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Cronaca

Aggressione a due agenti nel carcere di Secondigliano a Napoli

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Aggressione a due agenti nel carcere di Secondigliano a Napoli

La polizia penitenziaria nel carcere di Secondigliano ha subito un’altra aggressione. Ieri, due agenti penitenziari sono stati mandati in ospedale con una prognosi di 10 giorni di guarigione dopo essere stati aggrediti da un detenuto napoletano nel reparto detentivo “Sai”.

Il segretario regionale OSAPP Vincenzo Palmieri ha dichiarato che “Purtroppo l’aggressore detenuto si trova ancora nello stesso reparto detentivo”. Palmieri ha poi aggiunto che “Oramai siamo alla frutta, il DAP non trasferisce più nessuno e i detenuti rimangono impuniti rispetto alla loro condotta violenta. Urgono contromisure per prevenire gli atti violenti ai danni dei poliziotti.” Il sindacalista ha concluso affermando che “Lo stato comatoso non favorisce il trattamento verso altri utenti rispettosi delle regole né tantomeno la sicurezza”.

La situazione nel carcere di Secondigliano è estremamente preoccupante, con una serie di attacchi alla polizia penitenziaria da parte dei detenuti. È necessario trovare soluzioni urgenti per garantire la sicurezza del personale penitenziario e prevenire nuove aggressioni.

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Trentenne alla guida sotto effetto di alcol e droghe investe un anziano e fugge: rintracciato e denunciato nel Casertano.

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Trentenne alla guida sotto effetto di alcol e droghe investe un anziano e fugge: rintracciato e denunciato nel Casertano.

Ieri mattina a Castel Volturno si è verificato un grave incidente che ha coinvolto un giovane di 30 anni e un pedone di 79 anni. Il giovane, dopo aver investito l’anziano, è fuggito senza prestare soccorso. Successivamente, è stato rintracciato dai carabinieri e trovato sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti. Fonte

Rintracciamento e intervento delle forze dell’ordine

L’accaduto ha destato grande preoccupazione nella comunità locale. I carabinieri, allertati immediatamente dopo l’incidente, hanno avviato le ricerche del fuggitivo. Grazie a testimonianze e all’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona, le autorità sono riuscite a localizzare il veicolo incriminato e a fermare il sospetto. Durante i controlli, è emerso che il conducente era sotto l’influenza di alcol e droga, ulteriormente aggravando la sua posizione giuridica.

Conseguenze legali e impatto sull’opinione pubblica

Il 30enne è stato denunciato per diversi reati, tra cui guida in stato di ebbrezza e omissione di soccorso. L’incidente ha suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica, sollevando dibattiti sulla sicurezza stradale e sull’importanza di controlli più severi per prevenire simili episodi. La comunità di Castel Volturno si è mostrata unita nel chiedere misure di sicurezza più rigide per tutelare la vita dei pedoni e degli automobilisti responsabili.

Questo evento sottolinea l’importanza di una guida sicura e responsabile e accende i riflettori su un problema sociale che necessita di soluzioni urgenti per evitare ulteriori tragedie.

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Minorenni in possesso di armi a Napoli durante il fine settimana: fermati un 16enne con pistola e un 15enne con coltello.

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Minorenni in possesso di armi a Napoli durante il fine settimana: fermati un 16enne con pistola e un 15enne con coltello.

Un’operazione su larga scala è stata recentemente condotta dai carabinieri a Napoli, focalizzandosi principalmente sulla vita notturna della città. L’obiettivo principale di quest’azione è stato quello di contrastare il crescente fenomeno del possesso di armi tra giovani, anche giovanissimi. L’attenzione si è concentrata sulla movida partenopea, un’area dove il rischio di incidenti legati all’uso di armi è percepito in aumento. Le forze dell’ordine sono determinate a intervenire in maniera decisiva per prevenire qualsiasi episodio violento.

Armi nella movida napoletana

Gli agenti coinvolti nell’operazione hanno riscontrato la presenza di armi tra i ragazzi che frequentano le strade di Napoli durante il weekend. In particolare, un sedicenne è stato trovato in possesso di una pistola, mentre un quindicenne è stato fermato con un coltello. Questi episodi hanno acceso l’allarme tra le autorità locali, che intravedono un pericoloso trend in crescita. La sicurezza della città, e in particolare dei suoi frequentatori più giovani, è posta al centro delle preoccupazioni di chi deve garantire l’ordine pubblico.

Azioni delle forze dell’ordine

L’azione dei carabinieri si inserisce in un contesto di prevenzione e repressione che mira a tutelare l’incolumità della popolazione, riducendo al minimo il rischio di episodi violenti. Le operazioni non si limitano alla semplice verifica del possesso di armi, ma coinvolgono anche attività di pattugliamento e controllo delle aree più frequentate dai giovani. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine è essenziale per prevenire l’escalation di violenze e garantire una maggiore sicurezza a cittadini e turisti.

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Arrestati a Napoli due individui che trasportavano droga nello zaino da rider: trovati in possesso di 190 chili di hashish.

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Arrestati a Napoli due individui che trasportavano droga nello zaino da rider: trovati in possesso di 190 chili di hashish.

Nella zona orientale di Napoli, le forze dell’ordine hanno arrestato due spacciatori colti sul fatto mentre trasportavano droga. In un tentativo di eludere i controlli e confondersi tra la folla, i due criminali avevano ideato un piano originale: trasportavano le sostanze stupefacenti all’interno di uno zaino da rider, sperando che questo li rendesse meno sospetti nei confronti delle autorità.

Un travestimento ingegnoso ma inefficace

L’uso di uno zaino da rider da parte dei pusher, inizialmente, poteva sembrare un’idea brillante. In un periodo in cui le consegne a domicilio sono all’ordine del giorno, un rider non attira particolare attenzione e si muove con facilità in città. Tuttavia, le forze dell’ordine, grazie a informazioni dettagliate e all’osservazione sospetta degli spazi urbani, sono riuscite a fermare i due uomini. Durante l’operazione, gli agenti hanno sequestrato 190 chili di hashish.

Un fenomeno in crescita

L’arresto di questi due spacciatori riaccende l’attenzione su come i traffici di droga si adattino rapidamente alle nuove realtà urbane e sociali. Utilizzare uno zaino di un rider è solo uno degli stratagemmi adottati dai pusher per sfuggire ai controlli. L’arresto a Napoli, però, dimostra quanto sia essenziale un lavoro di intelligence e di controllo capillare per contrastare efficacemente il fenomeno. Per ulteriori dettagli sul caso, è possibile consultare l’articolo completo.

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