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Convocazione del Consiglio regionale della Campania per il 15 gennaio

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Convocazione del Consiglio regionale della Campania per il 15 gennaio

Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Gennaro Oliviero, terrà una riunione il 15 gennaio 2024 dalle 15:00 alle 19:00 per esaminare la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale n. 203 dell’8 gennaio 2024, che riguarda il Bilancio di previsione finanziario del Consiglio regionale della Campania per il triennio 2024-2026. Inoltre, saranno esaminate una proposta integrativa al Consiglio relativa all’esercizio dei servizi autorizzati di linea con autobus, senza oneri a carico della Regione e degli enti locali, nonché diverse Mozioni riguardanti temi di interesse regionale.

Fra le Mozioni all’ordine del giorno ci sono iniziative relative al contrasto alla denatalità, la salvaguardia del territorio nazionale, la tutela dei diritti del minore figlio di una coppia omogenitoriale, attività otorino sul territorio di Caserta, mammografia con mezzo di contrasto, l’accesso all’agevolazione tariffaria per il trasporto casa/scuola per gli studenti residenti in Campania, l’indennità di malattia della Gente di Mare, l’incentivazione agli agricoltori per la coltivazione di piante di interesse apistico, la valorizzazione del personale delle Cooperative sociali impiegato presso i servizi esternalizzati delle ASL campane, la situazione dei lavoratori del Terzo settore impiegati nelle strutture sanitarie dell’Azienda sanitaria locale Napoli 1, i licenziamenti dei lavoratori terzo settore impiegati presso l’Asl Na 1 e l’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) per il 118.

Inoltre, saranno esaminate la Proposta di legge “Torno in Campania” e le Nomine del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Avellino e del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Caserta.
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Politica

Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni

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Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni

Un Gestore Coraggioso

In un gesto simbolico carico di significato, il Capitano Ultimo, Sergio De Caprio, ha deciso di svelare il suo volto al pubblico per la prima volta dopo 31 anni, durante il lancio della sua candidatura alle elezioni europee nella lista “Fronte della Libertà” di Cateno De Luca.

Un Passo Coraggioso per il Bene Comune

Di fronte a una folla entusiasta al Teatro Quirino di Roma, l’iconico carabiniere antimafia ha rimosso il passamontagna che per anni ha nascosto la sua identità, dando l’avvio ufficiale alla sua campagna elettorale. “Oggi, dopo 31 anni, tolgo la copertura al mio volto, la mia ultima difesa dalla mafia, perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano con lo stesso coraggio, con la stessa umiltà che ho avuto da carabiniere della gente”, ha dichiarato De Caprio.

Un’Alleanza per il Progresso

La sua decisione di mostrare il proprio volto segna un nuovo capitolo nella sua vita, un passo coraggioso che simboleggia la sua determinazione ad impegnarsi in prima fila per il bene comune, non più nascosto dietro un passamontagna ma a viso scoperto, tra la gente.

Un Impegno per un’Europa Diversa

Al fianco di Cateno De Luca e del “Fronte della Libertà”, De Caprio si presenta come un’alternativa alle forze politiche tradizionali, unendosi a coloro che condividono la sua visione di un’Europa “delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano”. Con determinazione, il Capitano Ultimo ha affermato: “Lo faccio e lo farò con Cateno De Luca nel Fronte della Libertà, lontano dai partiti dei padroni di sempre e di tutto, fianco a fianco con la gente per costruire l’Europa delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano per costruire, insieme, l’unica politica possibile, la politica del bene comune. Si, lo faremo insieme e non c’è cosa più grande, per me”.

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Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino

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Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino

Airoma decide di rimanere Procuratore ad Avellino

Domenico Airoma ha deciso di restare Procuratore a Avellino anziché assumere l’incarico al Csm, nonostante fosse stato preso in considerazione per la posizione di segretario generale del Consiglio superiore della magistratura.

Una scelta confermata dal magistrato

Dopo essere stato valutato positivamente per la sua esperienza e competenza, Airoma ha confermato la sua decisione di continuare il suo lavoro come Procuratore ad Avellino. Questa scelta è stata sorprendente, considerando che era considerato uno dei candidati più qualificati per il ruolo al CSM.

Esperienza e competenza al servizio di Avellino

Airoma ricopre il ruolo di Procuratore ad Avellino da tre anni, mettendo a disposizione della città la sua esperienza e competenza. Nonostante le opportunità offerte a livello nazionale, ha scelto di restare nella sua attuale posizione per continuare a servire la comunità di Avellino.

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Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”

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Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”

Il Ministro della Giustizia risponde alle dichiarazioni del procuratore di Napoli

In risposta alle dichiarazioni del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affermato: “Il test psico-attitudinale l’ho già sostenuto in passato e per quanto riguarda altri eventuali test, sono pienamente disponibile”.

La posizione del Ministro Nordio sui test per i pubblici ministeri

Nordio ha sottolineato che, riguardo ai test, “la ragione pura” sta nel fatto che “abbiamo accolto le osservazioni delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato che proponevano questa misura, e la ragione pratica risiede nel fatto che le forze dell’ordine sono sottoposte a test attitudinali. Se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria, non vedo perché non dovrebbe essere sottoposto al test attitudinale come lo sono coloro che lavorano sotto di lui”.

La gestione del processo di assunzione dei magistrati

Rispondendo alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Nordio ha chiarito: “Tutto il processo di assunzione dei magistrati sarà gestito dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), senza interferenze governative”.

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