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Cronaca

Arrestato uno dei rapinatori delle poste ad Arenaccia, Napoli

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Arrestato uno dei rapinatori delle poste ad Arenaccia, Napoli

La Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 48 anni, di origini napoletane, sospettato di essere uno dei responsabili di una rapina aggravata avvenuta in collaborazione con altri complici.

L’episodio si è verificato il pomeriggio del 12 gennaio, quando l’uomo e due complici, ancora non identificati, travisati e armati di pistola, hanno aggredito un Ufficio Postale nella zona dell’Arenaccia, minacciando dipendenti e clienti e portando via denaro contante.

L’operazione di individuazione del sospettato è stata possibile grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati da parte della Squadra Mobile di Napoli, che ha identificato l’uomo attraverso i filmati dell’Ufficio Postale.

L’arrestato, già noto alle autorità per precedenti specifici, era in quel momento sottoposto a misure alternative alla detenzione.

Dopo essere stato rintracciato in strada, è stato condotto presso gli uffici della Questura locale per le procedure di rito e successivamente associato alla Casa Circondariale di Poggioreale.

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Incidente stradale a Marcianise: l’auto si ribalta, morto un giovane di 31 anni

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Incidente stradale a Marcianise: l’auto si ribalta, morto un giovane di 31 anni

Via Luigi Fuccia a Marcianise (Caserta) auto fuori strada si ribalta: morto il conducente, un trentunenne della zona.

Drammatico incidente stradale, nel primo pomeriggio di sabato 23 novembre, poco dopo mezzogiorno.  Una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta e precisamente del distaccamento di Marcianise è intervenuta in via Luigi Fuccia per un incidente stradale con solo un’autovettura coinvolta.

Al loro arrivo sul posto i Vigili del Fuoco hanno trovato il veicolo ribaltato nel guard rail sfondato, fuori dalla sede stradale. L’occupante, un ragazzo di 31 anni, residente nella zona, era rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo. I Vigili del Fuoco immediatamente hanno estratto il ragazzo ferito tagliando le lamiere con il gruppo oleodinamico in dotazione e consegnandolo alle cure del 118 presente sul posto con un’ambulanza che, purtroppo, non poteva fare altro che constatarne il decesso. Successivamente i pompieri casertani hanno provveduto alla messa in sicurezza del veicolo per il suo recupero. Dinamica e cause dell’impatto mortale sono in corso di accertamento.

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La bomba Sinner per Capodanno: ogni anno a Napoli i botti illegali vengono chiamati in un modo diverso

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La bomba Sinner per Capodanno: ogni anno a Napoli i botti illegali vengono chiamati in un modo diverso

I botti illegali ogni anno chiamati con un nome diverso, quasi sempre di uno sportivo. La “moda” iniziò con Maradona e oggi sulle bancarelle c’è la Bomba Sinner.

In principio fu la “bomba Maradona”. Anzi: ‘o pallone ‘e Maradona. Una bomba carta di qualche chilo, capace di sfondare una saracinesca o di far sobbalzare un intero vicolo allo scoccare della mezzanotte del Capodanno nella notte di san Silvestro napoletana. Il botto più forte sulla bancarella dei fuochi illegali (o killer, perché poi qualcuno davvero ci è morto con questi ordigni) ogni anno cambia nome: l’ufficio marketing dell’illegalità non è meno furbo dei suoi omologhi legali. Poi c’è stata la Bomba di Careca, quella di Higuain, di Cavani, di Lavezzi. E ancora: Osimhen, Kvara e così via.

I botti illegali, lavorati in casolari di fortuna dove l’incidente se non è probabile è altamente possibile (a Ercolano è accaduto pochi giorni fa) ora vengono venduti con largo anticipo, una sorta di Black Friday del fuoco artificiale. Significa che molto spesso le persone, già incaute (usando un eufemismo) nell’acquistarli sono ancora più sconsiderate nel conservarli in casa.  Quindi l’attività di controlli alla ricerca di queste fabbrichette della bomba debbono iniziare addirittura a ottobre inoltrato Le indagini dei carabinieri  stavolta portano a Pozzuoli. Durante il blitz in un appartamento di un 24enne incensurato dell’area Flegrea i militari trovano 486 ordigni illegali di vario tipo per un peso complessivo vicino ai 50 chili. Tra gli ordigni anche le tipiche “cipolle” alle quali più di qualcuno aveva affibbiato il nome di un campione italiano.

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Terremoto a Napoli oggi nel Gran Cono del Vesuvio: magnitudo 2.2 alle ore 8.35

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Terremoto a Napoli oggi nel Gran Cono del Vesuvio: magnitudo 2.2 alle ore 8.35

Lieve scossa nel Vesuvio, magnitudo 2.2. I vulcanologi hanno sempre invitato la cittadinanza a non allarmarsi: si tratta di fenomeni ben noti e monitorati.

Una scossa di terremoto magnitudo 2.2 scala Richter si è verificata oggi, 23 novembre 2024 alle 8.35 nell’area del Gran Cono del Vesuvio, 16 km da Napoli. L’evento tellurico è stato registrato dalla rete di sismografi dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che mappa costantemente le aree a rischio della provincia di Napoli: quella del Vesuvio appunto e quella della caldera vulcanica dei Campi Flegrei. La scossa non è stata avvertita dalla popolazione, essendo l’epicentro in una zona isolata, ovvero sul vulcano partenopeo.

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Perché un terremoto sul Vesuvio? C’è da preoccuparsi?  I vulcanologi che da anni studiano l’area vesuviana hanno sempre bloccato ogni allarmismo:  Si tratta di una scossa che si inscrive nella dinamica delle piccole fratture superficiali del cratere che dopo l’ultima eruzione vesuviana, datata 1944, ovvero 80 anni fa, compatta e raffreddandosi tende ad abbassarsi. È già accaduto in passato che lievi terremoti siano stati segnalati nel Gran Cono e gli studios parlano di «sismicità a bassa energia nell’area del cratere, evento a sua volta causato a fenomeni gravitativi di contrazione del cratere stesso».

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