Cronaca
Tour sostenibile in 50 città: il bus di Pietrarsa per sensibilizzare sull’ambiente.
Un bus della sostenibilità, alimentato a biocarburante HVO (olio vegetale idrogenato), partirà da Napoli per un tour di cinquanta città italiane. L’iniziativa è promossa da dodici associazioni dei consumatori e si chiama “Ricomincio da tRe”.
Il tour è stato presentato al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, nel corso dell’inaugurazione della sesta edizione di “Expo Consumatori” e “Villaggio della sostenibilità”.
Il bus della sostenibilità è stato presentato questa mattina alle scuole a Pietrarsa, dove c’è stata la consegna simbolica del primo albero in cambio del primo kg di plastica raccolto dagli studenti dell’Iti “Medi” di San Giorgio a Cremano. L’albero, che sarà piantato alle pendici del Vesuvio da studenti insieme all’associazione di tutela ambientale Prima Aurora, è stato donato dall’attore Alberto Rossi, volto della soap “Un posto al Sole”.
Al taglio del nastro è intervenuta l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Tre giorni per ripensare gli atti che compiamo ogni giorno e che potrebbero aiutare l’ambiente”.
Carlo De Masi, presidente di Adiconsum, ha aggiunto: “È un tour che parte da Pietrarsa e farà cinquanta tappe in tutta Italia: serve a dare il senso di come si può aiutare l’ambiente anche dal punto di vista della mobilità sostenibile”. Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, ha sottolineato l’importanza del riuso: “Nel riuso siamo molto indietro e per questo una delle tre ‘R’ che ci piace ricordare è quella del riuso che vuol dire insegnare a non buttar via piccoli elettrodomestici ma a ripararli”.
La giornata ha visto anche un momento di confronto in un convegno cui ha preso parte Luigi Corradi, AD di Trenitalia, che ha parlato del tema della sostenibilità: “Abbiamo in Calabria dei treni circolanti a biodiesel, ci sono dei treni che hanno fatto delle prove positive senza grosse spese o modifiche.
Sulla Calabria ionica stiamo già utilizzando il biodiesel che ha costi non proprio sostenibilissimi ma stiamo spingendo perché più aumentiamo i volumi di utilizzo, più si fa economia di scala e si riuscirà a diminuire il costo del biodiesel”.
Il tour del bus della sostenibilità partirà da Napoli il prossimo 14 dicembre e toccherà le principali città italiane. L’obiettivo è sensibilizzare giovani e adulti sull’importanza del riuso, riciclo e sostenibilità.
Cronaca
Ponticelli, falegname di 71 anni trovato morto con ferite alla testa
Il corpo senza vita di un 71enne è stato rinvenuto nella sua falegnameria di via dei Mosaici, a Ponticelli; le indagini sono affidate ai carabinieri.
Immagine di repertorio
Il corpo senza vita di un uomo, Arturo Panico, è stato trovato in una falegnameria di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, intorno alle 20 di oggi, 18 novembre. L’attività si trova in via dei Mosaici, al civico 40. L’uomo, 71 anni, originario di Sant’Anastasia (Napoli) ma residente a Ponticelli, era già noto alle forze dell’ordine.
A quanto si apprende Panico aveva delle ferite lacerocontuse alla nuca e alla fronte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini coordinati dalla Procura di Napoli. Al momento le indagini sono a 360 gradi, l’ipotesi dell’omicidio non viene esclusa. Nella falegnameria è arrivato il medico legale per il primo esame sul corpo.
Cronaca
Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera
Incendio in Zona Ospedaliera, a Napoli: le fiamme visibili dalla Tangenziale. Vigili del fuoco e polizia sul posto.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di oggi, lunedì 18 novembre, nella Zona Ospedaliera di Napoli: le fiamme, ben visibili dalla Tangenziale, sono state segnalate sui social da diversi residenti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e la polizia.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Cronaca
L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici
Omicidio di Arcangelo Correra
18 Novembre 2024
20:00
Renato Caiafa, reo confesso, e gli amici hanno fornito versioni che non convincono gli inquirenti: il nodo resta la provenienza della pistola che ha sparato al 19enne.
Renato Caiafa dice di avere trovato quella pistola un attimo prima della tragedia, di averla presa e di essersi messo a scherzare davanti agli occhi degli amici; che lo stesso Arcangelo Correra lo avrebbe sfidato, sempre scherzando, a sparargli. Gli altri ragazzi, invece, non avrebbero visto nulla: hanno detto che erano presenti, che non sapevano di quell’arma e che, proprio al momento dello sparo, erano voltati da un’altra parte. Due versioni che non coincidono, e che rappresentano un ostacolo alle indagini: i giovanissimi che erano presenti quella sera, gli unici che potrebbero dire come è andata, stanno mentendo.
L’omicidio di Arcangelo Correra a Napoli
Per ora l’unica cosa certa è che il ragazzo, 19 anni, è stato ucciso da un unico proiettile, che lo ha centrato in fronte. L’ipotesi dell’incidente viene quella ritenuta maggiormente verosimile, ma sono i contorni ad essere fumosi. E la pistola resta il nodo dell’inchiesta: nel fermo nei confronti di Caiafa il gip evidenzia che i comportamenti del giovane, reo confesso, non avrebbero senso se davvero la pistola fosse stata trovata in quel momento.
Quella pistola, scrive il gip, non poteva essere vista nelle condizioni descritte da Caiafa: è di…