Cronaca
Clan D’Ambrosio, la Camorra convocava vittime al “Lagno” di Sant’Anastasia

I camorristi del clan di Roberto D’Ambrosio erano diventati una minaccia per i commercianti e gli imprenditori di Sant’Anastasia e Cercola, chiedendo il pizzo persino agli abitanti delle case popolari. Il posto dove convocavano tutte le vittime di estorsione era “Il Lagno” a Sant’Anastasia.
Queste informazioni emergono dalle 520 pagine dell’ordinanza cautelare del gip Marco Giordano del Tribunale di Napoli. Questa ordinanza ha portato in carcere 14 persone tra il clan De Bernardo e i rivali del clan di Roberto De Bernardo, che erano costretti a rinchiudersi a Somma Vesuviana per evitare lo scontro.
Un episodio rilevante è quando il giovane boss Roberto D’Ambrosio minacciò il capo cantiere di una ditta che stava effettuando opere di urbanizzazione fognarie ed idriche presso il cantiere sito alla Masseria Cutinelli in Pomigliano D’Arco.
In un’altra occasione, un imprenditore a cui avevano chiesto il pizzo di 9.000 euro fu picchiato e rapinato dell’auto. I membri del clan che agirono in questa circostanza furono Baldassarre Arca, Mammoliti Fiorentino Eduardo e Russo Gerardo.
Un ristoratore di Sant’Anastasia fu costretto a prendere latticini da un amico del clan. In un’altra estorsione, una donna fu costretta a pagare 500 euro al mese o abbandonare il suo appartamento. È stato anche compiuta un’estorsione ai danni di un perito assicurativo costretto a curare alcune pratiche assicurative per conto del clan, sotto la minaccia di essere ucciso.
Il clan di Roberto D’Ambrosio era coinvolto in numerosi episodi estorsivi, rendendoli una minaccia per la comunità di Sant’Anastasia e Cercola.
Cronaca
Cane morto legato a cyclette: Borrelli porta il caso in Parlamento

La Tragica Morte di un Cane a Giugliano: Un Caso Che Richiede Giustizia
Un episodio drammatico ha scosso la comunità di Giugliano, dove lo scorso agosto un cane di tre anni è stato ritrovato privo di vita. L’animale era legato con una corda di novanta centimetri a una cyclette, esposto al sole senza acqua né riparo. Questo macabro ritrovamento ha sollevato indignazione e ha portato alla necessità di affrontare la questione della tutela degli animali nel nostro paese.
Un Atto Ingiustificabile
Non si può ignorare la brutalità di un tale trattamento verso un essere vivente. La situazione del cane, abbandonato a morire in condizioni disperate, rappresenta un grave fallimento della società nel proteggere gli animali vulnerabili. Questo caso mette in evidenza non solo la crudeltà di alcuni individui, ma anche la scarsità di leggi efficaci per la protezione degli animali.
Mobilitazione della Comunità
Dopo il ritrovamento, molti cittadini si sono mobilitati per chiedere giustizia. La furia popolare ha spinto alcuni rappresentanti politici a prendere posizione, segnalando la necessità di rafforzare le normative esistenti e di garantire pene più severe per coloro che commettono abusi contro gli animali. L’eco di questa tragedia ha raggiunto anche le istituzioni, avviando un dibattito su come migliorare le leggi dedicate alla protezione degli animali.
Proposte di Legge in Discussione
Il caso di Giugliano è ora all’attenzione del Parlamento, con richieste specifiche per l’introduzione di leggi più rigorose. Tra le proposte, si parla di aumentare le pene per chi maltratta gli animali e di creare un fondo per la crescita di rifugi e strutture dedicate alla loro cura. Questo potrebbe rappresentare un passo cruciale per prevenire episodi simili in futuro.
Conclusione: Un Appello alla Coscienza Collettiva
La drammatica morte di questo cane ci invita a riflettere sulla nostra responsabilità nei confronti degli animali. Ogni giorno, molti esseri viventi soffrono e perdono la vita a causa dell’indifferenza e della violenza. È fondamentale che come societá uniamo le forze per garantire che queste cruenti ingiustizie non rimangano impunite e che vengano stabilite misure efficaci per la loro protezione. Uniamoci nella lotta per la giustizia e il rispetto per gli animali.
Cronaca
Incendio notturno in villetta nel Casertano: paura, ma nessun ferito

Incendio Notturno a Capodrise: Attimi di Panico
Nella notte scorsa, la tranquillità di Capodrise è stata interrotta da un incendio devastante che ha colpito una villetta situata in via Fratelli Bandiera. Le fiamme, scatenate in modo repentino, hanno rapidamente invaso l’intera struttura, causando il crollo di alcune parti in muratura e generando momenti di vero terrore tra i residenti.
Intervento Immediato dei Vigili del Fuoco
Allertati dalle segnalazioni della popolazione, i Vigili del Fuoco sono giunti sul posto in tempi record. Il loro intervento tempestivo è stato cruciale per controllare e domare l’incendio, evitando il propagarsi delle fiamme ad altre abitazioni vicine. Grazie all’impegno e alla straordinaria professionalità dei soccorritori, la situazione è stata rapidamente gestita.
Cause del Rogo Ancora Sconosciute
La causa che ha innescato il violento rogo è al momento ignota. Gli inquirenti hanno avviato un’indagine approfondita per determinare le origini delle fiamme. Al momento, non si escludono nessuna ipotesi, dalle più banali a quelle più preoccupanti.
Impatti sulla Comunità Locale
L’incendio ha lasciato una scia di paura e preoccupazione tra i residenti di Capodrise. In molti hanno condiviso il terrore vissuto durante quei momenti critici, riflettendo sull’importanza della sicurezza domestica e sulla necessità di adottare misure preventive in caso di emergenze simili.
Un Appello alla Vigilanza
Questo episodio drammatico serve come un’importante lezione per tutti. È cruciale essere sempre vigili e preparati, tanto a casa quanto nella comunità. Monitorare i propri spazi e segnalare eventuali anomalie può fare la differenza in situazioni di emergenza.
In conclusione, l’incendio di Capodrise rappresenta un episodio allarmante che sottolinea l’importanza della prontezza e della sicurezza. La comunità si unisce per superare questo momento difficile, confidando nella professionalità dei soccorritori e nell’unità dei cittadini.
Cronaca
Napoli: sospese otto licenze di taxi e Ncc all’aeroporto

Controlli Rigidi sui Taxi e Ncc all’Aeroporto di Capodichino: I Risultati
La Polizia Locale di Napoli ha recentemente intensificato i controlli sul trasporto pubblico non di linea all’Aeroporto Internazionale di Capodichino. Un’operazione speciale condotta dall’Unità operativa Aeroporto ha portato a misure di sicurezza più severe, con controlli che si sono estesi fino a mezzanotte. Durante questa iniziativa, sono stati esaminati ben 40 veicoli tra taxi e Ncc (Noleggio con conducente).
Risultati dell’Operazione di Controllo
Il bilancio dell’operazione è significativo: sono state emesse otto sanzioni per violazioni delle normative vigenti. Il controllo ha riguardato diversi aspetti, dall’assenza di contratti regolari fino a possibili irregolarità nella documentazione dei veicoli. Queste misure sono parte di uno sforzo più ampio per garantire un servizio di trasporto sicuro e regolare per i cittadini e i turisti.
Importanza della Sicurezza nel Trasporto Pubblico
L’Aeroporto di Capodichino è un punto nevralgico per il trasporto aereo nella regione, accogliendo un numero elevato di passeggeri ogni giorno. È essenziale che i servizi di taxi e Ncc operino in conformità con le normative per garantire la sicurezza e il benessere di tutti. I controlli effettuati dalla Polizia Locale rappresentano un passo importante verso un servizio di trasporto più affidabile e responsabile.
Prossimi Passi e Monitoraggio Continuo
Le autorità locali hanno annunciato che continueranno a monitorare la situazione nel settore del trasporto pubblico non di linea. Le operazioni di controllo non sono un fatto isolato, ma piuttosto parte di un piano strategico a lungo termine per migliorare gli standard di qualità e sicurezza. La Polizia Locale si impegnerà a garantire che chi opera in questo settore rispetti pienamente le leggi e regolamenti stabiliti.
In conclusione, queste azioni si configurano come un segnale chiaro che le autorità cittadine sono determinate a migliorare il servizio di trasporto all’Aeroporto di Capodichino, per il beneficio di tutti gli utenti.