La lettera-testamento di Marcello Torre all’Anci: condanna della Camorra.

Pagani è una cittadina che nel 1980 perse il suo primo cittadino, Marcello Torre, a causa della camorra. Durante una cerimonia presso l’aula del Consiglio regionale della Campania, la figlia di Marcello, Annamaria Torre, ha consegnato la lettera-testamento di suo padre ad Agnese Moro, al presidente nazionale di Avviso pubblico, Roberto Monta’ e al vicepresidente di Anci Campania, Antonio Del Giudice.

Nella lettera-testamento, scritta nel 1980, Marcello Torre annuncia il suo ritorno all’impegno politico e ammette di temere per la propria vita. Torre parla anche della sua esperienza come sindaco di Pagani e di come si sia sempre opposto alle richieste della camorra, mettendo in pericolo la sua stessa vita.

Annamaria Torre ha ringraziato le organizzazioni che hanno contribuito a mantenere viva la memoria del padre e a combattere la camorra. Agnese Moro ha ricordato come le vite di Aldo e Marcello Torre siano state segnate dalla violenza della camorra e ha sottolineato la vicinanza spirituale tra i due uomini. Il presidente della Fondazione Polis della Regione Campania, don Tonino Palmese, ha invitato tutti a ricordare che la Campania è la regione italiana con il maggior numero di vittime innocenti, uccise perché avevano fatto qualcosa, perché erano cittadini onesti.

Il presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, ha sottolineato l’importanza di diffondere l’impegno di Marcello Torre affinché il suo sacrificio non sia dimenticato. Antonio Del Giudice ha fatto notare che i sindaci rimangono tali per tutta la vita e ha sottolineato l’importanza di rappresentare la propria comunità.

La cerimonia ha evidenziato l’impegno politico e civile di un uomo che ha sacrificato la propria vita per la libertà e ha fatto riflettere su quanto sia importante combattere la criminalità organizzata e difendere la legalità.