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Cronaca

Nel 2023 Napoli, secondo porto croceristico per numero di passeggeri

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Nel 2023 Napoli, secondo porto croceristico per numero di passeggeri

Nel 2023, il porto di Napoli ha battuto un record storico per il numero di crocieristi, con circa 1 milione e 700mila passeggeri transitati, superando i numeri del 2019, anno antecedente alla pandemia, quando furono contati 1 milione 340mila passeggeri. Questi dati sono stati presentati durante l’incontro “Crociere: il successo del 2023”, che si è svolto presso la Stazione marittima.

Tomaso Cognolato, Ceo di Terminal Napoli spa, ha dichiarato che i numeri del 2023 costituiscono un record storico per Napoli e che la città e il suo porto hanno retto a questo forte impatto di presenze in modo molto positivo. Napoli è una delle principali mete ambite dai turisti e in ambito crocieristico è una delle destinazioni preferite nel Mediterraneo. Nonostante le difficoltà del panorama geopolitico, si stima un’ulteriore crescita del turismo e del mercato delle crociere per il 2024.

Nel corso del 2023, lo scalo partenopeo ha fatto registrare 448 approdi di navi da crociera. I 6 crocieristi su 10 tornano nelle città visitate durante la navigazione e ognuno di essi lascia in media sul territorio circa 110 euro. Inoltre, in Italia il settore delle crociere conta 120mila impiegati, che costituiscono circa il 30 per cento degli occupati a livello mondiale. Il porto di Napoli, tra lavoratori diretti e indiretti e indotto, occupa circa 10mila persone.

Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, ha affermato che si è registrata una richiesta di approdi insperata e si apprestano a varare il piano regolatore del porto di Napoli che risale al 1958, per contemperare gli interessi del territorio.

Il successo del porto di Napoli in ambito crocieristico ha importanti ricadute economiche e occupazionali. Secondo i dati presentati all’incontro “Crociere: il successo del 2023”, il valore economico del turismo crocieristico a Napoli nel 2023 è stato di circa 1 miliardo di euro. La spesa media dei crocieristi è di circa 110 euro al giorno, di cui 60 euro per l’alimentazione, 30 euro per gli acquisti e 20 euro per i servizi turistici. Il turismo crocieristico ha anche un importante impatto occupazionale, occupando circa 10mila persone, tra lavoratori diretti e indiretti e indotto, a Napoli.

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Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero

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Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero

Lavoratori in nero, sospese le licenze per otto negozi all’interno di un Centro Commerciale napoletano. La scoperta dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro.

Immagine di repertorio

Lavoratori in nero all’interno di alcuni negozi di un noto centro commerciale prossimo all’apertura in provincia di Napoli. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Gruppo Tutela e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, guidati dal Direttore della Direzione Interregionale del Lavoro del Sud Italia Giuseppe Patania, e dal Direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cantisano. Otto i negozi all’interno del centro commerciale che si sono visti sospendere la licenza dopo la scoperta dei lavoratori in nero all’interno dei rispettivi negozi. I controlli hanno riguardato 167 aziende e 530 posizioni lavorative complessive.

Alla fine sono state sospese otto attività imprenditoriali per lavoro nero, con 87 prescrizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per quanto riguarda 32 ditte. In totale sono state irrogate sanzioni per 58.500 euro, più altre 84mila euro per violazioni in materia di salute e sicurezza. “Si tratta di una importante operazione di controllo e soprattutto di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in vista dell’apertura di un centro commerciale, annunciato come il più grande del Sud Italia”, ha spiegato il direttore della Direzione Interregionale del Lavoro Sud, Giuseppe Patania. Dello stesso parere anche Giuseppe Cantisano, direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, che ha aggiunto: “Si è trattato di un’iniziativa incisiva che dà il segnale della forte…

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Infermiere e vigilante picchiati a Villa Betania. il direttore dell’ospedale: “Siamo in guerra”

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Infermiere e vigilante picchiati a Villa Betania. il direttore dell’ospedale: “Siamo in guerra”

Ennesima aggressione ai sanitari: un infermiere e una guardia giurata sono stati picchiati a Villa Betania; sono stati dimessi con venti giorni di prognosi.

“Siamo in uno stato di guerra, ora basta”: così Vincenzo Bottino, direttore generale di Villa Betania di Ponticelli, Napoli Est, dopo l’ennesima aggressione avvenuta in una struttura sanitaria. Teatro, questa volta, proprio l’ospedale evangelico: un uomo, in attesa di essere visitato, ha ferito un infermiere la guarda giurata che era intervenuta per difenderlo, causando a entrambi lesioni giudicate guaribili in venti giorni. Si tratta della quindicesima aggressione avvenuta nello stesso ospedale dall’inizio dell’anno e già diversi operatori, per paura, hanno chiesto di essere trasferiti in altri reparti.

L’episodio risale alla scorsa notte. L’uomo, che è successivamente risultato positivo ad alcol e stupefacenti, era andato in escandescenze mentre attendeva il proprio turno. Se l’era presa prima con un infermiere dell’area emergenza, provocandogli traumi e lesioni gravi, e poi si era scagliato contro il vigilante, picchiando anche lui. È stata presentata denuncia e, in base alle nuove norme, per l’uomo dovrebbe scattare l’arresto.

Ora l’ospedale evangelico, ha detto Bottino parlando all’agenzia Ansa, coi propri fondi si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso ma è necessario che si attui una politica di sicurezza adeguata per tutelare non solo gli operatori ma anche gli altri pazienti. “Così come deciso dal ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città – ha aggiunto – chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato…

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A Scampia l’area comunale diventa discarica di elettrodomestici, denunciato il “gestore”

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A Scampia l’area comunale diventa discarica di elettrodomestici, denunciato il “gestore”

Una deposito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) è stato scoperto dalla Polizia Municipale a Scampia; denunciato un 39enne sorpreso ad asportare parti elettriche e ferrose.

Una discarica di elettrodomestici è stata scoperta a Scampia, nella periferia nord di Napoli: a pochi passi dalle abitazioni, in un’aera di proprietà comunale, erano accatastate decine di lavatrici, caldaie, televisori e forni, tutti oggetti che vanno smaltiti seguendo un percorso specifico. E c’era anche chi ne approfittava: un 39enne è stato sorpreso mentre prelevava materiali dai rottami. L’uomo è stato denunciato e l’area è stata sottoposta a sequestro penale.

La scoperta durante un servizio di controllo del territorio della Polizia Locale, nell’ambito delle attività predisposte dal Comando e finalizzate al contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti. Il personale dell’Unità Operativa Scampia ha individuato il deposito illegale di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) in via Anna Maria Ortese, nei pressi dei caseggiati popolari. Nell’area c’era di tutto: 43 grandi elettrodomestici, tutti danneggiati e da buttare, che invece di finire nelle isole ecologiche, per essere quindi smaltite secondo la normativa, erano stati accatastati sul terreno. Al momento del controllo il 39enne era “al lavoro”: armeggiava su lavatrici e televisori per asportare parti elettriche e ferrose, evidentemente con l’intenzione di riutilizzarle o rivenderle.

L’uomo dovrà rispondere di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.Nel corso della stessa operazione sono stati fermate e…

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