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Cronaca

Pizza Scarpetta: la ricetta del pizzaiolo per aiutare i carcerati

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Pizza Scarpetta: la ricetta del pizzaiolo per aiutare i carcerati

L’idea della “Pizza Scarpetta” è nata osservando un cliente che faceva la scarpetta con il cornicione della pizza e ora è uno dei piatti più popolari presso la pizzeria “San Ciro” a Brescia, gestita dal napoletano Ciro di Maio. La pizza è semplice ma la selezione degli ingredienti è fondamentale, con pomodorini datterini, basilico, bufala fresca dop e olio dop.

Durante la preparazione viene proposta una salsina di pomodoro. La pizza è altamente digeribile e l’impasto è studiato per questo. Ciro ha appreso gli insegnamenti dei maestri pizzaioli di Napoli, con una lunghissima lievitazione di almeno due giorni senza l’aggiunta di lievito. All’iniziativa è un omaggio alla sua famiglia ed è dedicata alla nonna e zia di Ciro, figure importanti nella sua vita.

Ciro di Maio, nato a Frattamaggiore nel 1990, si è trasferito in Lombardia per cercare nuove opportunità ed è cominciata l’avventura di “San Ciro”, la sua pizzeria a Brescia. Il nome del locale è un omaggio ai nonni di Ciro, sia dal lato materno che paterno, figure fondamentali nella sua vita.

L’ultima iniziativa di Ciro è stata insegnare l’arte della pizza ai detenuti del carcere Canton Mombello di Brescia, grazie a un progetto sviluppato in collaborazione con Luisa Ravagnani e sostenuto dalla direttrice del carcere, Francesca Paola Lucrezi. Nei primi mesi dell’anno, Ciro ha insegnato l’arte della pizza ai detenuti del carcere, promuovendo l’opportunità di trovare lavoro e di intraprendere una nuova vita.