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Cronaca

Giovanna Pedretti, vittima della gogna mediatica come mia figlia: una tragedia insopportabile

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Giovanna Pedretti, vittima della gogna mediatica come mia figlia: una tragedia insopportabile

Il suicidio di Tiziana Cantone

In un post sui social, Maria Teresa Giglio, la madre di Tiziana Cantone, ha paragonato la tragedia di Giovanna Pedretti, ristoratrice di Lodi, con quella della figlia. Ha denunciato la gogna mediatica che ha travolto entrambe le donne, chiedendo una riflessione prima di giudicare le persone solo sulla base di giudizi e opinioni inventate.

Ha espresso sdegno per come casi umani tragici, come quelli di Tiziana Cantone e Giovanna Pedretti, siano stati strumentalizzati a fini mediatici, definendo inaccettabile il livello della gogna mediatica. Maria Teresa Giglio ha anche criticato coloro che, nonostante le morti delle due donne, continuano a giudicare senza conoscere davvero la verità.

Il caso di Tiziana Cantone venne definitivamente archiviato come suicidio dalla Procura di Napoli Nord, mentre la Procura di Lodi indaga sul suicidio di Giovanna Pedretti. Maria Teresa Giglio ha espresso la speranza che la politica si muova per regolamentare i social, che considera una giungla nella quale vittime presunte vengono calunniate, offendute e stalkerizzate.

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La strumentalizzazione di casi umani tragici ha raggiunto livelli vomitevoli e inaccettabili.

Solo pochi giorni fa, il caso di Tiziana Cantone venne definitivamente archiviato come suicidio dalla Procura di Napoli Nord, non essendo emersi elementi per sostenere altre ipotesi. La Procura di Lodi, invece, indaga sul suicidio di Giovanna Pedretti: un fascicolo è già stato aperto pochi giorni fa, anche se al momento contro ignoti. “Spero che la politica si muova finalmente per regolamentare i social”, ha aggiunto ancora Maria Teresa Giglio, “diventati una giungla in cui i codardi con profili fake calunniano, offendono, stalkerizzano, minacciano e sparano sentenze sulla vittima presa di mira”.

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Cronaca

Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

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Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

Ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, alias "’o Profeta", e per Gennaro D’Antuono: avrebbero ucciso Tommaso Covito a Santa Maria la Carità (Napoli). Continua a leggere

L’arresto dei due boss

Le autorità hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, noto con il soprannome "’o Profeta", e Gennaro D’Antuono. I due sono ritenuti responsabili dell’omicidio di Tommaso Covito, avvenuto a Santa Maria la Carità, nella provincia di Napoli. L’operazione ha segnato un importante passo nella lotta contro la camorra, mettendo fuori gioco due figure di rilievo del clan dei Cesarano.

Omicidio di Tommaso Covito

Tommaso Covito è stato brutalmente assassinato in quello che sembra essere stato un agguato orchestrato con precisione. Luigi Di Martino e Gennaro D’Antuono sono sospettati di aver organizzato e messo in atto l’omicidio. Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato alla luce elementi tali da giustificare la misura della custodia cautelare per entrambi gli imputati, segnando un colpo significativo alle operazioni illegali del clan.

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Cronaca

Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

Un uomo è stato fermato a Salerno per violenza sessuale e rapina. Prima ha molestato una donna su un autobus, poi ha tentato di rubarle un bracciale e infine si è scagliato contro gli agenti di polizia.

L’incidente sull’autobus

Gli eventi si sono svolti quando l’uomo ha molestato una donna su un autobus pubblico. La situazione ha generato panico tra i passeggeri e chiamate alle forze dell’ordine, che sono intervenute rapidamente per risolvere la questione.

L’arresto

Quando gli agenti sono arrivati sul luogo, l’uomo ha cercato di difendersi aggredendoli. Dopo una breve colluttazione, la polizia è riuscita a fermarlo. Ora l’uomo deve rispondere delle accuse di violenza sessuale e rapina.

Per ulteriori dettagli sulla vicenda, è possibile consultare l’articolo completo al seguente link: Continua a leggere

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Cronaca

Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

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Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

È ricoverata nella Rianimazione dell'”Ospedale del Mare” la 30enne gravemente ferita ieri ai Quartieri Spagnoli; le sue condizioni restano gravissime.

Condizioni critiche della paziente

La giovane donna, colpita in modo accidentale da un vaso caduto da un balcone, si trova in condizioni critiche. I medici dell’Ospedale del Mare stanno monitorando costantemente i parametri vitali della paziente, ma le previsioni restano riservate.

Investigazioni in corso

La Polizia sta portando avanti le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno interrogando i residenti del quartiere e raccogliendo testimonianze per determinare come sia potuto accadere un evento così tragico.

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