Cronaca
Petizione per clochard condannato per rogo Venere Stracci
Un gruppo di associazioni e istituzioni, tra cui Iod edizioni, la Pastorale Carceraria della Chiesa di Napoli, l’Associazione Liberi di Volare, la Chiesa Cristiana Evangelica Libera di Casalnuovo, United Colors of Naples e Tribunali138, ha emesso un comunicato congiunto per sottolineare la condanna severa e ingiusta inflitta a Simone Isaia. Secondo loro, Isaia ha bisogno di cure e non di essere imprigionato. Questo comunicato è seguito da una nuova raccolta firme per chiedere che a Isaia siano garantite le cure di cui ha bisogno.
Isaia è stato ritenuto responsabile dell’incendio dell’opera “La Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto in Piazza Municipio a Napoli lo scorso 12 luglio. Dopo un processo con rito abbreviato, è stato condannato a quattro anni di reclusione e a una multa di 4mila euro. In seguito, è stato trasferito dai domiciliari in una comunità di Salerno ma ora c’è il rischio che torni in prigione. Le associazioni e istituzioni affermano che il cuore della legge dovrebbe essere la giustizia, ma purtroppo non sempre è così.
Per evitare che Simone Isaia finisca di nuovo dietro le sbarre, viene proposta una petizione che in agosto aveva già raccolto le firme di 5897 persone. Si è rivolto a queste persone affinché facciano nuovamente sentire la loro voce firmando una petizione analoga. L’obiettivo è garantire a Simone le cure di cui ha bisogno anziché il carcere.
