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Cronaca

La lotta dei narcos dei Monti Lattari e l’agguato ad Alfonso Cesarano.

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La lotta dei narcos dei Monti Lattari e l’agguato ad Alfonso Cesarano.

Il detto “la vendetta è un piatto che si serve freddo” trova riscontro nell’agguato di ieri sera a Lettere, dove sembra che la vendetta sia arrivata con il freddo dei Monti Lattari, esattamente un anno dopo. Il bersaglio dell’agguato, il 33enne Alfonso Cesarano, è rimasto illeso dopo essere stato attaccato con una kalashnikov mentre si trovava in auto.

Alfonso Cesarano, gestore di un pastificio a Gragnano, è figlio di un uomo molto conosciuto sui Monti Lattari, morto investito alcuni anni fa. Gli investigatori ritengono di avere piste chiare sul movente dell’agguato e sono pronti ad interrogare tutte le persone coinvolte. Tra queste, ci sono il pregiudicato Michele Comentale, 42enne, e suo nipote Matteo, 32enne, entrambi feriti da colpi di fucile caricato a pallini lo scorso anno.

L’agguato sembra essere legato allo scontro tra i narcos dei Monti Lattari, e le indagini dei carabinieri sono volte a trovare prove e riscontri per questa ipotesi.