Cronaca
Polemica per scarcerazione capo branco stupri Caivano: indignazione diffusa
Il gip di Napoli Nord ha deciso di concedere gli arresti domiciliari a uno dei due indagati maggiorenni per la vicenda degli abusi di gruppo sulle due cuginette di 12 e 10 anni a Caivano, scatenando indignazione e proteste.
I familiari delle vittime si sono detti “stupefatti e addolorati” dalla notizia, esprimendo la loro contrarietà alla decisione del gip. I genitori della bimba più piccola hanno dichiarato che la condotta contestata è così grave che l’indagato non avrebbe dovuto essere scarcerato, e l’avvocato rappresentante della famiglia della bimba di 12 anni ha espresso la sua contrarietà definendo la decisione del gip un messaggio sbagliato.
La notizia ha anche portato all’intervento della Lega, con un’interrogazione al ministro della Giustizia Marta Cartabia da parte del senatore Gianluca Cantalamessa, che ha sottolineato l’importanza di applicare le misure a tutela delle vittime di abusi.
Il 19enne coinvolto nella vicenda è stato trasferito ai domiciliari in un comune del Veneto con l’applicazione del braccialetto elettronico nonostante il parere contrario della Procura, su richiesta della sua difesa. Il gip ha ritenuto che l’allontanamento del 19enne da Caivano potesse rescindere i legami con il contesto criminale, ma la Procura di Napoli Nord aveva sottolineato la personalità violenta e trasgressiva dell’indagato e il suo ruolo principale nella vicenda delittuosa.
