Cronaca
Indagati in tutta Italia: colpo ai signori del “pezzotto”, 21 coinvolti
La Procura distrettuale di Catania ha dato disposizione alla Polizia di Stato di eseguire un’operazione contro la pirateria audiovisiva. Le indagini, coordinate dalla Procura di Catania e dal Servizio Polizia Postale di Roma, hanno portato all’identificazione di un’associazione a delinquere transnazionale, composta da 21 persone, che operava in Italia e all’estero.
L’associazione si dedicava alla distribuzione di palinsesti live e contenuti on demand protetti da diritti televisivi, di proprietà delle più note piattaforme televisive, a un elevato numero di utenti attraverso il sistema delle IPTV illegali, con profitti mensili per svariati milioni di euro.
Le indagini hanno rilevato che gli indagati facevano uso di applicazioni di messaggistica crittografata, identità fittizie e documenti falsi per eludere le investigazioni. Questi ultimi erano utilizzati anche per l’intestazione di utenze telefoniche, di carte di credito, di abbonamenti televisivi e noleggio di server.
Le perquisizioni, eseguite in diverse città italiane, hanno consentito di sequestrare numerosi dispositivi informatici, tra cui server, router, modem e smartphone. Sono stati inoltre sequestrati oltre 100mila euro in contanti, 10 autovetture e numerose carte di credito.
I reati contestati agli indagati sono associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla diffusione di palinsesti televisivi ad accesso condizionato, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, accesso abusivo ad un sistema informatico, frode informatica.
L’operazione si è avvalsa dell’ausilio del personale dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di diverse città italiane, consentendo di inibire il flusso illegale delle IPTV e dei siti di live streaming.
Cronaca
Un video documenta la tragedia di Chiara Jaconis, la turista deceduta a Napoli colpita da una statuina
In un video privato di sorveglianza, si vedono i due ragazzi percorrere i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Sono gli attimi che precedono la tragedia.
I Momenti Precedenti all’Incidente
Entra in scena l’angoscia quando si osservano questi giovani attraversare i suggestivi ma intricati vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Purtroppo, i minuti successivi a queste immagini portano a un evento che nessuno avrebbe mai potuto prevedere.
Riprese di Sorveglianza Rivelatrici
Queste riprese, ora fondamentali per le indagini, raccontano la storia di due vite che si incrociano con il destino in modo tragico. La sicurezza e l’apparente normalità delle loro azioni contrastano dolorosamente con l’inevitabile disastro che seguirà.
Cronaca
Bambine dai 9 ai 13 anni adescate sui social e persuase a inviare foto e video espliciti: arrestato un uomo di 40 anni
Sono 24 le minorenni adescate online sui social e poi convinte a inviare materiale hot: la Procura di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari per un uomo di 40 anni.
Minorenni adescate sui social
L’uomo, attraverso diverse piattaforme social, ha contattato bambine tra i 9 e i 13 anni, convincendole a inviare foto e video compromettenti. Le indagini hanno rivelato una preoccupante strategia di manipolazione, che ha portato le giovani vittime a cadere nella trappola.
Intervento della Procura di Napoli
La situazione allarmante ha spinto la Procura di Napoli ad intervenire rapidamente. Le autorità hanno subito predisposto gli arresti domiciliari per l’uomo accusato di adescamento e sfruttamento delle minorenni. Questo caso ha suscitato un forte sentimento di indignazione e preoccupazione nell’opinione pubblica, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza online e la protezione dei minori.
Per approfondimenti, si può consultare l’articolo completo su Fanpage.
Cronaca
Uomo lancia una sedia contro i medici: attacco alla Guardia Medica a Melito di Napoli
L’aggressione al personale sanitario della Guardia Medica di Melito, nella provincia di Napoli, è stata immortalata in video. Alla base ci sarebbe una visita domiciliare negata. Continua a leggere.
Motivo dell’aggressione
L’incidente è avvenuto dopo il rifiuto di una visita domiciliare. L’uomo, visibilmente alterato, ha lanciato una sedia contro i medici presenti nella struttura. Questo gesto di violenza ha suscitato un’ondata di indignazione e preoccupazione, mettendo in luce i rischi a cui sono esposti quotidianamente i professionisti della sanità.
Reazioni e Misure di Sicurezza
Le autorità locali e le associazioni di categoria hanno condannato fermamente l’accaduto. Sono già in corso discussioni per rafforzare le misure di sicurezza nelle strutture sanitarie, incluse le guardie mediche. L’obiettivo è di prevenire ulteriori episodi di questo tipo e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutto il personale sanitario.
Inoltre, si sta considerando la possibilità di introdurre delle pene più severe per chi compie atti di violenza contro i medici e gli operatori sanitari, sottolineando l’importanza di tutelare chi ogni giorno lavora per la salute pubblica.