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Cronaca

Protesta a Napoli: per il diritto all’abitare nel centro storico

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Protesta a Napoli: per il diritto all’abitare nel centro storico

La tutela del “Patrimonio immateriale del centro Unesco”, che comprende gli abitanti, i processi culturali e le economie storiche e di prossimità, non può più essere posticipata. È un’urgenza contrastare il blocco e la limitazione drastica delle migliaia di case vacanza e dell’effetto speculativo generato da Airbnb, che sta minacciando il diritto all’abitare nei quartieri storici con migliaia di sfratti.

Oggi, quindici attivisti della Rete Resta Abitante hanno interrotto un incontro istituzionale a Napoli per la presentazione del forum Mondiale Unesco, contestando vivamente il Sindaco Manfredi e l’assessore Discepolo della Regione Campania. Comune e Regione, secondo gli attivisti, non stanno traducendo le parole in azioni, dimostrando mancanza di volontà politica nel limitare Airbnb nonostante altre città, come Firenze, abbiano agito concretamente in proposito. Durante la protesta è stata annunciata una mobilitazione per la giornata di chiusura del forum.

Il Sindaco ha ribadito l’intenzione politica di intervenire, ma gli attivisti ritengono che la strada del centro storico sia ormai punteggiata di buone intenzioni, ma non di azioni concrete per contrastare il turismo di massa.

Le richieste dei manifestanti includono la necessità di limitare chiaramente le case vacanza per porre un freno alla bolla speculativa degli affitti turistici, fornire alloggi pubblici per studenti, lavoratori e fasce deboli della popolazione, fermare la privatizzazione dei beni culturali, delle spiagge e dello spazio pubblico, sconfiggere la precarietà e il lavoro nero nel settore culturale e turistico e tutelare le piccole attività artigianali, le librerie e le economie di prossimità.

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Emanuela Chirilli, morta a 27 anni nel B&B a Napoli: si indaga anche sulle recensioni negative alla struttura

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Emanuela Chirilli, morta a 27 anni nel B&B a Napoli: si indaga anche sulle recensioni negative alla struttura

Le indagini sulla morte di Emanuela Chirilli, 28enne pugliese deceduta asfissiata dopo un incendio divampato nella stanza di un B&B in piazza Municipio a Napoli, stanno prendendo in esame anche le recensioni negative lasciate alla struttura.

Emanuela Chirilli, vittima dell’incendio nel b&b a Napoli

Era prevedibile che non sarebbero passate inosservate nemmeno agli inquirenti, che ora stanno vagliando le recensioni negative lasciate al B&B “Il Covo degli Angioini” in piazza Municipio a Napoli dove, nella notte tra il 28 e il 29 novembre, la turista pugliese Emanuela Chirilli, 28 anni, è morta asfissiata in seguito a un incendio divampato nella sua stanza. Tra le recensioni negative lasciate sul web alla struttura, una spiccava più di tutte, quella in cui una turista, cinque mesi fa, raccontava di aver preso una scossa elettrica toccando il rubinetto della doccia, di aver segnalato il problema alla struttura, la quale però, a suo dire, non avrebbe fatto nulla per rimediare.

E infatti, le indagini si stanno concentrando su due aspetti fondamentali: identificare le cause del rogo e capire se la struttura ricettiva avesse tutte le certificazioni in regola. Pertanto, le recensioni, che denunciavano problemi tecnici che dovevano essere a conoscenza dei gestori del B&B, potrebbero essere utili a entrambi i filoni dell’inchiesta: sia per quanto riguarda gli accertamenti sugli impianti elettrici e di sicurezza, sia per quello che concerne gli accertamenti amministrativi. D’altro canto, però, è quantomeno difficile identificare con precisione le stanze oggetto delle recensioni critiche, dal momento che il B&B dispone di diverse strutture…

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“Più cresce velocità di sollevamento suolo, più aumenta probabilità terremoti ai Campi Flegrei”

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“Più cresce velocità di sollevamento suolo, più aumenta probabilità terremoti ai Campi Flegrei”

Lo studio pubblicato su Nature, che sottolinea: adeguare gli edifici dei Campi Flegrei alle normative antisismiche ridurrebbe i rischi del 70%

La caldera dei Campi Flegrei

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Più cresce la velocità di sollevamento, più aumenta la probabilità di terremoto anche nei mesi successivi. E non solo: adeguare gli edifici all’interno dei Campi Flegrei alle normative antisismiche, ridurrebbe di più del 70% il rischio in caso di terremoti. Sono alcune delle considerazioni che emergono nello studio pubblicato da Nature sull’attività sismica flegrea e pubblicato anche dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanalogia, che tuttavia spiega: “La ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile”. I dati sono, comunque, estremamente chiari: e soprattutto quelli di valore geofisico aiuteranno a monitorare ulteriormente il supervulcano flegreo, uno tra i più monitorati al mondo.

Quello dei Campi Flegrei, infatti, è uno dei 12 supervulcani in grado di scatenare un’eruzione di livello VEI-8, ovvero la più alta in assoluto nell’indice di esplosività vulcanica. Campi Flegrei che già in passato hanno fatto registrare eruzioni di livello 7 (quella del 79 dopo Cristo del Vesuvio fu di livello 5, ndr), con effetti che si suppone contribuirono alla sparizione dell’uomo di Neanderthal fino a quel momento l’esemplare ominide più diffuso in Europa e che, proprio negli anni successivi all’eruzione, è rapidamente scomparso soppiantato dall’homo…

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Lutto a Napoli per Nunzia Rigotti, morta a 56 anni in un incidente in autostrada

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Lutto a Napoli per Nunzia Rigotti, morta a 56 anni in un incidente in autostrada

Si chiamava Nunzia Rigotti la donna di 56 anni morta in un incidente stradale sull’A1, tra Capua e Caianello, nel Casertano.

È lutto a Napoli per Nunzia Rigotti: si chiamava così la donna di 56 anni morta in seguito a un incidente sull’Autostrada A1, tra Capua e Caianello, nella provincia di Caserta, nella giornata di ieri, lunedì 2 dicembre. Quando la notizia della tragica scomparsa di Nunzia Rigotti si è diffusa tra quanti la conoscevano nel capoluogo campano, sui social sono apparsi tanti messaggi in ricordo della 56enne.

“Che Dio ti abbia in Gloria, Nunzia Rigotti. Non doveva andare così. Sentite condoglianze alla famiglia” scrive una donna su Facebook. “Sono vicina col cuore alla famiglia della signora Nunzia Rigotti, mi dispiace tantissimo per quello che è successo” scrive un’altra donna sempre sui social.

Sulla morte di Nunzia Rigotti è stata aperta un’inchiesta

La 56enne napoletana è morta in uno scontro tra auto la cui dinamica è ancora al vaglio della Polizia Stradale, intervenuta sul posto per i rilievi del caso. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, che hanno provato a rianimare la donna, per Nunzia Rigotti non c’è stato nulla da fare, è deceduta nell’impatto. Nello scontro sono rimaste ferite anche altre due persone, soccorse e portate in ospedale.

Scontro sull’autostrada A1 a Caianello, morta 56enne napoletana

La salma di Nunzia Rigotti, invece, è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha aperto una inchiesta per fare piena luce sulla…

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