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Cronaca

Crimine passionale: uomo uccide la compagna e incendia la casa

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Crimine passionale: uomo uccide la compagna e incendia la casa

Andrea Napolitano, 40 anni, si è suicidato oggi nel carcere di Poggioreale, dove era stato condannato all’ergastolo per aver ucciso la sua compagna Ylenia Lombardo, 33enne di San Paolo Belsito, in provincia di Napoli. La ragazza fu lasciata senza vita dal 40enne, che cercava una carta prepagata con 15mila euro e poi diede fuoco all’appartamento. Al momento del delitto, Napolitano era seguito presso il centro di igiene mentale.

Dopo il suicidio del detenuto, il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, ha espresso preoccupazione per la mancanza di adeguata assistenza psicologica e psichiatrica in carcere. Ha sottolineato come sia necessario non solo la presenza di psichiatri, ma anche di psicologi, infermieri, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori e altre figure professionali per curare la malattia mentale, sia dentro che fuori il carcere.

Ciambriello ha fatto appello affinché venga istituita una Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale in carcere, simile a quella presente al di fuori della struttura penitenziaria, al fine di fornire un adeguato supporto alle persone con sofferenza psichica che si trovano in detenzione.

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Omicidio di Santo Romano, minacce all’avvocato del 17enne indagato: sporta denuncia

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Omicidio di Santo Romano, minacce all’avvocato del 17enne indagato: sporta denuncia

L’avvocato del 17enne ha presentato denuncia alla Polizia. In corso indagini delle forze dell’ordine.

Ha denunciato di essere stato minacciato l’avvocato Luca Raviele, che difende il 17enne reo confesso per l’omicidio di Santo Romano, il calciatore di 19 anni ucciso con un colpo di pistola al petto nella notte tra il 1 e 2 novembre scorsi a San Sebastiano al Vesuvio. Il legale, che nelle scorse ore aveva rilasciato dichiarazioni sulla vicenda, riportando la versione della difesa, ha dichiarato di aver presentato una denuncia presso il posto di polizia del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, dopo aver ricevuto gravi minacce che lo avrebbero molto scosso. Sulla vicenda sarebbero in corso le indagini delle forze dell’ordine.

Minacce all’avvocato del 17enne indagato

Al momento non si conosce l’entità delle minacce. L’avvocato nel pomeriggio aveva affermato che Santo, dopo il litigio, avrebbe lanciato una pietra nei confronti del 17enne. Quest’ultimo, che, secondo la versione della difesa, stava andando via, sarebbe stato accerchiato e aggredito mentre era in auto e avrebbe poi sparato senza guardare. Diversa la versione degli amici di Santo, che invece sostengono che non ci sia stato alcun lancio di pietre da parte del 19enne né altre aggressioni. Solo il prosieguo delle indagini potrà chiarire cosa sia effettivamente avvenuto quella tragica notte, nella quale un ragazzo di 19 anni ha perso la vita per un motivo futile e assurdo come una scarpa sporcata.

Oggi i funerali di Santo Romano

I funerali di Santo Romano si…

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Sposi scomparsi a Cesa a Chi l’ha visto? Lui: “Non avevamo fatto il viaggio di nozze, lei era triste”

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Sposi scomparsi a Cesa a Chi l’ha visto? Lui: “Non avevamo fatto il viaggio di nozze, lei era triste”

I due sposi scomparsi da Cesa per 5 giorni a Chi l’ha visto? Lei: “Non sapevo nulla”. Il marito: “Volevo regalarle una lunga passeggiata. Chiedo scusa”

I due sposi scomparsi da Cesa a Chi l’ha visto? su Rai Tre

“Abbiamo fatto un matrimonio organizzato in brevissimo tempo e non abbiamo fatto il viaggio di nozze. Lei era triste. Tornavamo dopo il matrimonio a una vita normale come se non fosse successo nulla. Io ho pensato, senza organizzarmi, di farle fare una passeggiata lunga, di farle vedere Milano che lei non conosceva. Voglio chiedere scusa a tutti per la preoccupazione che ho potuto dare. Volevo solo far vivere una gioia a mia moglie”. Spiega così Pietro, ai microfoni di Chi l’ha visto? su Rai Tre il motivo della scomparsa da Cesa, in provincia di Caserta, per 5 giorni, la scorsa settimana. Un’assenza legata al desiderio di avere un viaggio di nozze, come tutte le famiglie normali, della quale, però, la moglie Maria non sapeva nulla, essendo convinta che i familiari fossero al corrente.

La storia dei due novelli sposi, Pietro e Maria, spariti nel nulla a 4 giorni dal matrimonio e poi ricomparsi dopo 5 giorni, ha tenuto col fiato sospeso tutta l’Italia. Dopo la denuncia di scomparsa fatta dai familiari, si sono moltiplicati gli appelli per ritrovarli, rilanciati da rappresentanti istituzionali, come i sindaci di Frattamaggiore e Cesa, e da personaggi pubblici come don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano. I due sposini erano convolati a nozze venerdì 25 ottobre scorso. Il martedì successivo,…

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A 108 anni si rompe il femore e si opera: intervento riuscito, l’uomo torna a camminare

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A 108 anni si rompe il femore e si opera: intervento riuscito, l’uomo torna a camminare

L’intervento è stato effettuato con successo all’ospedale San Pio di Benevento. L’anziano, operato al femore, il giorno dopo è tornato in piedi.

Immagine di repertorio

La rottura del femore, soprattutto a un’età avanzata, può comportare complicazioni gravi e, in alcuni casi, può portare anche alla morte in soggetti particolarmente anziani e fragili. Una storia a lieto fine arriva da Benevento, dove un uomo 108 anni si è rotto il femore, è stato operato ed è tornato a camminare in tempi record. L’intervento è stato effettuato con successo nel reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale San Pio, a Benevento appunto: il giorno seguente, l’uomo ultracentenario era già in piedi.

“Gli interventi chirurgici che interessano persone ultracentenarie sono decisamente pochi” ha dichiarato il dottor Luigi Matera, direttore dell’Ortopedia e Traumatologia del nosocomio sannita. “La sinergia e la multidisciplinarietà che caratterizzano il personale sanitario del San Pio sono fondamentali” ha aggiunto Matera, con particolare riferimento alla collaborazione con il reparto di Anestesia e Rianimazione, diretto dal dottor Vincenzo Colella.

Un plauso al lavoro dei medici del San Pio è arrivato anche dalla direttrice generale dell’ospedale di Benevento, Maria Morgante, che ha detto: “Ringrazio i medici ed il personale sanitario per il costante impegno e abbraccio virtualmente il nonnino di 108 anni che si è affidato alle nostre cure”.

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