Cronaca Giudiziaria
Clan Amato Pagano: 160 anni di prigione per tutte le condanne
Ventiquattro imputati del clan Amato Pagano sono stati condannati complessivamente a oltre 160 anni di carcere a seguito del blitz del 2021. L’indagine che ha portato all’arresto dei membri del clan ha confermato Marco Liguori come il nuovo capo emergente del clan Amato-Pagano. Tra gli arrestati figurava anche Antonio Papa, ex presidente dell’Aicast, sospettato di partecipare direttamente alle attività criminali del clan.
La sede dell’Aicast era utilizzata per le riunioni del clan e gli incontri con le vittime delle estorsioni. Nel marzo 2020, Papa aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine a causa dei numerosi furti che stavano colpendo i negozi nella zona semi deserta di Melito a causa dei contagi.
L’indagine ha rivelato l’esistenza di una forma innovativa di estorsione, affiancata da quella tradizionale con l’imposizione di tre rate annuali e l’acquisto obbligatorio di gadget natalizi. Gli inquirenti stimavano che circa 500 individui fossero vittime del clan, il quale è tornato a crescere grazie a un sistema criminale che ha coinvolto uomini in divisa, imprenditori e rappresentanti dei commercianti.
Il processo di secondo grado si è concluso con la sentenza della Corte d’appello di Napoli, emettendo condanne per i ventiquattro imputati. La lista delle condanne include vari anni di carcere per ciascun imputato, confermando anche Marco Liguori come il nuovo boss del clan Amato-Pagano. Secondo gli inquirenti, circa 500 soggetti sarebbero stati vittime del clan.
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