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Cronaca

Anastasiia Bondarenko morta nell’incendio a Napoli, ergastolo al compagno: lei voleva lasciarlo

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Anastasiia Bondarenko morta nell’incendio a Napoli, ergastolo al compagno: lei voleva lasciarlo

Il giovane ucraino Dmytro Trembach è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua compagna di 23 anni, Anastasiia Bondarenko. È accusato di aver dato fuoco all’abitazione della ragazza nel Borgo Sant’Antonio Abate a Napoli. La corte ha disposto anche una provvisionale da 100mila euro in favore della figlia di 5 anni della giovane, che è riuscita a sopravvivere all’incendio grazie a una coinquilina.

Anastasiia Bondarenko era fuggita dall’Ucraina a causa della guerra, raggiungendo l’Italia nel settembre 2021. Dopo tre mesi di permanenza, era tornata momentaneamente in patria ma era poi ritornata a Napoli insieme alla figlia per scappare dalla guerra. L’omicidio avvenuto il 1° marzo 2022 ha sconvolto la comunità e le autorità competenti sono intervenute prontamente per indagare sui fatti.

Un fermo di polizia è stato eseguito nei confronti di Dmytro Trembach in seguito alle prove investigative raccolte. La vicina di casa della giovane racconta di come la ragazza fosse riuscita a salvare la figlia ma non aveva potuto evitare di essere intrappolata nell’abitazione in fiamme. La giovane aveva deciso di troncare la relazione con il suo assassino, Dmytro Trembach, che ha lo ha bruciata viva nell’appartamento dove vivevano.

La sentenza della corte ha stabilito l’ergastolo per il colpevole e una provvisionale da 100mila euro in favore della figlia della vittima. Resta ancora aperta la questione riguardante la giustizia per quanto accaduto, ma almeno la comunità e la famiglia della vittima possono trovare una certa giustizia dopo anni ma vissuto.

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Cronaca

Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

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Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

Ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, alias "’o Profeta", e per Gennaro D’Antuono: avrebbero ucciso Tommaso Covito a Santa Maria la Carità (Napoli). Continua a leggere

L’arresto dei due boss

Le autorità hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, noto con il soprannome "’o Profeta", e Gennaro D’Antuono. I due sono ritenuti responsabili dell’omicidio di Tommaso Covito, avvenuto a Santa Maria la Carità, nella provincia di Napoli. L’operazione ha segnato un importante passo nella lotta contro la camorra, mettendo fuori gioco due figure di rilievo del clan dei Cesarano.

Omicidio di Tommaso Covito

Tommaso Covito è stato brutalmente assassinato in quello che sembra essere stato un agguato orchestrato con precisione. Luigi Di Martino e Gennaro D’Antuono sono sospettati di aver organizzato e messo in atto l’omicidio. Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato alla luce elementi tali da giustificare la misura della custodia cautelare per entrambi gli imputati, segnando un colpo significativo alle operazioni illegali del clan.

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

Un uomo è stato fermato a Salerno per violenza sessuale e rapina. Prima ha molestato una donna su un autobus, poi ha tentato di rubarle un bracciale e infine si è scagliato contro gli agenti di polizia.

L’incidente sull’autobus

Gli eventi si sono svolti quando l’uomo ha molestato una donna su un autobus pubblico. La situazione ha generato panico tra i passeggeri e chiamate alle forze dell’ordine, che sono intervenute rapidamente per risolvere la questione.

L’arresto

Quando gli agenti sono arrivati sul luogo, l’uomo ha cercato di difendersi aggredendoli. Dopo una breve colluttazione, la polizia è riuscita a fermarlo. Ora l’uomo deve rispondere delle accuse di violenza sessuale e rapina.

Per ulteriori dettagli sulla vicenda, è possibile consultare l’articolo completo al seguente link: Continua a leggere

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Cronaca

Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

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Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

È ricoverata nella Rianimazione dell'”Ospedale del Mare” la 30enne gravemente ferita ieri ai Quartieri Spagnoli; le sue condizioni restano gravissime.

Condizioni critiche della paziente

La giovane donna, colpita in modo accidentale da un vaso caduto da un balcone, si trova in condizioni critiche. I medici dell’Ospedale del Mare stanno monitorando costantemente i parametri vitali della paziente, ma le previsioni restano riservate.

Investigazioni in corso

La Polizia sta portando avanti le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno interrogando i residenti del quartiere e raccogliendo testimonianze per determinare come sia potuto accadere un evento così tragico.

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