Cronaca
Possibilità di assegnare immobili pubblici alle associazioni: semplificazioni in vista
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il piano degli interventi previsto dal Decreto Caivano. Oltre ai 30 milioni già stanziati, arrivano altri 22 milioni. Risorse che serviranno soprattutto per interventi di riqualificazione urbana. Lo ha annunciato il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, al termine del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza che si è tenuto oggi pomeriggio a Caivano, il comune dell’hinterland di Napoli scosso dagli episodi degli abusi sulle due cuginette negli scorsi mesi.
I fondi per Caivano messi a disposizione dal Governo Meloni salgono, quindi, in totale a 52 milioni di euro. Il vero obiettivo è quello di riportare qui la normalità. Il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, presieduto dal Prefetto Di Bari, ha esaminato la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché i profili e gli aspetti sociali, concernenti soprattutto il disagio giovanile e la povertà educativa.
È emerso che gli indici di delittuosità a Caivano, rispetto al 2022, sono sostanzialmente stazionari se non per alcuni reati che registrano un lieve aumento. Sul punto, i vertici provinciali delle forze di polizia hanno assicurato, su richiesta del Prefetto, una più incisiva e mirata attività di prevenzione di controllo del territorio. È emersa anche la necessità che il tema della sicurezza sia sostenuto da mirate azioni di carattere sociale in linea con le iniziative promosse dal Governo nazionale.
Tra le iniziative avviate, il Commissario straordinario di Governo ha evidenziato la predisposizione, d’intesa tra la Commissione Straordinaria e il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di un piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionale che prevede anche una semplificazione per le procedure di concessione di immobili pubblici per fini sociali, con particolare riferimento al sostegno a enti del Terzo settore operanti in ambito artistico e culturale, socio sanitario, sportivo, di contrasto alla povertà educativa e per l’integrazione.
La Commissione Straordinaria ha avviato le procedure concorsuali per sopperire alle carenze di risorse umane in particolare dei Vigili urbani, degli Educatori e degli Assistenti sociali , nonché per gli ulteriori profili amministrativi da integrare nell’organico dell’Ente. Inoltre si è proceduto all’acquisizione di 5 veicoli per il controllo del territorio e per altre finalità istituzionali, confiscati alla criminalità organizzata, forniti dall’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Sono stati altresì avviati i lavori presso il Centro sportivo “Delphinia” per il ripristino della funzionalità della struttura in tempi brevi.
Infine, è emersa la volontà di condividere ulteriori obiettivi improntati al ripristino della legalità, nel complesso territorio di riferimento. Tanto nell’ottica della massima collaborazione e condivisione di percorsi tra tutti i soggetti istituzionali e del privato sociale con la finalità di fornire risposte concrete alla popolazione in termini di sicurezza e progresso sociale. Tutte le attività in corso saranno oggetto di costante monitoraggio con cadenza periodica. Un ringraziamento sentito va alle Autorità di Governo che, con la loro presenza a Caivano, hanno manifestato la vicinanza delle istituzioni ai cittadini caivanesi.
Alla riunione del Comitato, hanno partecipato l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli e il rappresentante della Città metropolitana, la Commissione Straordinaria per la provvisoria gestione dell’Ente, il Commissario straordinario di Governo per gli interventi infrastrutturali urgenti, i vertici delle Forze dell’ordine, il Procuratore della Repubblica presso i Tribunali per i Minorenni di Napoli, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale con i Dirigenti degli Istituti scolastici del territorio, il rappresentante dell’ASL Napoli 2 Sud, il parroco del Parco Verde e alcune associazioni di volontariato.
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Cronaca
Droga e cellulari con i droni nel carcere di Secondigliano, c’era anche chi faceva acquisti online
La Squadra Mobile di Napoli ha arrestato 12 persone, ritenute appartenenti al clan Vanella Grassi, che avevano messo su un sistema di consegne di droga e cellulari nel carcere di Secondigliano. Gli ordini arrivavano dal reparto di Alta Sicurezza.
Immagine di repertorio
Una vasta operazione della Squadra Mobile di Napoli ha portato all’arresto di 12 persone – 10 in carcere, 2 agli arresti domiciliari – ritenute appartenenti al clan Vanella Grassi, che avevano messo in piedi un sistema per introdurre, attraverso droni altamente tecnologici, droga e cellulari all’interno del carcere di Secondigliano. E proprio grazie a un cellulare, secondo gli inquirenti, i carichi e le spedizioni venivano gestite, addirittura da un detenuto, ritenuto esponente di spicco della Vanella Grassi, che si trovava nel reparto di Alta Sicurezza del carcere, quello in cui, appunto, sono ospitati i detenuti condannati per camorra. Stando a quanto appreso dagli inquirenti nel corso dell’attività investigativa, grazie ai cellulari introdotti in carcere, c’era anche chi effettuava ordini su una nota piattaforma di acquisti online.
I cellulari erano tutti intestati a cittadini extracomunitari
L’attività investigativa ha permesso di accertare come il traffico fosse stato organizzato da Nico Grimaldi, ritenuto esponente di spicco del clan, da sua madre Rita Pitirollo e dalla moglie, Addolorata De Falco. Gli ordini dei detenuti arrivavano all’esterno del carcere e, ad autorizzare l’invio dei droni e quindi delle spedizioni era proprio la madre di Grimaldi. Le indagini hanno rivelato che tutti i telefoni e le relative utenze erano intestati a cittadini…
Cronaca
In auto con hashish e pistola nel cruscotto, due arresti nel Napoletano
Due 21enni arrestati a Brusciano, nel Napoletano: in auto hashish e una pistola col colpo in canna nel cruscotto.
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Erano in auto con una pistola nel cruscotto colpo in canna ed hashish: due le persone arrestate a Brusciano dai carabinieri durante un servizio a lungo raggio nelle aree popolari nella provincia di Napoli. Nel dettaglio, i militari dell’Arma attorno alle due di notte hanno notato un’automobile con all’interno due persone: da un controllo, è emerso che entrambi fossero 21enni già noti alle forze dell’ordine, e così sono scattate le prime perquisizioni, che hanno permesso ai carabinieri di rinvenire e sequestrare quattro grammi di hashish, facendo scattare i controlli più approfonditi.
Ed è stato lì che i carabinieri hanno ritrovato nel cruscotto una pistola a tamburo con matricola abrasa e colpo in canna, all’interno del cruscotto. L’arma, subito sequestrata, sarà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare se ci sia stato un suo eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti. Per i due, invece, è scattato l’arresto e si trovano ora in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria: dovranno rispondere di detenzione di arma illegale.
Cronaca
Beve sostanza tossica scambiandola per acqua, avvocato in rianimazione a Nocera Inferiore
L’avvocato 43enne è stato ricoverato in rianimazione all’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore: è grave.
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Beve una sostanza tossica scambiandola per acqua: in rianimazione un avvocato 43enne di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Il professionista, secondo le prime informazioni, sembra sia rimasto vittima di un terribile disguido. Avrebbe, infatti, ingerito una sostanza caustica, non è chiaro se acida o basica, riportando gravi conseguenze. L’incidente risale al pomeriggio di lunedì 18 novembre 2024.
Avvocato 43enne ricoverato a Nocera Inferiore
Il legale, dopo aver ingerito per sbaglio la sostanza, si sarebbe sentito male. Immediatamente è partita la macchina dei soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito d’urgenza presso l’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, per le cure mediche del caso. Qui, il personale sanitario ha deciso per il ricovero nel reparto di rianimazione. Le condizioni della vittima sono considerate serie.
Indagini sulla natura del liquido ingerito
Secondo le prime ricostruzioni, il 43enne avrebbe bevuto un liquido, immaginando, probabilmente, che fosse acqua naturale. Invece, si trattava, sembra, di una sostanza tossica e velenosa, la cui natura non è stata ancora chiarita, forse soda caustica, o un qualche tipo di acido. Subito dopo è stato colto da malore. Quando è arrivato in ospedale, i medici hanno subito capito la gravità della situazione ed hanno deciso, in via precauzionale, il ricovero in rianimazione, dove il legale si trova è attualmente sotto costante e attento monitoraggio.
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