Cronaca
La truffa al sistema sanitario: tutti i coinvolti
Il medico di base Vincenzo Cerciello è stato individuato come capo dell’organizzazione truffaldina che ha danneggiato il sistema sanitario nazionale. L’indagine è stata avviata dalla Guardia di Finanza.
Il gip Daniela Critelli ha redatto un documento di 435 pagine che rappresenta il sistema truffaldino radicato a Pomigliano, che coinvolge la maggior parte delle farmacie della città, inclusa una comunale, diversi medici, informatori scientifici e due laboratori di analisi. Complessivamente, ci sono 23 indagati, accusati di varie frodi ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in certificati, corruzione e associazione per delinquere.
Le indagini hanno portato all’ipotesi dell’operatività di due diverse associazioni per delinquere radicate a Pomigliano. Si ritiene che queste associazioni avessero lo scopo di perpetrare numerose truffe ai danni del sistema sanitario nazionale, attraverso la produzione di false prescrizioni di prodotti farmaceutici o analisi cliniche di laboratorio.
Nel dettaglio, si ipotizza che la prima associazione abbia emesso ricette con false prescrizioni farmacologiche a favore di esenti dal pagamento del ticket sanitario, al fine di ottenere gratuitamente i farmaci, che però non venivano poi erogati ai beneficiari. Ciò causava un rimborso indebito al Servizio Sanitario Nazionale, con un conseguente danno alle casse dell’ASL territoriale.
La lista degli indagati include titolari di farmacie, informatori scientifici, medici e dipendenti di laboratori di analisi, ognuno con varie accuse e provvedimenti cautelari emessi nei loro confronti.
