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Cronaca

Giovanna Pedretti, vittima della gogna mediatica come mia figlia: una tragedia insopportabile

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Giovanna Pedretti, vittima della gogna mediatica come mia figlia: una tragedia insopportabile

Il suicidio di Tiziana Cantone

In un post sui social, Maria Teresa Giglio, la madre di Tiziana Cantone, ha paragonato la tragedia di Giovanna Pedretti, ristoratrice di Lodi, con quella della figlia. Ha denunciato la gogna mediatica che ha travolto entrambe le donne, chiedendo una riflessione prima di giudicare le persone solo sulla base di giudizi e opinioni inventate.

Ha espresso sdegno per come casi umani tragici, come quelli di Tiziana Cantone e Giovanna Pedretti, siano stati strumentalizzati a fini mediatici, definendo inaccettabile il livello della gogna mediatica. Maria Teresa Giglio ha anche criticato coloro che, nonostante le morti delle due donne, continuano a giudicare senza conoscere davvero la verità.

Il caso di Tiziana Cantone venne definitivamente archiviato come suicidio dalla Procura di Napoli Nord, mentre la Procura di Lodi indaga sul suicidio di Giovanna Pedretti. Maria Teresa Giglio ha espresso la speranza che la politica si muova per regolamentare i social, che considera una giungla nella quale vittime presunte vengono calunniate, offendute e stalkerizzate.

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La strumentalizzazione di casi umani tragici ha raggiunto livelli vomitevoli e inaccettabili.

Solo pochi giorni fa, il caso di Tiziana Cantone venne definitivamente archiviato come suicidio dalla Procura di Napoli Nord, non essendo emersi elementi per sostenere altre ipotesi. La Procura di Lodi, invece, indaga sul suicidio di Giovanna Pedretti: un fascicolo è già stato aperto pochi giorni fa, anche se al momento contro ignoti. “Spero che la politica si muova finalmente per regolamentare i social”, ha aggiunto ancora Maria Teresa Giglio, “diventati una giungla in cui i codardi con profili fake calunniano, offendono, stalkerizzano, minacciano e sparano sentenze sulla vittima presa di mira”.

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