Cronaca
Preparativi per il Natale a Napoli: luminarie e servizi potenziati
Napoli si prepara al Natale con l’accensione delle luminarie, che inizierà nel weekend. Lo ha annunciato il sindaco Gaetano Manfredi, a margine della celebrazione dell’Immacolata.
La città è già piena di turisti, secondo i numeri forniti dal sindaco, che parla di oltre 200mila presenze. “Oggi inizia un po’ questo lungo mese di festa – ha aggiunto Manfredi – e Napoli registra numeri molto importanti, c’è un grande affollamento”.
Per fronteggiare l’afflusso dei visitatori, il Comune ha potenziato i servizi di trasporto e di pulizia. Sono stati inoltre avviati servizi rafforzati, con stuart per accompagnare i turisti nelle zone più critiche. Il Comune ha inoltre provveduto ad aumentare i bagni pubblici.
“Abbiamo cercato di potenziare progressivamente tutta l’organizzazione – ha evidenziato Manfredi – è un lavoro progressivo da fare perchè ormai Napoli è diventata una grande città turistica a livello globale: basti pensare che oltre il 50 per cento delle presenze sono straniere e dobbiamo essere all’altezza di questa nuova vocazione della città che mi auguro continuerà fortemente nei prossimi anni”.
Le luci di Natale illumineranno la città dal 10 dicembre.
Le luminarie, realizzate da una ditta napoletana, saranno accese a partire dal 10 dicembre. Saranno installate in tutte le principali strade e piazze della città, creando un’atmosfera magica e festosa.
Il sindaco Manfredi ha invitato i cittadini e i turisti a vivere il Natale a Napoli, una città ricca di storia, cultura e tradizioni.
Cronaca
Ponticelli, falegname di 71 anni trovato morto con ferite alla testa
Il corpo senza vita di un 71enne è stato rinvenuto nella sua falegnameria di via dei Mosaici, a Ponticelli; le indagini sono affidate ai carabinieri.
Immagine di repertorio
Il corpo senza vita di un uomo, Arturo Panico, è stato trovato in una falegnameria di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, intorno alle 20 di oggi, 18 novembre. L’attività si trova in via dei Mosaici, al civico 40. L’uomo, 71 anni, originario di Sant’Anastasia (Napoli) ma residente a Ponticelli, era già noto alle forze dell’ordine.
A quanto si apprende Panico aveva delle ferite lacerocontuse alla nuca e alla fronte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini coordinati dalla Procura di Napoli. Al momento le indagini sono a 360 gradi, l’ipotesi dell’omicidio non viene esclusa. Nella falegnameria è arrivato il medico legale per il primo esame sul corpo.
Cronaca
Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera
Incendio in Zona Ospedaliera, a Napoli: le fiamme visibili dalla Tangenziale. Vigili del fuoco e polizia sul posto.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di oggi, lunedì 18 novembre, nella Zona Ospedaliera di Napoli: le fiamme, ben visibili dalla Tangenziale, sono state segnalate sui social da diversi residenti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e la polizia.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Cronaca
L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici
Omicidio di Arcangelo Correra
18 Novembre 2024
20:00
Renato Caiafa, reo confesso, e gli amici hanno fornito versioni che non convincono gli inquirenti: il nodo resta la provenienza della pistola che ha sparato al 19enne.
Renato Caiafa dice di avere trovato quella pistola un attimo prima della tragedia, di averla presa e di essersi messo a scherzare davanti agli occhi degli amici; che lo stesso Arcangelo Correra lo avrebbe sfidato, sempre scherzando, a sparargli. Gli altri ragazzi, invece, non avrebbero visto nulla: hanno detto che erano presenti, che non sapevano di quell’arma e che, proprio al momento dello sparo, erano voltati da un’altra parte. Due versioni che non coincidono, e che rappresentano un ostacolo alle indagini: i giovanissimi che erano presenti quella sera, gli unici che potrebbero dire come è andata, stanno mentendo.
L’omicidio di Arcangelo Correra a Napoli
Per ora l’unica cosa certa è che il ragazzo, 19 anni, è stato ucciso da un unico proiettile, che lo ha centrato in fronte. L’ipotesi dell’incidente viene quella ritenuta maggiormente verosimile, ma sono i contorni ad essere fumosi. E la pistola resta il nodo dell’inchiesta: nel fermo nei confronti di Caiafa il gip evidenzia che i comportamenti del giovane, reo confesso, non avrebbero senso se davvero la pistola fosse stata trovata in quel momento.
Quella pistola, scrive il gip, non poteva essere vista nelle condizioni descritte da Caiafa: è di…