Cronaca
17enne napoletano accoltellato dal branco in Galleria Umberto: aggressori ancora in libertà

Un giovane di 17 anni è stato accoltellato da un gruppo di giovani nella Galleria Umberto di Napoli, a distanza di due mesi dalla terribile aggressione.
La madre della vittima ha deciso di chiedere giustizia per suo figlio rivolgendosi al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Nonostante gli aggressori siano stati identificati e accusati, la donna si lamenta del fatto che essi sono ancora liberi di circolare per la città come se nulla fosse, mentre suo figlio lotta per riprendersi dopo l’aggressione.
La madre è esausta e trova ingiusto che i responsabili possano godere della libertà mentre suo figlio soffre. La famiglia chiede giustizia e spera che i colpevoli siano puniti come meritano. Il deputato Borrelli si è esposto sulla questione, definendo inaccettabile che le vittime siano lasciate sole a fronteggiare il proprio dramma mentre i colpevoli conducono la propria vita senza segnali di pentimento.
“Nonostante gli aggressori siano stati identificati e gli siano state anche notificate le gravi accuse per le quali sono co-imputati – spiega la signora Paudice – nulla è ancora accaduto. Mio figlio è psicologicamente distrutto e non si è ancora ripreso da quella terribile notte e non vuole più uscire da solo come fanno tutti i suoi coetanei, mentre i suoi aguzzini girano liberamente per la città postando video sui social, senza alcun segnale di pentimento per ciò che hanno commesso.
L’ultima volta che ho sentito il nostro legale la scorsa settimana, mi ha assicurato che tutto stava procedendo per il verso giusto. Ma noi siamo stanchi di aspettare e troviamo ingiusto che questi criminali continuino la loro vita come se nulla fosse mentre mio figlio lotta disperatamente per riprendersi la sua di vita. Francesco tra poco compirà 18 anni e il regalo che vorrei ricevesse è proprio quello di recuperare fiducia nella giustizia e nella comunità”.
“Francesco e la sua famiglia devono avere giustizia al più presto – ha dichiarato Borrelli. E’ inaccettabile che le vittime siano lasciate sole con i loro drammi dallo Stato mentre i carnefici continuino liberamente a condurre la loro vita senza alcun segnale di pentimento e neanche di riflessione per ciò che hanno commesso.
Di questo passo corriamo il serio rischio che i cittadini perdano sempre più la fiducia nei confronti della giustizia e dello Stato. Noi continueremo a seguire la vicenda di Francesco fino a quando giustizia non sarà fatta e i suoi aggressori non saranno puniti come meritano. Solo scontando la giusta pena ci potrà essere l’inizio di un vero ravvedimento. Diversamente, si darà un segnale fortemente sbagliato e fuorviante per centinaia di giovani a rischio della nostra città”.
Fonte
Cronaca
Camorra: clan Fezza-De Vivo guidato da donne, 88 arresti

La città di Salerno è stata teatro di un’importante operazione antimafia, che ha portato all’arresto di 88 persone, tutte legate al clan Fezza-de Vivo. Questo clan, noto per la sua presenza a Pagani e dintorni, sembrava aver perso la sua forza con l’arresto dei suoi capi, ma in realtà, era solo una strategia per mantenersi al sicuro. Le donne, mogli e parenti stretti dei boss, avevano preso il controllo del clan, continuando a gestire le attività illecite.
Il Clan Fezza-de Vivo
Il clan Fezza-de Vivo è una delle organizzazioni criminali più potenti della regione, con una lunga storia di attività illecite. La sua struttura è sempre stata caratterizzata da una forte presenza maschile, ma ultimamente, le donne hanno preso il sopravvento, dimostrando di essere altrettanto pericolose e organizzate.
L’Operazione Antimafia
L’operazione congiunta tra la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Salerno, la Squadra Mobile di Salerno e i Carabinieri ha portato a risultati sorprendenti. Gli arresti di 88 persone, tutte legate al clan Fezza-de Vivo, hanno dimostrato la determinazione delle forze dell’ordine a contrastare la criminalità organizzata. La Cooperazione tra le forze dell’ordine ha reso possibile l’esecuzione di questa operazione, che segna un importante passo avanti nella lotta contro la camorra.
Le Donne al Centro del Clan
Le donne del clan Fezza-de Vivo hanno dimostrato di essere altrettanto importanti e pericolose dei loro uomini. Hanno gestito le attività illecite con intelligenza e astuzia, riuscendo a mantenere il controllo del clan anche in assenza dei capi. Questo fatto ha dimostrato come la camorra non sia più un fenomeno esclusivamente maschile, ma come le donne possano ricoprire ruoli chiave nella gestione delle attività illecite.
La Lotta contro la Camorra
La lotta contro la camorra è un impegno costante per le forze dell’ordine e per la società civile. Operazioni come quella descritta dimostrano la determinazione a contrastare la criminalità organizzata e a proteggere i cittadini. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la società civile è fondamentale per vincere questa battaglia e riportare la legalità e la sicurezza nelle comunità colpite dalla camorra.Fonte
Cronaca
Operaio muore sul lavoro a Sulmona

Una nuova tragedia sul lavoro ha colpito l’Abruzzo, scuotendo la comunità locale. Ieri mattina, Francesco Ortucci, un 55enne originario di Casaluce, in provincia di Caserta, ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto all’interno di un cantiere edile a Vittorito, un piccolo comune della Valle Peligna, a pochi chilometri da Sulmona. L’evento è stato segnato da una grande tragicità, poiché Ortucci è precipitato da un ponteggio alto circa dodici metri.
Cause dell’incidente
Le indagini sono ancora in corso per determinare le cause esatte dell’incidente, ma si sa che Ortucci stava lavorando su un ponteggio alto circa dodici metri quando è caduto. La polizia e gli ispettori del lavoro stanno esaminando le condizioni di sicurezza del cantiere e intervistando i testimoni per ricostruire gli eventi che hanno portato alla tragedia.
Reazioni della comunità
La comunità di Vittorito e dei dintorni è in lutto per la perdita di Ortucci, un uomo che lascia behind una famiglia e molti amici. La notizia della sua morte ha suscitato grande cordoglio e solidarietà tra i residenti, che stanno offrendo il loro sostegno alla famiglia del defunto. Le autorità locali hanno annunciato che saranno prese misure per supportare la famiglia di Ortucci e per garantire che incidenti simili non si ripetano in futuro.
Sicurezza sul lavoro
L’incidente che ha causato la morte di Ortucci solleva nuovamente la questione della sicurezza sul lavoro, in particolare nei cantieri edili dove gli operai sono esposti a rischi elevati. È fondamentale che le aziende e le autorità garantiscano condizioni di lavoro sicure e che siano implementate tutte le misure di prevenzione necessarie per proteggere la salute e la vita dei lavoratori. La tragedia di Vittorito serve come un triste promemoria dell’importanza della sicurezza sul lavoro e della necessità di continuare a lavorare per prevenire incidenti simili in futuro.Fonte
Cronaca
Napoli ricorda Chiara Jaconis con concerto

Napoli si appresta a celebrare il primo anniversario dalla scomparsa di Chiara Jaconis, una figura che ha lasciato un segno indelebile nella città. Per rendere omaggio alla sua memoria, l’Associazione Culturale Suaviter Nova ha organizzato un concerto speciale intitolato “Omaggio a Chiara: le note del cuore”, che si terrà sabato 14 settembre alle ore 19.30 presso la Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, situata in Piazza Municipio. Questo evento rappresenta un’opportunità per la città di unirsi e onorare la sua eredità.
Il Concerto “Omaggio a Chiara: le note del cuore”
Il concerto, che si svolgerà nella suggestiva cornice della Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, si propone di celebrare la vita e il contributo di Chiara Jaconis attraverso la musica. L’evento è stato curato dall’Associazione Culturale Suaviter Nova, che ha voluto rendere omaggio a Chiara con un tributo che tocchi il cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata. La scelta della Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, con la sua storia e la sua bellezza architettonica, non è casuale, poiché offre un contesto appropriato per un evento che mira a commuovere e ispirare.
La Basilica di San Giacomo degli Spagnoli: Un Contesto Storico e Artistico
La Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, situata nel cuore di Napoli, è un luogo di grande valore storico e artistico. La sua architettura e le sue opere d’arte la rendono un contesto ideale per eventi culturali e musicali di alto livello. La scelta di questo luogo per il concerto “Omaggio a Chiara: le note del cuore” sottolinea l’importanza dell’evento e il desiderio di creare un’atmosfera che sia al contempo commemativa e celebrativa.
Un Evento per la Città
Il concerto in omaggio a Chiara Jaconis è un’opportunità per la comunità di Napoli di unirsi e ricordare una figura amata. L’evento è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare e rendere omaggio alla sua memoria. La partecipazione alla cerimonia sarà un modo per esprimere gratitudine per il contributo di Chiara alla vita culturale e sociale della città, e per mantenere viva la sua eredità. Il concerto promette di essere un’esperienza emotiva e significativa, capace di toccare i cuori di tutti coloro che parteciperanno.Fonte