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Cronaca

Detenuti di Secondigliano: emozioni e paure diventano un corto

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Detenuti di Secondigliano: emozioni e paure diventano un corto

Il cortometraggio animato “Ofaria” è stato creato trasformando oltre 3000 disegni realizzati da 12 detenuti del carcere di Secondigliano. Questi disegni rappresentano le emozioni e le paure dei giovani detenuti, che hanno partecipato a un progetto organizzato dalla direzione del carcere in collaborazione con Art33, un cultural hub di Napoli Est.

Il progetto ha fornito ai detenuti, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, un’occasione di espressione di sé e della propria creatività. È stato suddiviso in due moduli: uno di disegno e street art e uno di illustrazione e animazione. Gli artisti coinvolti nel progetto hanno lavorato con i detenuti per trasformare i loro disegni in un cortometraggio animato.

I detenuti hanno prodotto 3086 disegni durante otto incontri, i quali hanno dato vita al cortometraggio “Ofaria”, che sarà proiettato per la prima volta il venerdì 19 gennaio all’interno della casa circondariale alla presenza dei detenuti e dei familiari.

Il progetto “Ofaria” è un esempio di come l’arte e la creatività possano rappresentare una forma di riscatto per le persone che hanno commesso reati. I disegni dei detenuti raccontano storie di vita, emozioni e paure, trasformate in un’opera d’arte condivisibile con gli altri. Il cortometraggio “Ofaria” rappresenta la possibilità di costruire qualcosa di bello partendo da esperienze difficili, offrendo un messaggio di speranza.

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