Cronaca Nera
Minacce via social al figlio dell’imprenditore che ha fatto arrestare gli usurai
Il figlio dell’imprenditore del quartiere Soccavo di Napoli ha inviato via WhatsApp minacce a sei usurai, che sono stati arrestati grazie alla denuncia del padre. I militari hanno notificato l’arresto in carcere a due persone e ai domiciliari a altre due, con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altre due. Il gip ha anche disposto il sequestro del denaro presente sui conti correnti di alcune persone coinvolte. La vittima, in difficoltà economiche a causa della pandemia, è stata costretta a restituire circa 100.000 euro per prestiti tra i 6.000 e i 71.000 euro. Inoltre, gli usurai vantavano rapporti con “gli amici siciliani” e facevano minacce alla sua famiglia, sostenendo anche di appartenere a un clan di Secondigliano.
Il Partito Democratico ha espresso solidarietà e vicinanza al tesserato PD del circolo di Soccavo, vittima del racket. Denunciare e collaborare con le forze dell’ordine è essenziale per contrastare queste attività illegali e riappropriarsi della propria libertà. Il PD ribadisce che è fondamentale mettersi dalla parte giusta e non far vincere la subcultura dell’illegalità.
Il segretario metropolitano del PD, il capogruppo in consiglio comunale e la segretaria del circolo PD di Soccavo hanno dichiarato solidarietà alla vittima e sottolineato che la denuncia è l’unico modo per contrastare l’usura e tutelare le vittime.
