Cronaca
Arrestato a Casoria con tavola imbottita di droga
La tavola di Vincenzo Amato a Casoria era apparecchiata con tutto l’occorrente per confezionare droga, anziché con i dolci tipici delle festività natalizie. I carabinieri della stazione di Arpino di Casoria lo hanno sorpreso in casa con quasi 300 grammi di cocaina ancora da sistemare e 13 bustine già pronte per il mercato illegale. Sulla tavola erano presenti decine di foglietti di plastica tagliati appositamente, un bilancino di precisione, un coltello e una ciotola per frazionare la droga.
Il 41enne è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio ed è attualmente in carcere in attesa del giudizio.
La tavola del 41enne Vincenzo Amato a Casoria, invece dei dolci natalizi, era apparecchiata con tutto l’occorrente per confezionare droga. I carabinieri lo hanno sorpreso in casa con quasi 300 grammi di cocaina ancora da sistemare e 13 bustine già pronte per il mercato illegale. Sulla tavola c’erano anche decine di foglietti di plastica appositamente tagliati, un bilancino di precisione, un coltello e una ciotola per frazionare la droga.
Il 41enne è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio ed è attualmente in carcere in attesa del giudizio.
Cronaca
La fidanzata di Santo Romano, ucciso a 19 anni: “Ha cercato di pacificare una lite”
���Santo Romano è tante cose, solo cose buone – ha dichiarato a Fanpage.it la fidanzata del 19enne ucciso a San Sebastiano al Vesuvio – Si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato per difendere l’amico”.
La fidanzata intervistata da Fanpage.it a sinistra e Santo Romano a destra.
“Santo Romano è tante cose, solo cose buone. E non deve essere dimenticato”. Queste la parole della fidanzata diciassettenne del calciatore di 19 anni ucciso nella notte fra venerdì primo e sabato 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. A fare fuoco, secondo le ricostruzioni delle ultime ore, sarebbe stato un ragazzo di 17 anni trasferito in caserma, dove, dopo essere sottoposto all’interrogatorio con il pm del Tribunale dei Minori, è stato raggiunto dal decreto di fermo.
La fidanzata di Santo Romano: “Lui è tante cose belle”
“Santo è intervenuto in una lite fra una persona e un amico, voleva essere pacificatore, non aveva altri scopi. Io ero lì. L’amico di Santo aveva calpestato la scarpa di questa persona. Dopo è tornata armata”, è quanto spiega a Peppe Pace di Fanpage.it la fidanzata diciassettenne di Santo Romano, il calciatore di 19 anni ucciso per un colpo di pistola in piazza a San Sebastiano al Vesuvio la scorsa notte.
“Se sto qui a parlare è per ricordare chi era Santo Romano – continua la ragazza – È doveroso ricordarsi il suo nome, non è una persona qualunque scritto in una lista infinita di nomi. Lui non è una cosa, lui è tante cose: 19 anni di uomo, di ragazzo d’oro. Non…
Cronaca
Santo Romano ucciso a 19 anni, sospettato un 17enne: interrogato in caserma
Santo Romano ucciso a 19 anni per una lite dopo una scarpa pestata: a sparargli sarebbe stato un ragazzo di 17 anni interrogato in queste ore in caserma.
Santo Romano a sinistra, i carabinieri sul posto a destra.
Gli avrebbe sparato per una scarpa pestata, uccidendolo. Per l’omicidio di Santo Romano, calciatore di 19 anni ucciso in piazza a San Sebastiano al Vesuvio nella notte fra venerdì primo e sabato 2 novembre, è sospettato un giovane di 17 anni che in queste ore si trova in caserma, interrogato dal pm del Tribunale dei Minori. Nei confronti del giovane, individuato dai carabinieri, per ora non c’è nessun provvedimento.
Il 17enne sospettato dell’omicidio di Santo Romano
Per l’omicidio del diciannovenne, un ragazzo di 17 anni è stato trasportato in caserma, dove si trova sotto interrogatorio. È su di lui che sembrano concentrarsi i sospetti: potrebbe essere stato lui a sparare. Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, infatti, in piazza sarebbe arrivata un minicar dopo la mezzanotte. Il ragazzo a bordo sarebbe uscito, armato di pistola, avrebbe puntato la folla e fatto fuoco, sparando dei colpi, uno dei quali avrebbe centrato il giovane calciatore al petto
Ucciso a 19 anni in piazza per una scarpa pestata
Si chiamava Santo Romano, era un giovane calciatore di 19 anni ed è stato ucciso nella notte fra venerdì primo e sabato 2 novembre colpito da un colpo di pistola al petto. Il movente dell’omicidio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti fino ad ora, una scarpa pestata. I fatti sono avvenuti a San…
Cronaca
Morto operaio di 53 anni, era caduto da un’impalcatura a Portici
L’operaio 53enne stava lavorando in un negozio a Portici, quando è caduto. Operato all’Ospedale del Mare, è morto dopo 7 giorni. Salma sequestrata, disposta autopsia.
Immagine di repertorio
È morto dopo una settimana di agonia l’operaio di 53 anni caduto da un’impalcatura domenica scorsa, 27 ottobre 2024, mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione di un negozio a Portici, in provincia di Napoli. Il lavoratore, originario del Ghana e regolare sul territorio italiano, era stato subito soccorso e portato in ospedale per una emorragia cerebrale. Al momento non era sembrato in pericolo di vita, ma le sue condizioni, purtroppo, si sono aggravate nel corso dei giorni, fino al decesso, sopravvenuto ieri, venerdì 1 novembre 2024. Salma sequestrata e disposta autopsia.
Ricoverato e operato all’Ospedale del Mare, morto dopo 7 giorni
Nonostante le cure mediche prestategli presso l’Ospedale del Mare, il 53enne non ce l’ha fatta. È morto ieri sera per le lesioni riportate. La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto il sequestro della salma. Nelle prossime ore si svolgerà l’esame autoptico, come da prassi, per acquisire ulteriori elementi atti ad accertare le cause della morte. Si tratta dell’ennesima morte bianca in Campania. L’incidente sul lavoro era avvenuto domenica scorsa.
Stava lavorando in un negozio, locale sequestrato
L’operaio stava lavorando nel negozio. Si trovava su un’impalcatura mobile a 3 metri di altezza, quando, per motivi ancora da chiarire, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe caduto….