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Cronaca

Sorrento: il “green deal” entra nelle scuole

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Sorrento: il “green deal” entra nelle scuole

Il Green Deal, come leva strategica per la tutela dell’ambiente, sta influenzando le scuole italiane. Dalle aule dei più piccoli agli ambienti degli adolescenti, la formazione sta preparando i cittadini del futuro per affrontare le sfide ambientali e sostituire l’etica delle intenzioni con quella delle conseguenze.

L’assessore all’ambiente del comune di Sorrento, Ilaria Di Leva, ha spiegato che sono state promosse attività di formazione sulle tematiche della sostenibilità ambientale presso diversi istituti, tra cui l’IC “Tasso”, l’IC “Vittorio Veneto”, l’Istituto Polispecialistico “San Paolo” e il Liceo “F. Grandi”. Sono state coinvolte tematiche come la gestione del ciclo dei rifiuti e la transizione ecologica.

Le attività formative sono personalizzate in base al grado di istruzione e all’indirizzo degli studenti. Si utilizzano approcci laboratoriali, metodologie attive e si incoraggia la creatività per rendere la formazione coinvolgente ed efficace.

L’obiettivo è quello di promuovere la corresponsabilità e la consapevolezza dei comportamenti attraverso l’implicazione di tutte le risorse disponibili. Il team coinvolto annovera professionisti con esperienza e competenza, uniti dalla volontà di agire per il bene pubblico a partire dalla vita quotidiana di ognuno.

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Telefonini nascosti nel pacco di biscotti: scoperta al carcere minorile di Nisida

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Telefonini nascosti nel pacco di biscotti: scoperta al carcere minorile di Nisida

Due cellulari nascosti in un pacco di biscotti sequestrati dalla polizia penitenziaria del Carcere minorile di Nisida a Napoli.

Immagine di repertorio

Due cellulari nascosti in un pacco di biscotti scoperti nel campetto di calcio all’esterno del carcere minorile di Nisida, a Napoli. A scoprirli sono stati gli agenti della Polizia Penitenziaria, che, subito dopo aver ritrovato il pacco sospetto, hanno sequestrato i dispositivi. Secondo gli investigatori, i due telefonini potevano forse essere destinati ai giovani detenuti del penitenziario minorile. Al momento non si esclude il coinvolgimento di terze persone che avrebbero introdotto fraudolentemente i telefoni affinché fossero utilizzati dai ragazzi detenuti. A segnalare l’accaduto è il sindacato di polizia penitenziaria Uspp, con il segretario regionale Ciro Auricchio e il presidente Giuseppe Moretti: “Vogliamo il nostro apprezzamento al personale dell’istituto penale minorile di Nisida che quotidianamente opera per garantire fermamente l’ordine e la sicurezza interni, senza mai perdere di vista la propria vocazione trattamentale e rieducativa”.

Il sindacato USPP: “Bisogna potenziare la schermatura in carcere”

Il sindacato Uspp è intervenuto sul tema dell’introduzione fraudolenta dei telefoni cellulari negli istituti. È stata avanzata una richiesta alle istituzioni:

“Chiediamo di potenziare la schermatura delle sezioni, previa idonea valutazione dei rischi eventualmente correlati e così pure intensificare le attività di controllo e di prevenzione. Per l’efficacia di tali ultime attività volte a garantire l’ordine e la sicurezza interni, riteniamo altrettanto necessario un…

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Emanuela Chirilli ha cercato di salvarsi uscendo dalla stanza in fiamme, cosa sappiamo dell’incendio a piazza Municipio

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Emanuela Chirilli ha cercato di salvarsi uscendo dalla stanza in fiamme, cosa sappiamo dell’incendio a piazza Municipio

Il corpo della 27enne trovato sul pavimento tra il letto e la porta della camera della casa vacanze. Salma sequestrata, disposta l’autopsia.

A sinistra, la casa vacanze in fiamme a piazza Municipio. A destra Emanuela Chirilli, la vittima

Avrebbe cercato di salvarsi uscendo in fretta dalla stanza in fiamme Emanuela Chirilli, la ragazza pugliese a Napoli per un giorno, morta nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29, in un incendio scoppiato in una casa vacanze a piazza Municipio. Il corpo della giovane sarebbe stato ritrovato sul pavimento, tra il letto e la porta della camera che aveva affittato per una sola notte. La ragazza, quindi, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essersi svegliata nel corso della notte ed essersi accorta dell’incendio in corso, cercando di raggiungere la maniglia per trovare la fuga, ma non ci sarebbe riuscita in tempo. Forse la stanza era invasa dal fumo ed era difficile orientarsi, o forse la giovane era troppo debole. La morte, secondo le prime informazioni, sarebbe stata causata da asfissia per l’anidride carbonica che saturava la stanza. Solo ipotesi, al momento, è bene precisare, perché bisognerà aspettare il prosieguo delle indagini e i successivi accertamenti per avere una ricostruzione puntuale dell’accaduto.

Le indagini sulla morte di Emanuela Chirilli, vittima di incendio a Napoli

Emanuela Chirilli era residente a Lecce, in Puglia, avrebbe compiuto 28 anni a dicembre. Lavorava con i bambini ed era una ragazza indipendente. Non si sa il motivo della sua visita a Napoli, se per turismo o per incontrare qualcuno. La mamma pensava che la ragazza fosse ancora a Lecce, quando ha appreso della…

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Difende l’amico in lite, 18enne picchiato da 6 ragazzi a calci in faccia: operato per ricostruire il volto

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Difende l’amico in lite, 18enne picchiato da 6 ragazzi a calci in faccia: operato per ricostruire il volto

Violenta aggressione a Sorrento. Il ragazzo stava difendendo un amico in una lite di gelosia per una fidanzatina. Assalito da 6 coetanei e picchiato fino a svenire. Lesioni guaribili in 4 mesi, interventi per ricostruire il volto.

Immagine di repertorio

Accerchiato e picchiato da 6 ragazzi in strada perché stava difendendo un amico. La vittima è un ragazzo di 18 anni di Sorrento, in provincia di Napoli, pestato con pugni e calci in faccia, fino a svenire, per aver preso le parti del suo amico, nel corso di una lite sembra originata da una fidanzatina contesa. I fatti risalgono al 16 ottobre scorso. La giovane vittima è stata assalita e brutalmente picchiata dal branco, riportando lesioni gravissime, che hanno costretto il ragazzo a sottoporsi a diverse operazioni maxillofacciali per la ricostruzione del volto. Lesioni giudicate guaribili in 4 mesi.

Ragazzo picchiato dal branco a Sorrento, le indagini dei carabinieri

Questa mattina, sabato 30 novembre 2024, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura coercitiva degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, per 6 giovani originari della Penisola Sorrentina, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, tutti gravemente indiziati del reato di lesioni personali gravi, con l’aggravante di aver agito in più persone riunite e in un numero superiore a cinque.

Secondo quanto ricostruito, la sera del 16 ottobre scorso, per le strade del centro di Sorrento, il 18enne avrebbe subito un violento pestaggio ad opera di un gruppo di…

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