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Cronaca

Napoli, ferito a colpi di pistola Salvatore Equabile, nipote del boss Terracciano

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Napoli, ferito a colpi di pistola Salvatore Equabile, nipote del boss Terracciano

Salvatore Equabile, noto pregiudicato dei Quartieri Spagnoli, è stato ferito a colpi di pistola la scorsa notte. L’uomo, conosciuto come “o’ sasà”, ha raccontato ai carabinieri di essere stato vittima di un tentativo di rapina avvenuto in via San Nicola La Strada. Durante il tentativo di rapina, il rapinatore avrebbe sparato alcuni proiettili che lo hanno ferito alle gambe.

Il 42enne è stato portato all’ospedale Vecchio Pellegrini intorno alle 3 di notte, dove è stato preso in cura dai medici. Dopo aver ascoltato il suo racconto lacunoso, i carabinieri hanno effettuato dei sopralluoghi e stanno verificando la sua versione dei fatti.

Salvatore Equabile era stato rilasciato dal carcere nel 2017, dopo aver scontato sei anni di pena per estorsione. Era stato arrestato nel 2011 come latitante, mentre si trovava in una villetta a Marotta, provincia di Pesaro Urbino, dove era ospite del cognato.

Coinvolto nell’aggressione e omicidio di Raffaele Iannaccone nel 2005, Equabile è stato arrestato insieme a Terracciano Eduardo e Terracciano Francesco su indicazione del cognato pentito Rosario Buccino. Tuttavia, nel luglio del 2017, l’ordinanza è stata annullata e i tre sono stati scarcerati.

Nel 2005, a Napoli, Raffaele Iannaccone fu vittima di una violenta aggressione all’uscita del pub “Lander Suisse”, che lo ha lasciato in coma per sei mesi a causa di un trauma cranico. È morto nel febbraio del 2016 a seguito di questo episodio.

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Muore folgorato a 20 anni mentre fa la doccia prima di un matrimonio

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Muore folgorato a 20 anni mentre fa la doccia prima di un matrimonio
<img src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2023/09/ambulanza-carabinieri-generica-1-1695619261536-300x225.jpg" />
<h2>Tragedia a Baia e Latina: Giovane di 20 anni Muore Folgorato</h2>
<p>Una tragica fatalità ha colpito la comunità di Baia e Latina, nel Casertano. Un giovane di 20 anni ha perso la vita folgorato mentre si preparava per il matrimonio della cugina. Le autorità hanno disposto l'autopsia per determinare le cause precise della morte.</p>

<h3>Un Colpo al Cuore della Comunità</h3>
<p>L'intera comunità di Baia e Latina è sotto shock dopo la notizia della prematura scomparsa del giovane. Il ventenne, secondo le informazioni preliminari, era intento a farsi una doccia quando è avvenuto il tragico incidente. La sua famiglia e l'intera rete di amici sono rimasti devastati dalla dolorosa perdita.</p>

<h3>Cause dell’Incidente in Fase di Accertamento</h3>
<p>Le autorità locali e i soccorsi sono stati prontamente avvisati, ma purtroppo per il giovane non c'è stato nulla da fare. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri, che stanno indagando per stabilire esattamente cosa abbia portato all’elettrificazione letale. Resta ancora da chiarire se si sia trattato di un malfunzionamento dell’impianto elettrico o di un'altra causa.</p>

<h3>Autopsia Disposta dalle Autorità</h3>
<p>Per comprendere meglio le circostanze della morte, le autorità giudiziarie hanno disposto l’autopsia. Questo esame sarà fondamentale per fornire risposte definitive e per escludere qualsiasi altra ipotesi. Nel frattempo, la comunità attende con ansia i risultati finali.</p>

<h3>Completamente Devastati: Un Appello alla Sicurezza</h3>
<p>Mentre si attendono gli esiti degli esami medico-legali, la tragedia accende nuovamente i riflettori sull'importanza della sicurezza domestica, in particolare quella degli impianti elettrici. È fondamentale assicurarsi che tutte le strutture siano conformi agli standard tecnici e mantenute in perfette condizioni per evitare incidenti potenzialmente fatali.</p>

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Cronaca

Geo Barents sbarca a Salerno: 84 migranti, 20 sono minori

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Geo Barents sbarca a Salerno: 84 migranti, 20 sono minori

Sbarco a Salerno: La Geo Barents Salva 84 Migranti, tra cui 20 Minori

La nave Geo Barents ha recentemente portato in salvo 84 migranti, giungendo al porto di Salerno. Tra questi, 20 sono minori e 19 di loro non sono accompagnati. Delle persone sbarcate, 38 rimarranno a Salerno, mentre il resto verrà trasferito in Calabria.

Dettagli sullo Sbarco a Salerno

L’operazione di salvataggio effettuata dalla nave Geo Barents rappresenta un altro episodio significativo nel contesto della crisi migratoria che affligge il Mediterraneo. Questi migranti provengono da diverse aree di conflitto e situazioni di precarietà, costretti a lasciare le loro terre in cerca di una vita migliore.

Profili dei Migranti a Bordo

Dei 84 migranti salvati, una parte consistente è costituita da minori. Di questi, ben 19 sono non accompagnati, situazione che richiede un’attenzione particolare e un’accoglienza adeguata per garantire loro un futuro sicuro e dignitoso. L’emergenza di minori non accompagnati è sempre più frequente, e vengono predisposte specifiche misure di tutela per questi giovani.

Redistribuzione delle Persone

Una volta sbarcati a Salerno, le autorità hanno deciso che 38 dei migranti resteranno nella città campana, mentre gli altri saranno trasferiti in Calabria. Questo processo di redistribuzione è fondamentale per gestire l’afflusso di persone in maniera organizzata, assicurando che le risorse disponibili siano utilizzate al meglio per fornire assistenza e integrazione.

La Situazione nel Mediterraneo

La crisi migratoria nel Mediterraneo è un problema complesso e multifattoriale che coinvolge numerosi paesi e organizzazioni internazionali. La Geo Barents, come altre navi umanitarie, svolge un ruolo cruciale nel salvare vite umane, proteggere i diritti dei migranti e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della situazione.

L’Importanza del Supporto

Affinché operazioni di salvataggio come quella effettuata dalla Geo Barents possano continuare, è vitale il sostegno delle istituzioni, della società civile e dell’opinione pubblica. Solo attraverso un impegno congiunto è possibile garantire sicurezza e dignità a chi fugge da situazioni di estrema difficoltà.

Per ulteriori dettagli leggi l’articolo completo su Fanpage.it.

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Terremoto Campi Flegrei: rimosse tende allestite a Pozzuoli

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Terremoto Campi Flegrei: rimosse tende allestite a Pozzuoli

Smontate le Tende a Pozzuoli per il Bradisismo: Operazione dei Volontari Conclusa con Successo

A Pozzuoli, i volontari hanno completato con successo la rimozione delle tende allestite per emergenza bradisismica. Il supporto alla popolazione rimane comunque garantito con la piena operatività dell’hub nel Pala Troncone di Monterusciello, assicurando così un punto di riferimento stabile per le necessità dei cittadini.

La Rimozione delle Tende

Le tende, montate per far fronte al fenomeno del bradisismo, sono state smontate dai volontari, che hanno lavorato senza sosta per garantire la sicurezza e la tranquillità della comunità. Il bradisismo è un fenomeno geologico che comporta l’innalzamento o l’abbassamento del suolo, provocando preoccupazioni per la popolazione locale. La tempestività e l’efficienza con cui i volontari hanno operato sono state fondamentali per la gestione dell’emergenza.

L’Importanza dell’Hub nel Pala Troncone

Nonostante la rimozione delle tende, il Pala Troncone di Monterusciello continua a fungere da centro nevralgico per l’assistenza alla popolazione. Questo hub, che rimane totalmente operativo, offre supporto logistico e informazioni, garantendo un punto di contatto sicuro e affidabile per affrontare eventuali necessità legate al bradisismo.

Supporto Continuo alla Comunità

La conclusione delle operazioni di smontaggio delle tende non significa l’allentamento dei supporti ai residenti. Anzi, si è voluto rafforzare il ruolo dell’hub per continuare a fornire assistenza immediata e risposte tempestive alle richieste dei cittadini, mantenendo alto il livello di sicurezza e preparazione per eventuali nuove emergenze.

Per saperne di più e restare aggiornati sulle ultime novità riguardo il terremoto ai Campi Flegrei, Continua a leggere.

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15enne con pistola e pugnale sullo scooter rubato

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15enne con pistola e pugnale sullo scooter rubato
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    <meta name="description" content="Tre minorenni sono stati denunciati dai carabinieri a Napoli per il possesso di armi durante i controlli nel centro città.">
    <title>Napoli, Denunciati Tre Minorenni per Possesso di Coltello e Pistola Replica</title>
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    <h1>Napoli, Denunciati Tre Minorenni per Possesso di Coltello e Pistola Replica</h1>
    <p>I carabinieri di Napoli hanno recentemente fermato e denunciato tre minorenni trovati in possesso di un coltello. Durante i controlli, uno di loro è stato anche trovato con una pistola replica, accrescendo la preoccupazione per la sicurezza nel centro città.</p>

    <h3>Dettagli dell'Operazione</h3>
    <p>I militari hanno intensificato i controlli nella zona centrale di Napoli, mirati a prevenire crimini e garantire la sicurezza pubblica. Durante uno di questi controlli, hanno fermato tre giovani ragazzi a bordo di uno scooter. La perquisizione ha rivelato il possesso di un coltello per tutti e tre, mentre uno di loro aveva anche una pistola replica.</p>

    <h3>Reazioni delle Autorità</h3>
    <p>Le autorità locali hanno espresso preoccupazione per il crescente fenomeno del possesso di armi tra i giovani. I carabinieri hanno affermato che intensificheranno i pattugliamenti e i controlli soprattutto nelle aree più a rischio, per prevenire ulteriori episodi simili e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.</p>

    <h3>Provvedimenti Legali</h3>
    <p>Per i tre minorenni fermati è scattata immediatamente la denuncia. Verranno segnalati alle autorità competenti per valutare misure di recupero e prevenzione che possano sottrarli dalle influenze negative e dal rischio di entrare nel mondo della criminalità. L'obiettivo è fornire supporto e interventi educativi appropriati.</p>

    <h3>Appello alla Comunità</h3>
    <p>Le forze dell'ordine esortano i cittadini a collaborare attivamente, segnalando qualsiasi atteggiamento sospetto o illegale. La sicurezza urbana è una responsabilità condivisa, e la collaborazione tra cittadini e autorità è fondamentale per mantenere l'ordine e prevenire attività criminali.</p>

    <p><img src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2024/06/pistola-centro-minorenne-300x225.jpg" alt="Arma sequestrata dai carabinieri"/></p>
    <p><a href="https://www.fanpage.it/napoli/a-15-anni-in-giro-con-pistola-e-pugnale-sullo-scooter-rubato/">Continua a leggere</a></p>
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Cronaca

Ex bar Troncone di Fuorigrotta in fiamme, sequestrato al boss

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Ex bar Troncone di Fuorigrotta in fiamme, sequestrato al boss
<img src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2024/03/carabinieri-generica-300x225.jpeg" alt="Intervento dei Carabinieri" />
<h2>Incendio doloso nella ex sede del bar sequestrato a Fuorigrotta</h2>

Un'incendio ha devastato la saracinesca di un'attività commerciale da poco inaugurata, situata nei locali che avevano precedentemente ospitato un bar gestito da un noto boss. Questa attività era stata sequestrata a gennaio dalle autorità. 

<h3>Il contesto dell'incendio</h3>

L'improvviso incendio ha causato seri danni strutturali alla saracinesca del locale, che era stato da poco rinnovato e avviato come nuova attività. Secondo le prime ricostruzioni, il rogo sembrerebbe avere origine dolosa, sollevando dubbi e preoccupazioni nella comunità locale.

<h3>Indagini in corso</h3>

Le forze dell'ordine stanno conducendo indagini accurate per determinare l'origine dell'incendio. I Carabinieri e i Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente sul luogo dell'incidente per domare le fiamme e avviare i necessari rilievi tecnici. Al momento, non si esclude alcuna pista investigativa.

<h3>L'impatto sulla comunità e sulla nuova attività</h3>

La nuova attività commerciale, avviata da pochi mesi, rappresentava un segno di rilancio per la zona, dopo la chiusura forzata del precedente esercizio legato alle attività criminali del boss. Questo evento, tuttavia, ha scosso profondamente i residenti e i commercianti di Fuorigrotta, che temono una recrudescenza di atti intimidatori.

<h3>La risposta delle autorità</h3>

Le autorità locali hanno intenzione di intensificare le misure di sicurezza e di implementare progetti per sostenere le nuove attività che si insediano nel territorio, al fine di contrastare fenomeni di intimidazione e garantire la legalità.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare l'articolo originale su Fanpage: <a href="https://www.fanpage.it/napoli/in-fiamme-la-saracinesca-dellex-bar-troncone-di-fuorigrotta-ipotesi-dolosa/">Continua a leggere</a>.

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Napoli, multe a ristoranti e pizzerie per mancanza di licenze.

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Napoli, multe a ristoranti e pizzerie per mancanza di licenze.

Nel fine settimana, la Polizia Locale di Napoli è stata impegnata in una serie di controlli nell’area movida, concentrandosi su zone come il centro storico, il Vomero e Chiaia. L’obiettivo principale è stato garantire il rispetto delle normative vigenti, al fine di tutelare la sicurezza e il decoro pubblico.

Operazioni Intensificate nel Centro Storico

Le pattuglie hanno intensificato i controlli nel centro storico, un’area particolarmente frequentata durante il fine settimana. Diversi locali, tra bar, ristoranti e pizzerie, sono stati sottoposti a verifiche per accertare la presenza delle necessarie licenze per la somministrazione di cibo e bevande. In molti casi, tali licenze risultavano mancanti, portando a sanzioni amministrative e, in alcuni casi, alla chiusura temporanea dei locali.

Sanzioni Elevate al Vomero

Nel quartiere Vomero, la Polizia Locale ha riscontrato numerose irregolarità. Oltre alla mancanza di licenze, sono state rilevate violazioni riguardanti le norme igienico-sanitarie e il rispetto delle misure anti-Covid. Le sanzioni elevate hanno riguardato principalmente la mancata osservanza delle distanze di sicurezza tra i tavoli e l’assenza di dispositivi di protezione individuale per il personale.

Chiaia: Pivot della Movida Controllato a Fondo

Anche nella zona di Chiaia, polo attrattivo per i giovani e centro nevralgico della movida napoletana, i controlli non sono stati meno rigorosi. Qui, le verifiche si sono focalizzate non solo sulla regolarità delle licenze, ma anche sul rispetto del limite di decibel per la musica all’interno dei locali e sulla gestione dell’ordine pubblico. Diversi esercizi sono stati multati per aver superato il limite di emissione sonora consentito, causando disturbo ai residenti.

Conclusioni e Prospettive Future

I controlli del fine settimana rappresentano soltanto una parte di un’azione più ampia e continuativa da parte della Polizia Locale di Napoli. L’obiettivo è mantenere alta la guardia nei confronti delle attività illecite e garantire che tutti i locali rispettino le normative vigenti, assicurando così un’esperienza di svago sicura e piacevole per tutti. Le operazioni continueranno anche nei prossimi fine settimana, con l’intenzione di estendere i controlli ad altre aree della città.

Per ulteriori dettagli, visita l’articolo completo su Fanpage.

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Chiesto processo per 64enne: fece uccidere stupratore della figlia

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Chiesto processo per 64enne: fece uccidere stupratore della figlia

La Procura di Benevento ha chiesto il rinvio a giudizio per Lucio Iorillo, ritenuto il mandante dell’omicidio di Giuseppe Matarazzo, avvenuto a Frasso Telesino all’età di 45 anni. Questa richiesta rappresenta un passaggio cruciale nelle indagini su un caso di cronaca che ha scosso profondamente la comunità locale.

Chi è Giuseppe Matarazzo

Giuseppe Matarazzo è stato una vittima di un’atrocità avvenuta a Frasso Telesino, un piccolo comune in provincia di Benevento. La sua tragica morte ha attirato l’attenzione non solo dei media locali ma anche di quelli nazionali.

La Figura di Lucio Iorillo

Lucio Iorillo, secondo la Procura, è il principale accusato per aver ordinato l’omicidio di Matarazzo. La sua figura è al centro dell’inchiesta, con numerosi elementi di prova che lo collegano direttamente al crimine.

I Dettagli dell’Indagine

Le indagini, condotte con grande meticolosità, hanno portato alla luce una serie di prove che indicano chiaramente la responsabilità di Iorillo. La richiesta di rinvio a giudizio è il risultato di un lungo lavoro investigativo, che ha coinvolto numerosi esperti e professionisti del settore.

Le Reazioni della Comunità

L’omicidio di Giuseppe Matarazzo ha avuto un impatto devastante sulla comunità di Frasso Telesino. Le reazioni della popolazione locale sono state di sgomento e indignazione, con molte persone che chiedono giustizia per la tragica perdita.

Per ulteriori dettagli su questo caso, consultare l’articolo completo su Fanpage.it.

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Cronaca

Incidente a Scampia: morto Antonio Milo, 16 anni; indagati 2 guidatori

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Incidente a Scampia: morto Antonio Milo, 16 anni; indagati 2 guidatori

Tragedia a Scampia: 16enne Perde la Vita in un Incidente Stradale

Una tragedia si è consumata lo scorso 29 maggio a Scampia, nella periferia nord di Napoli. Un giovane di appena 16 anni ha perso la vita in un incidente stradale, lasciando una comunità intera nel dolore. Oggi è stata effettuata l’autopsia sul corpo del ragazzo, mentre i conducenti delle altre due auto coinvolte sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio stradale.

Dettagli dell’Incidente

L’incidente è avvenuto in una zona nota per la sua pericolosità, soprattutto per i giovani motociclisti. Antonio Milo, il ragazzo vittima del sinistro, era in sella al suo scooter quando ha avuto il tragico scontro con due automobili. La dinamica precisa è ancora sotto inchiesta, ma alcune prime testimonianze suggeriscono che potrebbe essere dovuto a un sorpasso azzardato o a una mancata precedenza.

Indagine in Corso

Gli investigatori stanno lavorando assiduamente per ricostruire l’esatta sequenza degli eventi che ha portato alla morte di Antonio. Oggi è stata eseguita l’autopsia per stabilire le cause esatte del decesso, mentre si attendono i risultati delle analisi tecniche sui veicoli coinvolti. I due automobilisti sono al momento indagati per omicidio stradale, un’accusa grave che potrebbe comportare severe pene detentive se comprovata la loro responsabilità diretta nel tragico evento.

Impatto sulla Comunità

La morte di Antonio Milo ha avuto un forte impatto sulla comunità locale. Amici, parenti e semplici conoscenti si sono stretti intorno alla famiglia per esprimere il loro cordoglio. Molti residenti della zona hanno sottolineato la pericolosità delle strade locali, facendo appello alle autorità per un maggiore controllo e una possibile revisione della segnaletica stradale.

Per ulteriori aggiornamenti sulla vicenda, vi invitiamo a continuare a leggere l’articolo originale su Fanpage.

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Don Livio Graziano: condannato a 8 anni per abusi su 13enne

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Don Livio Graziano: condannato a 8 anni per abusi su 13enne

Le Parole di Don Livio Graziano Dopo la Condanna Definitiva a 8 Anni per Abusi Sessuali su un Ragazzino di 13 Anni

Don Livio Graziano, sacerdote di Avellino, è stato condannato definitivamente a otto anni di reclusione per abusi sessuali su un ragazzo di 13 anni. Dopo la sentenza, Don Livio ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la sua rassegnazione, pur ribadendo la propria innocenza.

Il Cuore della Condanna

La condanna a Don Livio Graziano è stata confermata dopo un lungo processo giudiziario. Il sacerdote è stato accusato di aver molestato sessualmente un adolescente che frequentava la sua parrocchia. Le prove raccolte contro di lui sono risultate schiaccianti, portando alla sentenza definitiva da parte della Corte.

Le Dichiarazioni di Don Livio

Nonostante la sentenza, Don Livio Graziano ha sostenuto fermamente la propria innocenza. In un’intervista rilasciata dopo il verdetto, il prete ha dichiarato: "Mi rassegno a questa decisione, ma sono innocente. Non ho mai fatto del male a nessuno, e continuerò a combattere per dimostrare la mia innocenza."

Un Caso che Ha Sconvolto la Comunità

Il caso di Don Livio Graziano ha suscitato grande scalpore e indignazione nella comunità di Avellino. Molti fedeli, che avevano riposto fiducia nel sacerdote, si sono sentiti traditi e sconvolti dalle accuse. Il caso ha anche sollevato domande più ampie sull’operato della Chiesa e sulla protezione dei minori nelle istituzioni religiose.

Le Reazioni della Chiesa

La Chiesa Cattolica ha preso posizione dopo la condanna definitiva di Don Livio Graziano. Il vescovo locale ha dichiarato che la diocesi è profondamente addolorata per l’accaduto e che saranno adottate misure rigorose per garantire la sicurezza dei minori. È stata annunciata anche un’indagine interna per capire come sia stato possibile che un caso di tale gravità sia rimasto inosservato per tanto tempo.

Conclusione

La condanna di Don Livio Graziano rappresenta una pagina oscura per la comunità di Avellino e per la Chiesa Cattolica in generale. Nonostante le dichiarazioni di innocenza del sacerdote, la sentenza ha messo in luce la necessità di maggiore vigilanza e trasparenza nelle istituzioni religiose. Questo caso sottolinea ancora una volta l’importanza di proteggere i minori e di affrontare con rigore tutte le accuse di abuso.

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Cronaca

Il tiktoker “Alfredo ‘o chiatt” libero dopo furto di energia elettrica

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Il tiktoker “Alfredo ‘o chiatt” libero dopo furto di energia elettrica

Il Ritorno in Libertà di Alfredo D’Ausilio Dopo l’Arresto per Furto di Energia Elettrica

Alfredo D’Ausilio, noto su TikTok come "Alfredo ‘o chiatt", è stati recentemente protagonista di un caso che ha fatto scalpore. Dopo essere stato arrestato a seguito della manomissione del contatore del suo supermercato situato a Qualiano, è ora di nuovo libero. L’episodio ha destato grande interesse, dato la sua popolarità sui social media.

Il Caso di Manomissione del Contatore

La vicenda ha avuto inizio con il sospetto di una possibile manipolazione del contatore elettrico del supermercato di Alfredo D’Ausilio. Le autorità locali hanno avviato un’indagine che ha portato all’arresto del famoso tiktoker, accusato di furto di energia elettrica. Questa notizia ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico, suscitando numerosi commenti e discussioni sul suo comportamento.

L’Arresto e le Conseguenze Legali

L’arresto di Alfredo D’Ausilio ha generato una vasta eco mediatica. Le immagini del tiktoker ammanettato hanno fatto il giro del web, aumentando ancora di più la curiosità e il clamore attorno alla vicenda. Tuttavia, dopo le procedure legali, Alfredo è stato rilasciato, destando sorpresa tra i suoi sostenitori e i detrattori.

Il Ritorno alla Libertà

Il rilascio di Alfredo D’Ausilio è stato accolto con sollievo dai suoi fan, che hanno espresso il loro sostegno sui social media. Nonostante l’arresto e le accuse, la sua popolarità sembra non avere subito particolari danni. È probabile che Alfredo utilizzi questa esperienza nelle sue future pubblicazioni su TikTok, dove conta migliaia di seguaci che seguono assiduamente ogni sua mossa.

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