Cronaca Nera
Paul Pagnozzi nega il coinvolgimento nella droga, afferma di aver acquistato un’auto.
Paolo Pagnozzi ha deciso con fermezza di rispondere alle accuse di essere l’organizzatore del traffico di droga nella Valle Caudina. Durante l’interrogatorio di garanzia di stamattina, difeso dagli avvocati Giuseppe Milazzo e Immacolata Romano, ha voluto chiarire la sua estraneità ai fatti al Gip di Benevento Vincenzo Landolfi, su rogatoria del Gip partenopeo Anna Imparato.
Secondo la DDA di Napoli, il sodalizio di Erminio Pagnozzi, che non è un parente di Paolo, avrebbe agito su autorizzazione di quest’ultimo e avrebbe anche finanziato i traffici. Tuttavia, l’indagato ha spiegato che gli unici con cui si è rapportato sono Erminio Pagnozzi e la compagna Giulia Sopranzi, per l’acquisto di un’autovettura. Alessandro Cavuoto, con cui ci sono state delle telefonate, avrebbe soltanto recuperato il contatto di Erminio per Paolo Pagnozzi, essendo entrambi di Tufara Valle.
Paolo ed Erminio Pagnozzi non sono assolutamente parenti, ma avevano avuto rapporti commerciali legati alle automobili negli anni passati, motivo per cui si sarebbero poi riavvicinati. Le difese si stanno preparando al riesame, per mettere in luce le falle degli inquirenti che hanno notificato agli indagati l’avviso di conclusione.
