Seguici sui Social

Cronaca

Picchiato cognato boss Pasquale Cristiano: arrestati.

Pubblicato

il

Picchiato cognato boss Pasquale Cristiano: arrestati.

Il cognato del boss pentito Pasquale Cristiano, ex membro di spicco del clan della 167 di Arzano, è stato picchiato e rapinato lo scorso anno da cinque persone a Frattamaggiore. Come risultato di questa aggressione, Abdel Abdul Ham, soprannominato Ciccio, è finito in carcere, mentre Armando Savorra, Antimo Costanzo e Francesco Canciello sono stati posti ai domiciliari. Un minorenne legato al boss Michele Orefice è stato indagato per il coinvolgimento in questi fatti.

Il raid intimidatorio, avvenuto il 24 settembre 2022 a Frattamaggiore, è stato effettuato dai cinque aggressori per affermare il predominio del clan Orefice. Durante l’attacco, hanno picchiato e rapinato il cognato di Pasquale Cristiano, conseguentemente le accuse a loro mosse sono di rapina e lesioni, aggravate dal metodo mafioso. La vittima del raid non ha denunciato un’aggressione avvenuta qualche giorno prima in un negozio di abbigliamento per paura di ritorsioni.

Il raid intimidatorio, avvenuto il 24 settembre 2022 a Frattamaggiore, è stato effettuato dai cinque aggressori per affermare il predominio del clan Orefice. Durante l’attacco, hanno picchiato e rapinato il cognato di Pasquale Cristiano, conseguentemente le accuse a loro mosse sono di rapina e lesioni, aggravate dal metodo mafioso. La vittima del raid non ha denunciato un’aggressione avvenuta qualche giorno prima in un negozio di abbigliamento per paura di ritorsioni.

Continua a leggere

Cronaca

Scontro tir-bus turistico sull’A1, morto l’autista 59enne: era di Avellino. Feriti 9 turisti coreani

Pubblicato

il

Scontro tir-bus turistico sull’A1, morto l’autista 59enne: era di Avellino. Feriti 9 turisti coreani

Lutto ad Avellino per la morte dell’autista di bus turistico 59enne, vittima di un incidente stradale sull’A1 questa mattina.

Era originario di Avellino l’autista di pullman, di 59 anni, morto nell’incidente stradale avvenuto questa mattina sull’Autostrada A1 Napoli-Roma, dove un tir si è scontrato, per motivi ancora da chiarire, con un bus turistico pieno di turisti coreani diretto in Costiera Amalfitana. Il violento sinistro è avvenuto nella mattinata di oggi, domenica 10 novembre 2024, attorno alle ore 9,30, sull’autostrada A1 al Km 689 in direzione Sud, nel territorio al confine tra il Comune di Frosinone, in Lazio, e quello di Caserta, in Campania. Nell’incidente sono rimasti feriti anche 9 turisti coreani.

I vigili del fuoco hanno estratto i feriti dalle lamiere

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con una squadra del Comando provinciale di Caserta, proveniente dal distaccamento di Teano, insieme alla squadra di Cassino. Presenti anche gli agenti della Polizia Stradale, che hanno effettuato i rilievi del caso e messo in sicurezza l’area per consentire ai pompieri un intervento sicuro.

L’incidente è avvenuto al confine tra Lazio e Campania, fra i caselli di San Vittore del Lazio e Caianello. Entrambi i veicoli, secondo le prime ricostruzioni, stavano viaggiando in direzione sud, quando l’autoarticolato si sarebbe scontrato con il bus turistico. I danni sono stati gravissimi. Il pullman è finito sul guard rail, accartocciandosi. Nell’impatto sono rimasti feriti 9 turisti coreani, trasportati…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Ambulanza dirottata a Napoli, minacce all’infermiere per cambiare ospedale: arriva la polizia

Pubblicato

il

Ambulanza dirottata a Napoli, minacce all’infermiere per cambiare ospedale: arriva la polizia

La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata dai parenti di un paziente”. All’Ospedale San Paolo è arrivata la Polizia.

Immagine di repertorio

Minacce all’autista dell’ambulanza del 118 per costringere a cambiare l’ospedale di destinazione da parte dei parenti di un paziente. L’infermiera però riesce a premere il pulsante di allarme, installato recentemente sui mezzi di soccorso. Così quando arrivano al Pronto Soccorso, ad attenderli c’è la polizia. L’episodio è accaduto ieri, sabato 9 novembre 2024. A denunciarlo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, presieduta da Manuel Ruggiero.

All’ospedale San Paolo è arrivata la Polizia

L’ambulanza del 118, secondo la denuncia, era intervenuta a Bagnoli, quartiere occidentale di Napoli, per prestare soccorso ad una persona che stava male. Il personale sanitario, in costante contatto con la centrale operativa, aveva ricevuto la destinazione e stava seguendo l’indicazione di portare il paziente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini della Pignasecca, al centro storico. Gli ospedali vengono scelti, infatti, in base a precisi criteri, come la disponibilità di medici specialisti e sale operatorie libere. Ma i parenti del paziente non erano d’accordo. Così, con minacce e aggressioni verbali, avrebbero spinto il conducente del mezzo a dirigersi all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove poi ad attenderli hanno trovato la polizia.

La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata”

La vicenda è stata raccontata da Nessuno Tocchi…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Domenica in piazzetta il giorno dopo la morte di Arcangelo. “Non era il cugino di Renato, non siamo parenti dei Caiafa”

Pubblicato

il

Domenica in piazzetta il giorno dopo la morte di Arcangelo. “Non era il cugino di Renato, non siamo parenti dei Caiafa”

Dopo il clamore seguito alla morte di Arcangelo Correra, in via dei Tribunali a Napoli nessuno parla, se non per pochi momenti per ricordare il ragazzo. Intanto proseguono le indagini.

Arcangelo Correra

C’è silenzio a via dei Tribunali a Napoli. Nessuno ha voglia di parlare e molti, forse, vorrebbero dimenticare. Ma non è possibile. Non è possibile perché a pochi passi, a piazzetta Sedil Capuano, ci sono ancora i segni di una città che ha sepolto di nuovo una parte del suo futuro.

In silenzio, gli amici e i parenti di Arcangelo Correra, osservano ciò che resta di quello che è stato definito “un gioco finito male” o un “colpo partito per sbaglio“. Tutte ipotesi al centro delle indagini. Nessuno riesce a spiegarsi cosa sia accaduto. A saperlo sono in pochi. Uno avrà 18 anni per sempre ed è in attesa di una degna sepoltura. L’altro è un suo amico, si chiama Renato Caiafa e ha lungamente spiegato la dinamica di quanto avvenuto in Questura. Il resto sono eventuali testimoni che potrebbero aggiungere nuovi tasselli alla storia.

Nel viavai di una domenica che non è come le altre, è il ricordo di Arcangelo Correra  l’unica cosa che riesce a interrompere il silenzio. “Aveva da poco compiuto 18 anni, volevo regalargli l’iscrizione alla scuola guida. Ne avevamo parlato venerdì, dovevo regalagli anche un viaggio”, spiega una delle tante persone che ha cresciuto il giovane, come se fosse un figlio suo. Tutti quando ne parlano utilizzano il presente. E chiedono rispetto per un dolore improvviso e inaspettato.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]