Truffa al servizio sanitario nazionale: nomi dei coinvolti

Il medico di base Vincenzo Cerciello è stato individuato come il capo dell’organizzazione della truffa al sistema sanitario nazionale a Pomigliano, ed è stato emesso un ordine di 17 misure cautelari dal Tribunale di Nola. L’indagine è stata avviata seguendo i movimenti del dottor Vincenzo Cerciello.

Il gip Daniela Critelli ha firmato un documento di 435 pagine che mostra il sistema truffaldino che coinvolgeva numerose farmacie di Pomigliano, incluso una farmacia comunale, alcuni medici, informatori scientifici e due laboratori di analisi. Complessivamente, 23 persone sono coinvolte e sono accusate di truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati, corruzione e associazione per delinquere.

Le indagini hanno portato alla scoperta di due associazioni per delinquere radicate a Pomigliano, che si sospetta siano state funzionali alla commissione di una serie indeterminata di truffe ai danni del S.S.N. mediante false prescrizioni di prodotti farmaceutici o analisi cliniche di laboratorio.

Il ruolo degli indagati va dai titolari delle farmacie agli informatori scientifici, ai medici e ai laboratori coinvolti nell’organizzazione truffaldina. Alcuni sono stati sospesi o hanno ricevuto divieti relativi alle loro attività.

Tra gli indagati troviamo nomi come Fabio Averto, Francesca Bernile, Cira Borrelli, Stefano Briganti, Vincenzo Circiello, Luigi Cricrì, e molti altri. Hanno ricevuto misure cautelari come arresti domiciliari, sospensioni delle loro attività o divieti relativi ai loro ruoli professionali.