salveranno tre vite in Sicilia, Lazio e Puglia
L'ambulanza che trasporterà il cuore del giovane a Bari

L’ambulanza che trasporterà il cuore del giovane a Bari

Gli organi di Adam Jendoubi, l’attore napoletano di origini tunisine e polacche morto dopo 9 giorni di ricovero nell’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia, salveranno tre persone: il cuore è stato assegnato al Policlinico di Bari, i polmoni alla Sicilia e il fegato all’Umberto I di Roma. Le cornee sono state già prelevate dagli oculisti dell’ospedale stabiese, diretti dal dottor Marco Verolino; saranno consegnate alla Banca Regionale della Campania. Lo apprende Fanpage.it da fonti sanitarie. Il 23enne, come aveva raccontato il fratello Habib in una storia su Instagram, aveva già espresso l’intenzione di donare gli organi nel caso gli fosse successo qualcosa e la famiglia dopo il decesso ha deciso di rispettare le sue volontà.

Il ragazzo era noto al grande pubblico per aver partecipato ai video del cantante Liberato e al film “La paranza dei bambini”; dopo le esperienze attoriali aveva iniziato a studiare regia e recitazione e, parallelamente, lavorava come modello per diversi marchi di prestigio. Era stato soccorso in stato di incoscienza a Castellammare di Stabia (Napoli) alle prime ore del 1 gennaio, in arresto cardiaco, ed era stato trasportato in condizioni critiche all’ospedale “San Leonardo”, dove è rimasto ricoverato in coma. Durante i 9 giorni in Rianimazione si è determinato un danno cerebrale irreversibile, l’accertamento della morte cerebrale si è concluso ieri, 10 gennaio, alle 15.20.

Dopo il placet dei genitori, e il nulla osta della Procura di Torre Annunziata, il coordinatore locale e l’equipe di Rianimazione e blocco operatorio (diretta dalla dottoressa Maria José Sucre) hanno avviato le procedure d’ufficio; gli interventi per i prelievi sono partiti questa mattina, 11 gennaio, col coordinamento del Centro Regionale (diretto dal dottor Antonio Corcione) e Nazionale Trapianti, eseguiti dalle equipe chirurgiche delle strutture di destinazione, accolte dal coordinatore locale e dallo staff di anestesia e rianimazione del San Leonardo. La direzione strategica dell’Asl Napoli 3 Sud, col direttore generale Giuseppe Russo, ha espresso vicinanza alla famiglia del ragazzo, sottolineando che “La donazione degli organi è una atto di grande nobiltà d’animo“. La data dei funerali di Adam Jendoubi non è stata ancora fissata.

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Sovraffollamento record nelle carceri campane: 7.600 detenuti

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Sovraffollamento record nelle carceri campane: 7.600 detenuti

Il sistema penitenziario in Campania sta affrontando una crisi senza precedenti. Con un numero di detenuti che supera di gran lunga la capacità delle carceri, la regione si trova ad affrontare un problema di sovraffollamento che sembra non avere fine. Secondo i dati più recenti, le carceri campane hanno una capacità di 5.497 posti, ma sono attualmente occupate da quasi 7.600 persone.

Sovraffollamento nelle carceri campane

Il tasso di sovraffollamento nelle carceri della regione è particolarmente allarmante, superando la media nazionale. Questo fenomeno non solo rappresenta un problema per la gestione delle carceri, ma anche una violazione dei diritti umani dei detenuti, che sono costretti a vivere in condizioni che non rispettano gli standard minimi di dignità e sicurezza.

Impatto sulla sicurezza e sulla dignità dei detenuti

La situazione di sovraffollamento ha un impatto diretto sulla sicurezza e sulla dignità dei detenuti. Le condizioni di vita all’interno delle carceri sono estremamente difficili, con spazi angusti e insufficienti risorse. Questo può portare a un aumento del rischio di violenze, malattie e altri problemi di salute, nonché a una diminuzione della possibilità di riabilitazione e reinserimento nella società una volta scontata la pena.

Ricerca di soluzioni

È fondamentale che le autorità competenti trovino soluzioni efficaci per risolvere il problema del sovraffollamento nelle carceri campane. Ciò potrebbe includere l’apertura di nuove strutture penitenziarie, l’ampliamento di quelle esistenti, nonché l’implementazione di programmi di riabilitazione e alternative alla detenzione. Il garante regionale per i detenuti, Samuele Ciambriello, sta lavorando per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla gravità della situazione, al fine di individuare soluzioni che possano migliorare le condizioni di vita all’interno delle carceri e garantire i diritti dei detenuti.

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Chiaia: autorimessa abusiva sequestrata dalla Polizia

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Chiaia: autorimessa abusiva sequestrata dalla Polizia

La città di Napoli è stata teatro di un’operazione di controllo da parte della Polizia Locale, che ha portato alla scoperta di un’attività abusiva in un quartiere molto frequentato. L’Unità operativa investigativa, ambientale, emergenze sociali e minori della Polizia Locale di Napoli ha infatti fatto scattare i controlli dopo un esposto riguardante una presunta autorimessa nel quartiere Chiaia. I risultati dell’indagine hanno rivelato che l’autorimessa in questione, sita in via Serapide, non disponeva delle necessarie autorizzazioni per operare, configurandosi quindi come un’attività abusiva.

Il contesto dell’operazione

L’operazione di controllo è stata condotta dopo la ricezione di un esposto che segnalava l’attività sospetta. La Polizia Locale di Napoli ha quindi avviato un’indagine approfondita per verificare la legittimità dell’attività in questione. La scoperta dell’assenza di autorizzazioni ha confermato i sospetti iniziali, portando alla constatazione che l’autorimessa stava operando in maniera abusiva.

Le conseguenze dell’attività abusiva

L’assenza di autorizzazioni per l’esercizio di un’attività commerciale come un’autorimessa può avere serie conseguenze, sia in termini di sicurezza pubblica che di impatto ambientale. La mancanza di controlli e di norme adeguate può portare a situazioni di pericolo per la salute e l’incolumità dei cittadini, oltre a configurare un’illegalità che può danneggiare l’economia locale legale.

La risposta della Polizia Locale

La Polizia Locale di Napoli ha dimostrato una grande efficienza e prontezza nell’intervenire contro l’attività abusiva. L’azione di controllo e la successiva scoperta dell’assenza di autorizzazioni sono il risultato di un lavoro di indagine accurato e professionale. L’intervento tempestivoagainst l’attività abusiva è fondamentale per prevenire ulteriori violazioni e per garantire il rispetto delle norme e delle leggi vigenti, tutelando così la comunità e l’ambiente.

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Ceneri di Emilio Fede a Mirabella Eclano, accanto a Diana

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Ceneri di Emilio Fede a Mirabella Eclano, accanto a Diana

Il giornalismo italiano ha perso una figura leggendaria: Emilio Fede, uno dei volti più noti e rispettati della televisione italiana, è scomparso all’età di 94 anni. La notizia della sua morte ha scosso il mondo del giornalismo e dei media, dove Fede era conosciuto per la sua lunga e prestigiosa carriera. Le ceneri di Emilio Fede saranno trasferite a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, dove troveranno dimora nella cappella della famiglia De Feo, la stessa che custodisce le spoglie della moglie Diana, scomparsa nel 2021.

Biografia e carriera

La carriera di Emilio Fede è stata lunga e variegata, con un’impronta indelebile nel giornalismo italiano. Ha lavorato per diverse testate e network televisivi, diventando un volto noto e rispettato per la sua professionalità e la sua capacità di raccontare le storie più importanti del nostro tempo.

L’eredità di Emilio Fede

L’eredità di Emilio Fede sarà senza dubbio sentita nel mondo del giornalismo, dove ha lasciato un’impronta duratura. La sua capacitò di raccontare le storie con passione e professionalità ha ispirato molte generazioni di giornalisti e sarà ricordata per molti anni a venire.

L’ultimo saluto

Domani, le ceneri di Emilio Fede saranno trasferite a Mirabella Eclano, dove sarà reso l’ultimo saluto a questo grande uomo del giornalismo. La cappella della famiglia De Feo sarà il luogo dove le ceneri di Fede troveranno dimora, accanto a quelle della moglie Diana. Sarà un momento di commozione e di ricordo per tutti coloro che hanno conosciuto e ammirato Emilio Fede durante la sua lunga e prestigiosa carriera.

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