Scampia: assolto il fratello del ras Gennaro Sacco, caso giudiziario risolto

Il giudice istruttore di Napoli, Enrico Campoli, ha assolto Almerico Sacco dall’accusa di partecipazione attiva al traffico di droga nella zona di Scampia, nota come ’33’, in via Annamaria Ortese. Il motivo dell’assoluzione è stato la mancanza di prove del coinvolgimento di Sacco.

Almerico Sacco era stato arrestato insieme a un altro individuo dai carabinieri di Scampia, dopo che i militari li avevano visti parlare in strada. Successivamente, l’altro individuo avrebbe consegnato droga a un giovane in un punto d’appoggio, sospettando che Sacco avesse avvertito l’altro individuo della loro presenza.

Almerico Sacco è il fratello di Gennaro Sacco, un ex membro influente del clan Licciardi e dell’Alleanza di Secondigliano. La sua difesa è stata curata dagli avvocati Antonietta e Francesco Genovino, che sono riusciti a dimostrare l’estraneità di Sacco alle accuse.

La strategia difensiva ha enfatizzato l’assenza di prove concrete del coinvolgimento di Sacco nell’attività di spaccio, sottolineando che nelle informazioni fornite non erano specificate eventuali direttive di Sacco a D’Ausilio. Gli avvocati hanno argomentato che la prova deve basarsi su fatti concreti e che l’esistenza di un reato non può essere dedotta da indizi, a meno che questi siano gravi, precisi e concordanti.

Il giudice ha assolto Sacco in quanto non vi era nessun collegamento tra il comportamento dell’imputato e l’evento contestato. Non ci sono prove effettive che la voce udita dai militari appartenesse a Sacco, né che durante il dialogo con l’altro uomo, l’imputato stesse dando indicazioni riguardo allo spaccio.

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